La società medievale

[Giò]

La Chiesa con tutti i suoi fedeli forma un solo corpo, ma la società è divisa in tre ordini. Infatti la legge degli uomini distingue due condizioni: il nobile e il servo non sono sotto una stessa legge. I nobili sono guerrieri, protettori della Chiesa, difendono con le loro armi tutto il popolo, grandi e piccoli, e ugualmente proteggono se stessi. L'altra classe è quella dei servi. Dunque la città di Dio, che si crede essere una sola, è in effetti triplice: alcuni pregano (oratores), altri combattono (bellatores) ed altri lavorano (laboratores). Questi tre ordini vivono insieme e non possono essere separati; il servizio di uno solo permette l'attività degli altri due e ognuno di volta in volta offre il sostegno a tutti.

da: http://it.wikipedia.org/wiki/Romanzo_cavalleresco

[TifoSelvaggio (POL)]

Sei tornato eh?

[Giò]

Sei tornato eh?

Eh già

[GIM VALERI]

La Chiesa con tutti i suoi fedeli forma un solo corpo, ma la società è divisa in tre ordini. Infatti la legge degli uomini distingue due condizioni: il nobile e il servo non sono sotto una stessa legge. I nobili sono guerrieri, protettori della Chiesa, difendono con le loro armi tutto il popolo, grandi e piccoli, e ugualmente proteggono se stessi. L'altra classe è quella dei servi. Dunque la città di Dio, che si crede essere una sola, è in effetti triplice: alcuni pregano (oratores), altri combattono (bellatores) ed altri lavorano (laboratores). Questi tre ordini vivono insieme e non possono essere separati; il servizio di uno solo permette l'attività degli altri due e ognuno di volta in volta offre il sostegno a tutti.

da: http://it.wikipedia.org/wiki/Romanzo_cavalleresco

e quindi ??

questa cosa è progamma di 5 ...... elementare !!!

[Giò]

e quindi ??

questa cosa è progamma di 5 ...... elementare !!!

Sì, è vero, non è un concetto molto complesso da esprimere.
Più che altro è interessante notare come il medesimo schema sia piuttosto simile alla famosa tripartizione indoeuropea individuata a suo tempo da Georges Dumezil e che nell'ideale di società del Medioevo il "mercante" fosse messo nella medesima categoria dei servi (i "laboratores"), considerata un gradino inferiore rispetto agli altri.
L'esatto contrario di quello che avviene oggi dove il guadagno e il profitto vengono esaltati come valori assoluti. Forse tanto "buio" questo Medioevo non era.
Per carità, non sto sostenendo niente di travolgente e "nuovo", ma repetita iuvant a volte no?

[GIM VALERI]

Sì, è vero, non è un concetto molto complesso da esprimere.
Più che altro è interessante notare come il medesimo schema sia piuttosto simile alla famosa tripartizione indoeuropea individuata a suo tempo da Georges Dumezil e che nell'ideale di società del Medioevo il "mercante" fosse messo nella medesima categoria dei servi (i "laboratores"), considerata un gradino inferiore rispetto agli altri.
L'esatto contrario di quello che avviene oggi dove il guadagno e il profitto vengono esaltati come valori assoluti. Forse tanto "buio" questo Medioevo non era.
Per carità, non sto sostenendo niente di travolgente e "nuovo", ma repetita iuvant a volte no?

con me sfondi una porta aperta....io sono un medievista.......e per me non cè cosa peggio di chiamarlo "secoli bui"...

[DharmaRaja (POL)]

Più che altro è interessante notare come il medesimo schema sia piuttosto simile alla famosa tripartizione indoeuropea individuata a suo tempo da Georges Dumezil e che nell'ideale di società del Medioevo il "mercante" fosse messo nella medesima categoria dei servi (i "laboratores"), considerata un gradino inferiore rispetto agli altri.

E' musica per queste orecchie..

[Giò]

con me sfondi una porta aperta....io sono un medievista.......e per me non cè cosa peggio di chiamarlo "secoli bui"...

Ottimo

Purtroppo su Internet non ho trovato molto, comunque mi sarebbe piaciuto riportare qualcosa sulla descrizione della società medievale (o meglio sarebbe dire, a mio avviso, sull'ideale di società) del "predicatore" Bertoldo di Ratisbona.

[Giò]

E' musica per queste orecchie..

Eheh
Interessante notare come i mercanti, nonostante tutto, rientrassero comunque a fatica nella stessa categoria di "laboratores": si potrebbe dire che il mercante, per quanto col passare degli anni e l'avvicinarsi del periodo rinascimentale acquisti importanza, rilievo e (inevitabilmente) legittimazione dal punto di vista sociale, era un po' il "paria" della società cattolica medievale.
L'unico che cerca di "inquadrarlo" in un tutto organico è Bertoldo di Ratisbona, che sosteneva che la società della Cristianità dovesse rifarsi al modello gerarchico della "società celeste" descritto da Dionigi l'Aeropagita.
Vi è quindi la divisione in 9 ordini "sociali", corrispondenti ai nove cori angelici, al cui vertice stanno i tre cori "superiori", formati da sacerdoti e monaci (al cui vertice sta il Papa), e i governanti "laici", ossia l'Imperatore, i Re, i Principi, i Feudatari, i giudici e la nobilità in generale (cavalieri inclusi, se non erro).
I mercanti sono invece addirittura al "sesto coro", al di sotto degli artigiani e dei tessitori.

[Perseo]

Beh accadeva in tutte le società organizzate secondo la legge naturale.
Anche nella Cina confuciana i mercanti occupavano il gradino più basso della scala sociale, mentre i contadini erano considerati appena sotto i letterati che amministravano l'impero.

Però altrettanto in tutte le società questa scala ideale veniva e viene ignorata a favore della scala economica basata sul possesso di contanti.