Appunto. Inoltre con i milioni di dollari spesi in Irak e la pessima situazione economica interna, uno ci penserebbe mille volte (sempre che non si chiami Bush, data la coglionaggine infinita del personaggio e dati i suoi interessi personali nel petrolio). Ma non voglio parlare di politica estera, mannaggia!
siamo d'accordo
comunque, pensare che chiunque vada alla cosa bianca pari sia è un semplicismo
certo ne obama ne mc cain rinunceranno alla loro politica di potenza, ma va ricordato che le idiozie fatte dall'amministrazione bush (afghanistan, iraq, georgia etc) sarebbere state impossibili se l'11 settembre non avesse giustificato la predominanza dei neoconservatori nel determinare la politica estera americana.
E ti sembra che io sia una che si intimidisce per così poco? No, è che mi sembra inutile. Vabbè, dico un' ultima cosa. A Luglio ero a Chicago per motivi di lavoro di mio marito, però abitavamo in realtà a 40 km, appena oltre i confini dell' Illiinois, nella costa dell' Indiana, tipico stato del Midwest massacrato da licenziamenti operai e dai mutui subprime. Parlavo con gente di tutti i tipi (io attacco sempre bottone di politica ovunque vado ). Dunque questa gente non era affatto abituata come noi ad aumenti così vertiginosi del prezzo della benzina, fra licenziamenti, disoccupazione e mutui, spesso deve scegliere fra il supermercato e la pompa di benzina, per cui (credo per la prima volta negli Usa) comincia a capire che la dipendenza dall'estero per il petrolio è un disastro. Per esempio mi hanno spiegato che Obama vince in Iowa (Stato tradizionalmente repubblicano) perchè lì ci sono moltissimi farmers (contadini) che producono mais (dalle cui pannocchie si ricava etanolo da biocarburante) e quindi appoggiano Obama che vuole diversificare le sorgenti energetiche. Altra cosa inerente: nella Silicon Valley e a Seattle, ci sono aziende biotecnologiche avanzate (per lo più di giovani) ma anche università pubbliche, che fanno ricerche che sono ad uno stadio molto avanzato, per produrre, tramite batteri geneticamente modificati, biocarburanti dai rifiuti (sì, avete capito bene, dalla monnezza!). Una tecnologia che interessa molto alla Cina, la quale ha il problema della CO2 delle centrali a carbone. Anche a Butler (Colorado a 50 km da Denver) ci sono ricerche e aziende di questo tipo e i 100.000 abitanti campano di questo indotto (non a caso anche il Colorado, tradizionalmente repubblicano, ora è uno Stato in bilico). Bene: non è un caso che Obama prenda un sacco di voti in Nord California e nello Stato di Washington (Seattle). Invece in Texas e in Alaska, dove c'è il petrolio, vincono i guerrafondai contrari alla diversificazione energetica, cioè McCain e Palin. A noi cosa frega? Beh, queste sono strategie alternative alla dipendenza da petrolio mediorientale, le quali portano di necessità a che gli Usa invadano ora qui ora là per pozzi e oleodotti (cosa che, come si è visto, non gli conviene più tanto).
D'accordissimo. Il fatto è che ci sono certi rapporti di forza e certi interessi materiali al momento dominanti e pensare che sia una politica di "centro-sinistra" piuttosto che di "centro-destra" a cambiare le cose è idealistico... La cosa preoccupante è che anche settori marxisti sostengono che Obama sarebbe portatore di cambiamento