30 agosto 2008
Roma. Berlusconi tende una mano bipartitica e moderatamente amica a Veltroni: ecco una legge elettorale europea – gli ha fatto capire – che rafforza il tuo Pd a vocazione maggioritaria. Tutto fa pensare che da quella mano tesa, se afferrata, discenderanno le riforme condivise su federalismo, giustizia (così sperano nella maggioranza, ma chissà) e persino il superamento dell’impasse nelle nomine Rai. Si cucina il CaW europeo, con la proposta di riforma elettorale che il governo approverà subito nel prossimo Cdm e affiderà al Parlamento entro la seconda settimana di settembre. Caratteristiche? Sbarramento al 4 per cento, dieci circoscrizioni, liste bloccate (ma più corte) e dunque niente preferenze. Un sistema che rende dura la vita ai partiti minori (se slegati dalle grandi alleanze) e tende a confermare l’assetto bipartitico inaugurato dalle passate elezioni.
di Salvatore Merlo
http://www.ilfoglio.it/spiegazione/
Personalmente sono d'accordissimo: facciamo sparire anche a Bruxelles i partiti minori, concludiamo il percorso verso un sano bipartitismo.