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    Predefinito toc toc... c'è nessuno ?? (ali-taglia)

    E dopo 100 giorni di federalismo rovente, retate a maglie strette per bonificare il paese dalla criminalità dilagante, miracoli berlusconiani strombazzati oltreoceano, telefonate risolutive per miracolare a distanza pure gli osseti.. abbiamo fatto o' miracolo anche per la compagnia di bandiera.. quella che gli ignobili comunisti volevano regalare (bastardi !! ) ai francesi...

    Adnkronos:

    Roma, 29 ago. - ''La cordata c'era, quelli che dicevano il contrario devono prendere contezza che quello che dicevamo era vero''. Lo afferma Altero Matteoli in una intervista a Tv7, anticipata dal Tg1. ''Questo -continua il ministro delle Infrastrutture- smentisce anche le polemiche che si sono fatte, sia a destra sia a sinistra, sull'imprenditoria pigra. Si e' dimostrato che c'e' un'imprenditoria che vuol fare, che vuole investire, vuole credere nello sviluppo del paese''.

    Dove sono i somari di varese..? quelli che si sbattevano in nome delle famiglie che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese ? Fino a pochi giorni prima del voto il martellamento (sui cosiddetti) a livello mediatico era praticamente quotidiano... tutto risolto ?? C'è qualche "indiano padano" scampato alla riserva che me lo spiega ?? No perchè io, in riserva, ci sono da un pezzo...

    Preso da IBL:

    Il Piano Fenice? Un regalo ai soliti noti!
    di Milton
    Ci risiamo, purtroppo. I soliti capitalisti senza capitali, acquistano a prezzo superscontato un monopolio di fatto, con l’aiuto delle solite banche, il tutto a spese del contribuente. Questa volta però c’è una differenza, tanto fondamentale, quanto deprimente; a farlo è un governo che si definisce liberale e che ha completamente delegato la gestione del dossier Alitalia, a chi faceva orgogliosamente la fila ai gazebo per votare Veltroni. Non so se questo sia il frutto dei troppi Richelieu di Palazzo Chigi o l’improvvisata cultura liberale di alcuni ambienti dell’attuale maggioranza, ma so per certo che sarà il solito papocchio costoso (per i contribuenti) e inefficiente (per i viaggiatori).

    La storia è questa. Lo Stato, cioè noi contribuenti, si tiene tutti i debiti di Alitalia e tutti gli esuberi (tra 6500 e 7000) che verranno riassorbiti dall’Agenzia delle Entrate, dalle Poste e dal Catasto, alla faccia della riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione (qualcuno l’ha detto al Ministro Brunetta?!). Un manipolo di “capitani coraggiosi” con pochi spiccioli a testa e a prezzi di saldo compreranno velivoli, slot, potranno rinegoziare contratti in essere ed acquisiranno di fatto il monopolio delle maggiori tratte aeree italiane (Alitalia + Air One) con il benestare dell’Antitrust, piegata a non meglio definiti interessi nazionali. Così per andare da Milano a Roma sarà necessario accendere un mutuo e forse per farsi un week-end sull’Etna, bisognerà fare scalo a Palermo.
    Ultima puntata, diciamo, fra due o tre anni: i “capitani coraggiosi” venderanno quote sostanziose ad Air France o a Lufthansa e si porteranno a casa la solita cospicua plusvalenza. Nel frattempo, chi restituirà allo Stato (cioè a noi contribuenti) i 300 milioni del prestito ponte? E ai piccoli risparmiatori, detentori di obligazioni e/o azioni Alitalia, chi ci pensa?

    Ma torniamo ai “capitani coraggiosi”, cominciando da colui che di fatto sarà il padrone della nuova Alitalia-Monopolio, sborsando una cifra ridicola (200 milioni di euro), con la quale ormai non si comprano neanche più un paio di buoni giocatori di serie A. In ogni caso comunque, il Nostro probabilmente utilizzerà parte del regalo che il governo D’Alema gli fece ai tempi di Telecom, da lui acquistata (a regime di monopolio) a quattro soldi e poi venduta piena di debiti e con un deficit innovativo che ancora l’azienda sta pagando.
    Non meno peculiare è la storia di un altro grande azionista della nuova Alitalia-Monopolio, il gruppo Benetton che tenta con questa operazione la “nemesi perfetta”. Infatti il gruppo di Ponzano Veneto non parteciperà con la Holding di famiglia, ma tramite Atlantia Autostrade per l’Italia. Non il gruppo, ma la concessionaria! Lo Stato dopo aver regalato le concessioni autostradali e relativi pedaggi (monopolio), concede quindi alla famiglia Benetton di rinvestire le regalìe in un altro monopolio di fatto. Geniale!
    Per quanto riguarda i “capitani coraggiosi” minori, chi più chi meno, sperano, con i 30/40 milioni di euro investiti, di entrare a far parte del giro giusto oppure di avere qualche buon favore per il loro core business.

    Ed infine come potremmo dimenticarci di Corrado Passera e di Banca Intesa. Passera, banchiere democratico della prima ora, sfumata la possibilità di agguantare un ministero economico, è riuscito grazie all’ottimo rapporto con alcuni infausti tessitori di Palazzo Chigi ad ottenere l’incarico dal governo di centro-destra (anche una mente geniale come quella del Cav. può avere, qualche volta, i suoi black out!) di trattare il dossier Alitalia. L’ex McKinsey Boy, non si è lasciato sfuggire l’occasione e per partecipare al banchetto della nuova Alitalia-Monopolio, ha subito contattato i suoi soliti amici, quasi tutti di provata simpatia democratica (e poi si dice che uno si butta a sinistra…). Non da ultimo riuscirà a sistemare i conti di Air One, di cui Banca Intesa è creditrice (tutto limpido, tutto trasparente): Air One venderà i suoi velivoli e i suoi slot per 300 milioni di euro alla nuova Alitalia e ne rinvestirà solo 100 nella nuova avventura. E’ questa la propensione al sociale che gli istituti bancari devono avere come mission? Di ciò infatti blaterava pochi giorni fa proprio il presidente di Banca Intesa (sic!).

    Insomma, un vero e proprio pasticcio. Rispetto alla vecchia offerta Air France, ci sono qualche migliaio di esuberi in più. Inoltre lo Stato si deve accollare più ex-dipendenti Alitalia e tutti i debiti, senza neanche qualche spicciolo da incassare dalle azioni delle compagnia di bandiera, che pur l’offerta francese garantiva.

    A questo punto abbiamo solo una speranza: l’Unione Europea. Nella loro proverbiale inutilità i commissari di Bruxelles hanno un’opportunità storica di riqualificare la loro missione: dalle decisioni sulla circonferenza delle patate o la lunghezza delle zucchine ad un impeto nuovo di dignità per impedire che questa sconsolante soap opera di Alitalia si tramuti in un’indecente farsa dove i soliti “coraggiosi” fanno soldi ed i contribuenti pagano.
    Pensavo di poter finalmente morire liberale, ed invece....

    P.S. per il lettore: il motivo per il quale le cose lette sopra non è possibile ritrovarle sui grandi giornali italiani, è dovuto solo in parte all’incipiente isterismo liberista dell’estensore dell’articolo, il vero motivo resiede ovviamente nell’infausta esistenza dei patti di sindacato.

    Da L’Occidentale, 28 agosto 2008


    La nuova Alitalia degli oligarchi putiniani
    di Carlo Lottieri
    Difficilmente poteva andare peggio. La conclusione, ormai in vista, dell’affaire Alitalia sta infatti producendo una serie di effetti assai negativi: per l’economia e non solo. A patire le conseguenze del salvataggio di un’azienda che sarebbe stato saggio lasciar fallire sarà quindi la società italiana nel suo insieme, che esce da questa storia con un carico insopportabile da vari punti di vista.

    In Italia, ormai, l’economia libera è un miraggio, dal momento che non ci è settore in cui ministri e altre autorità non si insinuino a minacciare e blandire, ricattare e offrire, suggerire e pretendere. Nei paesi civili è da sempre considerato doveroso mantenere un alto muro divisorio tra quanti governano e le imprese di mercato. I primi devono rispettare quanto più è possibile tutti gli attori, mentre i secondi devono agire liberamente, ma senza godere di protezioni, privilegi, aiuti.
    Da noi ci si sta invece indirizzando verso una versione in qualche modo pluralista del nuovo ordine putiniano che trionfa a Mosca. Il nostro è ormai un Paese di oligarchi, a metà strada tra politica ed economia, ma in assenza di uno Zar post-sovietico a decidere i successi multi-multimilionari di questo e quello è una rete di potentati falsamente contrapposti e di fatto sempre più disposti a cooperare e “fare affari”.
    D’altra parte, almeno su un punto marxisti e liberali la pensano allo stesso modo: e cioè che i capitalisti, ancor più dei proletari, non hanno patria. E allora possiamo leggere in tanti modi l’esito imminente della crisi di Alitalia, ma certo non si può credere che le imprese nostrane siano scese in campo per salvare l’italianità della compagnia di bandiera.

    In primo luogo, partiamo dai nuovi “capitani coraggiosi”. L’appello alla Patria lanciato da Berlusconi agli imprenditori italiani pare proprio avere sortito gli effetti previsti, ma non certo perché i nostri industriali si commuovano all’ascolto dell’inno di Mameli, quanto invece per le molte garanzie che devono aver ricevuto. Una tale mobilitazione ha come sfondo una fitta serie di negoziazioni: e se vi è chi ha messo mano al portafoglio per continuare a godere di posizioni ad alta redditività (leggi, licenze pubbliche), altri hanno risposto all’appello perché vogliono anche loro qualcosa di simile.
    C’è poi un’altra considerazione, stavolta politica. Tutti ricordiamo la vicenda Telecom, il ruolo di Massimo D’Alema, l’irresistibile ascesa di Roberto Colaninno (che ora ha pure un figlio parlamentare tra le fila del Pd). Un’operazione come quella che si profila – con i sindacati tranquilli come agnellini – dà insomma l’impressione di essere il frutto di un Grande Inciucio politico-economico, che coinvolge i partiti e le banche, la maggioranza e l’opposizione, la Confindustria e i sindacati.

    Tutti contenti? Non proprio. Perché a pagare saranno – alle solite – i contribuenti, dato che la nascita della “newco” di Colaninno e soci comporta lo scorporo del salvabile, ma tutto il marcio sarà affidato alle cure di un commissario, che con ogni probabilità sarà Augusto Fantozzi (altro uomo del centro-sinistra).
    Per giunta, Matteoli ieri ha rassicurato i dipendenti, dicendo che il governo “non intende lasciar nessuno per strada”. In altre parole, l’onere di dare un posto di lavoro a chi ha contribuito a mandare a gambe all’aria Alitalia spetterà ancora ai contribuenti, poiché si già parla di dirottare gli esuberi verso Poste, ministeri e altri apparati di Stato. Saranno insomma i disoccupati messi fuori dalle imprese private oberate dalle tasse a garantire lo stipendio agli ex di Alitalia.
    Per giunta, l’alleanza tra industriali rentier e aspiranti tali non va a salvare solo Alitalia, ma la stessa Air One. Realizzando tale fusione delle due maggiori aziende italiane del settore e concretizzandola sotto un’attenta regia governativa, l’esito sarà un’ulteriore chiusura del mercato. Con la conseguenza che chi vorrà volare tra Roma e Milano, ad esempio, dovrà per forza di cose rivolgersi a Colaninno. E così, mentre da un lato si mostrano i denti di fronte a un presunto “cartello della michetta” costituito da decine di migliaia di fornai romani (accusati di essere colpevoli dell’aumento del pane), ci si appresta a riunire sotto il controllo di una sola impresa una gran parte degli slot (i permessi di volo) più redditizi.
    Non bastasse questo, è il clima morale dell’intero Paese che esce del tutto perturbato dalla vicenda.

    Da un Paese, così, in cui la popolazione è sempre più asservita ad un ceto parassitario che unisce finanza e politica, i capitali e le imprese stranieri si terranno sempre lontani, perché è inammissibile scendere in campo dove anche l’arbitro è a libro-paga. Un’Italia tanto sudamericana può forse vantarsi di avere ancora una compagnia di bandiera (come il Sudan, come la Costa d’Avorio), ma ha ridotto ancor più gli spazi di mercato e minato ulteriormente la propria rispettabilità internazionale.

    Da L’Opinione, 28 agosto 2008


    La fantasia al potere ?? Mi aspettavo qualcosa di meglio da chi ci doveva "salvare" dai comunisti... Oddio... non che mi possa lamentare.. ci sono anche le note positive... qui da me il MOVIMENTO dei MOVIMENTI ha appena organizzato l'anguriata.. ...mecojoni


    Se vedòm!
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  2. #2
    piemonteis downunder
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    Come sei pessimista.... eppure io ho sentito che la nuova alitaglia "non pesera' piu' sulle palle degli itagliani"

    http://www.youtube.com/watch?v=FdjNjQM0Vqg

  3. #3
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    che analisi superficiali

    i debiti e gli esuberi di alitaglia i contribuenti li avrebbero pagati comunque, sia con la soluzione air france che con fallimento; o forse qualcuno pensava davvero che, nel caso di fallimento di alitaglia, lo stato avrebbe detto a 20.000 dipendenti romani "spiacenti, trovatevi un altro lavoro"? lo stato avrebbe promesso ammortizzatori sociali speciali, prepensionamenti, inserimenti di tutto il possibile nelle altre aziende pubbliche (es. Fintecna), e chi più ne ha più ne metta.
    I debiti di alitaglia i contribuenti li pagano da decenni: questi saranno gli ultimi.

    monopolio e chiusura del mercato? ma costoro hanno dato un'occhiata alla quota di mercato domestico che avrebbe la nuova alitaglia? avrebbe circa il 60% del mercato domestico e una quota estremamente inferiore nel mercato estero, che è quello che conta (specialmente col migliorameto della tecnologia dei treni); tutte le altre compagnie europee hanno una quota di mercato molto più alta sia nel domestico che nell'internazionale: tutti paesi putiniani immagino, dove la gente si lamenta della scarsa concorrenza e degli scarsi servizi
    L'itaglia è attualmente uno dei paesi europei col mercato aereo più libero, proprio grazie allo scarso peso di alitaglia tra l'altro.
    L'unico monopolio si avrebbe sulla famosa rotta Linate-Fiumicino (che non significa la rotta Milano-Roma, sia chiaro), che serve soprattutto ai politici e che è già in duopolio perfetto, con concorrenza nulla.
    Mi ci gioco quelle che non ho che se si proponesse di chiudere Linate gli stessi che hanno scritto questi articoli griderebbero all'attentato alla concorrenza per i cittadini lombardi...cerrrto.

    Gli attuali azionisti venderanno probabilmente fra 5 anni le loro azioni a Lufthansa? e che cosa c'è di male per coloro che irridono alla necessità di conservare l'itaglianità della compagnia? ma venderanno, si spera, con un peso contrattuale più alto di quello che attualmente ha az, cosa che permetterebbe ai cittadini itagliani (anzi, ai cittadini padani) di avere dei collegamenti diretti dai loro aeroporti anzichè da quelli stranieri, che è esattamente ciò che importa .
    La concorrenza nei cieli non dipende solo dalle compagnie, ma anche dal sistema aeroportuale, dai trattati bilaterali, dagli slot, tutti punti su cui mi sembra si stia andando verso una maggiore apertura sia rispetto al passato dominato dalla compagnia di stato romana, sia rispetto a quanto prospettato dal piano air france...sempre che non ci sia qualche fregatura galattica ancora da scoprire per il sistema aeroportuale del nord.

    Comunque questi opinionisti siano sereni, non è assolutamente detto che questi "prenditori senza capitali" riescano ad intascarsi il "gioiello", la "gallina dalle uova d'oro nuova alitaglia" a scapito dei contribuenti e del mercato (): se i sindacati si oppongono i prenditori se ne vanno, lasciando sulle spalle dei contribuenti 20.000 esuberi e nessuna compagnia aerea .

  4. #4
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    P.S. Brunetta ha detto che non c'è nessuna possibilità di accogliere gli esuberi nelle poste

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da novis Visualizza Messaggio
    che analisi superficiali

    i debiti e gli esuberi di alitaglia i contribuenti li avrebbero pagati comunque, sia con la soluzione air france che con fallimento; o forse qualcuno pensava davvero che, nel caso di fallimento di alitaglia, lo stato avrebbe detto a 20.000 dipendenti romani "spiacenti, trovatevi un altro lavoro"? lo stato avrebbe promesso ammortizzatori sociali speciali, prepensionamenti, inserimenti di tutto il possibile nelle altre aziende pubbliche (es. Fintecna), e chi più ne ha più ne metta.
    I debiti di alitaglia i contribuenti li pagano da decenni: questi saranno gli ultimi.

    monopolio e chiusura del mercato? ma costoro hanno dato un'occhiata alla quota di mercato domestico che avrebbe la nuova alitaglia? avrebbe circa il 60% del mercato domestico e una quota estremamente inferiore nel mercato estero, che è quello che conta (specialmente col migliorameto della tecnologia dei treni); tutte le altre compagnie europee hanno una quota di mercato molto più alta sia nel domestico che nell'internazionale: tutti paesi putiniani immagino, dove la gente si lamenta della scarsa concorrenza e degli scarsi servizi
    L'itaglia è attualmente uno dei paesi europei col mercato aereo più libero, proprio grazie allo scarso peso di alitaglia tra l'altro.
    L'unico monopolio si avrebbe sulla famosa rotta Linate-Fiumicino (che non significa la rotta Milano-Roma, sia chiaro), che serve soprattutto ai politici e che è già in duopolio perfetto, con concorrenza nulla.
    Mi ci gioco quelle che non ho che se si proponesse di chiudere Linate gli stessi che hanno scritto questi articoli griderebbero all'attentato alla concorrenza per i cittadini lombardi...cerrrto.

    Gli attuali azionisti venderanno probabilmente fra 5 anni le loro azioni a Lufthansa? e che cosa c'è di male per coloro che irridono alla necessità di conservare l'itaglianità della compagnia? ma venderanno, si spera, con un peso contrattuale più alto di quello che attualmente ha az, cosa che permetterebbe ai cittadini itagliani (anzi, ai cittadini padani) di avere dei collegamenti diretti dai loro aeroporti anzichè da quelli stranieri, che è esattamente ciò che importa .
    La concorrenza nei cieli non dipende solo dalle compagnie, ma anche dal sistema aeroportuale, dai trattati bilaterali, dagli slot, tutti punti su cui mi sembra si stia andando verso una maggiore apertura sia rispetto al passato dominato dalla compagnia di stato romana, sia rispetto a quanto prospettato dal piano air france...sempre che non ci sia qualche fregatura galattica ancora da scoprire per il sistema aeroportuale del nord.

    Comunque questi opinionisti siano sereni, non è assolutamente detto che questi "prenditori senza capitali" riescano ad intascarsi il "gioiello", la "gallina dalle uova d'oro nuova alitaglia" a scapito dei contribuenti e del mercato (): se i sindacati si oppongono i prenditori se ne vanno, lasciando sulle spalle dei contribuenti 20.000 esuberi e nessuna compagnia aerea .
    quoto
    In Francia, Air France da buon "campione nazionale" simbolo dell'orgoglio gallico bla bla bla monopolizza tranquillamente + dell'80% (ed i prezzi..)delle tratte nazionali francesi senza che nessuno urli allo scandalo..e tutto questo con il placido benestare dei burocrati di Bruxelles...(chissà perchè €€€)

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Gulliver'sTales Visualizza Messaggio
    quoto
    In Francia, Air France da buon "campione nazionale" simbolo dell'orgoglio gallico bla bla bla monopolizza tranquillamente + dell'80% (ed i prezzi..)delle tratte nazionali francesi senza che nessuno urli allo scandalo..e tutto questo con il placido benestare dei burocrati di Bruxelles...(chissà perchè €€€)
    Vero: tra l'altro sotto lo scorso governo era stato varato un piano per togliere di mezzo la concorrenza delle compagnie aeree low cost dal traffico europeo: non era molto più antimercato questo che la fusione di due compagnie relativamente piccole come alitalia e air one? (senza parlare del blocco degli slot di Malpensa in favore di Air France, cosa per cui la regione Lombardia aveva fatto ricorso a Bruxelles) .
    Per quanto riguarda poi il traffico aereo internazionale, la nuova alitalia, che è un peso piuma in confronto alle grosse compagnie europee, sta trattando sia con Lufthansa che con Air France come partner...non vedo cos'altro si potrebbe fare sinceramente, e preferisco una trattativa con due partner piuttosto che una svendita di tutto il mercato aereo italiano ad un solo partner (= Air France) come voleva fare lo scorso governo, ai prezzi e alle condizioni poste da Air France.

  7. #7
    a mia insaputa
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    Uh che bello... Stabilito che me lo devo prendere dove non batte il sole, cosa tutt'altro che scontata, almeno a quanto pontificato in sede pre elettorale dagli attuali salvatori, ma prendiamone atto e definiamolo come dato di fatto da qui in avanti, cioè che Silvio e i suoi servi sono quelli che truffano chi non arriva alla fine del mese, nè più ne meno dei delinquenti precedenti, la domanda che si pone è: Pago di più o di meno ? l'Airone in cordata non era quello che assolutamente garantiva l'italianità della compagnia e via cazzeggiando? Quello che la sinistra disinformava ecc. ecc. E tutti gli altri ? Cosa andrà a finire nella bad company a delinquere della banda del buco? Di quanto dovrò essere rapinato perchè i furboni del quartierino possano continuare a girare in Ferrari invece di finire in galera?
    Cosa mi dovrebbe fregare il fatto che "è l'ultima volta" (saremo a casa per natale, recitavano allo scoppio della prima guerra mondiale) se poi la gestione della cosa pubblica è affidata a pendagli da forca nei confronti dei quali non mi posso aspettare altro che futuri appianamenti a vantaggio delle cordate degli amici degli amici ?
    E' questo il grande cambiamento che non si poteva fare nel 2001 con percentuali elettorali da hard discount e che non si può fare adesso che "abbiamo" vinto perchè tanto, col piano dei comunisti, ci restavamo fregati alla stessa maniera?
    Succhiello per la quarta narice ?

    Se vedòm!
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  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Gatto rognoso Visualizza Messaggio
    Uh che bello... Stabilito che me lo devo prendere dove non batte il sole, cosa tutt'altro che scontata, almeno a quanto pontificato in sede pre elettorale dagli attuali salvatori, ma prendiamone atto e definiamolo come dato di fatto da qui in avanti, cioè che Silvio e i suoi servi sono quelli che truffano chi non arriva alla fine del mese, nè più ne meno dei delinquenti precedenti, la domanda che si pone è: Pago di più o di meno ? l'Airone in cordata non era quello che assolutamente garantiva l'italianità della compagnia e via cazzeggiando? Quello che la sinistra disinformava ecc. ecc. E tutti gli altri ? Cosa andrà a finire nella bad company a delinquere della banda del buco? Di quanto dovrò essere rapinato perchè i furboni del quartierino possano continuare a girare in Ferrari invece di finire in galera?
    Cosa mi dovrebbe fregare il fatto che "è l'ultima volta" (saremo a casa per natale, recitavano allo scoppio della prima guerra mondiale) se poi la gestione della cosa pubblica è affidata a pendagli da forca nei confronti dei quali non mi posso aspettare altro che futuri appianamenti a vantaggio delle cordate degli amici degli amici ?
    E' questo il grande cambiamento che non si poteva fare nel 2001 con percentuali elettorali da hard discount e che non si può fare adesso che "abbiamo" vinto perchè tanto, col piano dei comunisti, ci restavamo fregati alla stessa maniera?
    Succhiello per la quarta narice ?

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    Mah, anche se è ancora presto per capire come sarà il piano, a me sembra davvero che la soluzione trovata sia la migliore possibile, data la situazione, e non lo dico per tifare per il governo, ma proprio perchè anche pensandoci non vedo molte uscite migliori.
    Prima avevamo una compagnia aerea stradecotta, gestita da papaveri politici incompetenti, piena di dipendenti assunti per via delle tessere, che aveva la sua base a roma sempre per motivi puramente politici, e che per difendere quella base di roma non si faceva scrupolo a castrare le potenzialità del mercato delle altre aree italiane; una compagnia arrogante proprio perchè protetta dalla politica, che più volava più perdeva, i cui debiti ogni anno venivano pagati dal contribuente, intorno alla quale mangiavano una marea di parassiti (penso anche alle aziende di fornitura e alle fatture gonfiate), che da ultimo per salvare se stessa a roma aveva letteralmente regalato un intero mercato aereo alla Francia impedendo agli attori di trovare altri partner.
    Era ovvio che una compagnia del genere che produceva solo debiti non poteva essere collocata tal quale sul mercato, non se la sarebbe presa nessuno (neanche Air France se la prendeva con tutti i debiti e le attività in perdita secca)...non si poteva fare altro che farla fallire, e far ripartire una nuova compagnia aerea salvando i pezzi migliori della vecchia (aerei , slot e professionalità), ed è quello che si è cercato di fare....Non so se il piano sia stato realizzato secondo le regole europee ortodosse, ma nella sostanza sembra un piano di buon senso (poi ripeto, bisognerebbe saperne di più).

    L'altra soluzione possibile, da molti auspicata, era il fallimento secco di alitaglia, ma dobbiamo vedere se e quanto il fallimento ci sarebbe convenuto:
    Col fallimento avremmo avuto 20.000 esuberi secchi, a cui nessun governo avrebbe detto in itaglia "trovatevi un altro lavoro": ci sarebbero stati ammortizzatori sociali speciali e ricollocamento nelle aziende pubbliche di proprietà statale, come Fintecna.
    Molto probabilmente gli azionisti di alitaglia il governo li avrebbe "tutelati" comunque: io lo trovo ingiusto perchè chi investe in azioni lo fa a suo rischio e pericolo, acquistare un'azione non è come tenere i soldi in banca, e se si è così "ingenui" da tenere azioni alitaglia tanto peggio; ma è probabile che il governo avrebbe tutelato comuque questi azionisti sventati, con soldi pubblici.
    Ci avrebbero rimesso i creditori di alitaglia (anche loro poi, che sciacalli), tra cui le banche, che probabilmente si sarebbero rifatte sui correntisti.
    In compenso non avremmo avuto più nessuna compagnia aerea a collegarci col resto del mondo, e ricostruire una rete di collegamenti efficiente con vari partner esteri non è così facile come sembra a parole.

    C'è la questione del mercato e qui bisogna vederci chiaro: la nuova alitaglia avrebbe il 60% del mercato nazionale, quindi molto molto meno delle altre compagnie aeree europee, dunque parlare di monopolio è escluso e in malafede totale.
    Non vorrei però che la nuova alitaglia chiedesse al governo dei decreti ad hoc per eliminarsi la concorrenza delle low cost negli aeroporti migliori (=Malpensa), cosa che sarebbe inaccettabile, e poi bisogna vedere cosa si tratterà con il partner internazionale e quale sarà. Aspettiamo e speriamo.

    Ultima considerazione, gli azionisti privati della CAI investono i loro soldi, e se ci saranno delle perdite saranno perdite loro e non dello stato; proprio perchè la nuova CAI dovrebbe avere una quota di mercato domestico bassa con molta concorrenza da parte delle low cost e pochi collegamenti internazionali, l'impresa è rischiosa; attenzione dunque a parlare con leggerezza della "banda del quartierino" o della cordata degli "amici degli amici", non sono in condizione di monopolio naturale (sempre che non ci siano gabole sotto ancora da scoprire) e i profitti non sono scontati; tra l'altro tra gli azionisti compaiono nomi di primo piano che di certo non sono "amici di Berlusconi".

  9. #9
    any man
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    i debiti e gli esuberi di alitaglia i contribuenti li avrebbero pagati comunque, sia con la soluzione air france
    Air France si prendeva tutti i debiti, in questo caso invece il contribuente italiano dovrà sborsare altri soldi.

    che con fallimento; o forse qualcuno pensava davvero che, nel caso di fallimento di alitaglia, lo stato avrebbe detto a 20.000 dipendenti romani "spiacenti, trovatevi un altro lavoro"? lo stato avrebbe promesso ammortizzatori sociali speciali, prepensionamenti, inserimenti di tutto il possibile nelle altre aziende pubbliche (es. Fintecna), e chi più ne ha più ne metta.
    Allora a maggior ragione era meglio Air France, se lo stato non avrebbe lasciato a casa tutti quei dipendenti.


    I debiti di alitaglia i contribuenti li pagano da decenni: questi saranno gli ultimi.
    Berlusconi ne ha voluti aggiungere altri, si è impegnato ma ce l'ha fatta, e non è chiaro cosa abbia promesso ai suoi amici camorristi, oltre ad avergli fabbricato un bel cartello legale sul quale garantigli un profitto sulla pelle dei consumatori.

    monopolio e chiusura del mercato? ma costoro hanno dato un'occhiata alla quota di mercato domestico che avrebbe la nuova alitaglia? avrebbe circa il 60% del mercato domestico e una quota estremamente inferiore nel mercato estero, che è quello che conta (specialmente col migliorameto della tecnologia dei treni)
    Il monopolio è sulla tratta linate fiumicino.



    ; tutte le altre compagnie europee hanno una quota di mercato molto più alta sia nel domestico che nell'internazionale:
    Le altre compagnie straniere non sono cartelli legali e se li sono guadagnati con l'efficienza. Comunque hanno le loro autorità antitrust a vigilare, da noi il governo si è messo di traverso.




    L'itaglia è attualmente uno dei paesi europei col mercato aereo più libero, proprio grazie allo scarso peso di alitaglia tra l'altro.
    E naturalmente vogliamo chiuderlo, come dire dato che la città x è tra le più sicure perchè non commissioniamo un po' di omicidi? Non è un buon motivo per creare cartelli legali.

    L'unico monopolio si avrebbe sulla famosa rotta Linate-Fiumicino (che non significa la rotta Milano-Roma, sia chiaro), che serve soprattutto ai politici e che è già in duopolio perfetto, con concorrenza nulla.
    Adesso diventa monopolio.

    Gli attuali azionisti venderanno probabilmente fra 5 anni le loro azioni a Lufthansa? e che cosa c'è di male per coloro che irridono alla necessità di conservare l'itaglianità della compagnia?
    Infatti acquistano a prezzi stracciati e vendono a prezzo di mercato, una plusvalenza consegnata dallo stato a un gruppo di imprenditori di nomina statale. Le privatizzazioni di Eltsin sono molto simili.


    ma venderanno, si spera, con un peso contrattuale più alto di quello che attualmente ha az, cosa che permetterebbe ai cittadini itagliani (anzi, ai cittadini padani) di avere dei collegamenti diretti dai loro aeroporti anzichè da quelli stranieri, che è esattamente ciò che importa .
    Ai cittadini interessa avere servizi competitivi, che si chiami alitalia, airfrance o british non ne può fregare di meno.

    Comunque questi opinionisti siano sereni, non è assolutamente detto che questi "prenditori senza capitali" riescano ad intascarsi il "gioiello", la "gallina dalle uova d'oro nuova alitaglia" a scapito dei contribuenti e del mercato (): se i sindacati si oppongono i prenditori se ne vanno, lasciando sulle spalle dei contribuenti 20.000 esuberi e nessuna compagnia aerea .
    Intanto è Berlusconi il responsabile dato che è lui che ha fatto scappare Air france e ha proposto questa cordata ridicola,

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Gatto rognoso Visualizza Messaggio
    Uh che bello... Stabilito che me lo devo prendere dove non batte il sole, cosa tutt'altro che scontata, almeno a quanto pontificato in sede pre elettorale dagli attuali salvatori, ma prendiamone atto e definiamolo come dato di fatto da qui in avanti, cioè che Silvio e i suoi servi sono quelli che truffano chi non arriva alla fine del mese, nè più ne meno dei delinquenti precedenti, la domanda che si pone è: Pago di più o di meno ? l'Airone in cordata non era quello che assolutamente garantiva l'italianità della compagnia e via cazzeggiando? Quello che la sinistra disinformava ecc. ecc. E tutti gli altri ? Cosa andrà a finire nella bad company a delinquere della banda del buco? Di quanto dovrò essere rapinato perchè i furboni del quartierino possano continuare a girare in Ferrari invece di finire in galera?
    Cosa mi dovrebbe fregare il fatto che "è l'ultima volta" (saremo a casa per natale, recitavano allo scoppio della prima guerra mondiale) se poi la gestione della cosa pubblica è affidata a pendagli da forca nei confronti dei quali non mi posso aspettare altro che futuri appianamenti a vantaggio delle cordate degli amici degli amici ?
    E' questo il grande cambiamento che non si poteva fare nel 2001 con percentuali elettorali da hard discount e che non si può fare adesso che "abbiamo" vinto perchè tanto, col piano dei comunisti, ci restavamo fregati alla stessa maniera?
    Succhiello per la quarta narice ?

    Se vedòm!
    L'unica cosa certà è che lo stato dovrà ripianare i debiti di alitalia, di quanto dipenderà dal dettaglio dei trasferimenti degli asset alla nuova alitalia.
    Quindi non si sà la somma precisa ma ci sarà da pagare.

 

 
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