Valter non cincischiare (di Giuliano Ferrara)

[tolomeo]

Ora, manipolare mi sembra una esagerazione..comunque, sulla regolamentazione sono d'accordo.

Io aspetto il DDL e poi vediamo..ma la paura è che si voglia imbavagliare l'opinione pubblica..io voglio avere dei giudici che possano usare la tecnologia per indagare e voglio farmi un idea di cosa combina la classe dirigente che eleggo e pago, il contrario di quello che vuole Berlusconi....

allora non hai capito un cazzo perchè ciò è proprio ciò che vuole Berlusconi e metà dell'opposizione.

non so se hai capito, ma si vuole proprio fare una legge che ne regolamenti l'uso e la pubblicazione indiscriminata.

[markk]

ma quale cincischiare e cincischiare, è ferrara che dice tutto e il contrario di tutto. Una legge contro le intercettazioni è indifendibile (chi se la vota se la dovrà difendere in campagna elettorale, e tanti auguri), sulla pubblicazione si potrebbe forse fare qualcosa, ma con molta cautela, così tanta che alla fine sarebbe difficile fare alcunché.

[Conte Oliver]

di quali malefatte stai parlando?

Bisogna infatti liberare la stampa dall’abitudine a pubblicare le intercettazioni, bisogna ricostruire quella famosa opinione pubblica invocata da Moretti e Scalfari, che deve essere fondata sui fatti e non sugli origliamenti e i pettegolezzi e le interpretazioni paragiudiziarie più o meno calunniose, sennò è sempre Piazza Navona;

Mi riferivo al passo dell'articolo di ferrara in cui dice che un'intercettazione non è un fatto.. affermazione assolutamente ridicola.

[Conte Oliver]

allora non hai capito un cazzo perchè ciò è proprio ciò che vuole Berlusconi e metà dell'opposizione.

Bene..vuol dire che appartengo a quella fetta di Italia che la riterrebbe una legge da Unione Sovietica.

non so se hai capito, ma si vuole proprio fare una legge che ne regolamenti l'uso e la pubblicazione indiscriminata.

Lasciami avere i miei dubbi..ho sentito di reati sopra i 10 anni, anni di galera ai giornalisti, multe milionarie ai giornali..in pratica bavaglio all'opinione pubbblica.

Un politico è eletto e pagato da me..se ha un amante sono fatti suoi, ma se frequenta mafiosi e faccendieri ( cosa che non è reato in Italia) vorrei saperlo.
Vorrei anche sapere se il giudice ha costruito l’indagine sul nulla o su fatti concreti.

[tolomeo]

Bene..vuol dire che appartengo a quella fetta di Italia che la riterrebbe una legge da Unione Sovietica.





Lasciami avere i miei dubbi..ho sentito di reati sopra i 10 anni, anni di galera ai giornalisti, multe milionarie ai giornali..in pratica bavaglio all'opinione pubbblica.

Un politico è eletto e pagato da me..se ha un amante sono fatti suoi, ma se frequenta mafiosi e faccendieri ( cosa che non è reato in Italia) vorrei saperlo.
Vorrei anche sapere se il giudice ha costruito l’indagine sul nulla o su fatti concreti.

quali sarebbero le intercettazioni che hanno finora rivelato cose che non fossero gossip e demonizzazione di un qualche avversario politico (generalmente sempre lo stesso)?

[Nicola bis]

Ora, manipolare mi sembra una esagerazione..comunque, sulla regolamentazione sono d'accordo.

Io aspetto il DDL e poi vediamo..ma la paura è che si voglia imbavagliare l'opinione pubblica...

Ma speriamo di no.

che ferrara, notoriamente attratto, per sua stessa ammissione, da farabutti e delinquenti, voglia una legge "antiorigliamento" e' cosa nota.
e' il riflesso difensivo di una casta in cerca di impunita' assoluta che si serve di pennivendoli ...

I soliti attacchi personali.

[Nicola bis]

ammesso che possano definirsi tali, sarebbero da considerare dovuti, visto che l'attrazione e l'ammirazione per i farabutti e' stata dichiarata esplicitamente da ferrara, non attribuita.

Cosa c'entrano con la tesi dell'articolo? Niente...

allora non hai capito un cazzo perchè ciò è proprio ciò che vuole Berlusconi e metà dell'opposizione.

non so se hai capito, ma si vuole proprio fare una legge che ne regolamenti l'uso e la pubblicazione indiscriminata.

quoto

[Conte Oliver]

quali sarebbero le intercettazioni che hanno finora rivelato cose che non fossero gossip e demonizzazione di un qualche avversario politico (generalmente sempre lo stesso)?

Ora, non leggo Novella 2000, quindi non lo so....di certi i giornali non pubblicano intercettazioni noiose in cui si parla di reati comuni.

Ma il punto è un altro..perchè togliere ai giudici un arma di indagine ( spuntata, tutti ormai useranno i pizzini come Provenzano) e impedire all’opinione pubblica di sapere che cosa fa la nostra classe dirigente?
Se ho un’amante sono fatti miei, ma se uso la mia posizione per un ricatto sessuale, magari con i soldi dei contribuenti, non sono più fatti mie.
Se poi il reato è più grave, a maggior ragione…

[bator]

1 settembre 2008 W., non cincischiare: qui serve la legge antiorigliamento

Guardiamo il dettaglio, e il diabolico che come sempre è chiuso nel dettaglio. Walter Veltroni dice da Denver, Colorado, che Romano Prodi fa bene a rigettare la solidarietà pelosa di Silvio Berlusconi per quella storia piccina piccina e umanissima di intercettazioni & raccomandazioni, perché – si lascia sfuggire - “sarebbe bastato che Panorama non pubblicasse i nastri registrati”. Ma non ci avevate spiegato che la libertà di stampa è quella famosa schiena dritta opposta dal buon giornalista al cattivo editore, e impuro, che vuole usarlo a scopi di business o politici? E ora apprendiamo che Berlusconi avrebbe dovuto chiamarsi il direttore di Panorama, Maurizio Belpietro, e dirgli che non era il caso di pubblicare le conversazioni familiste di Prodi intorno ai progetti di suo nipote, perché le esigenze superiori del momento politico imponevano una qualche tregua, e magari sarebbe stato bene far circolare la notizia dell’esistenza di quei nastri, riservatamente, e tentare di trarne qualche vantaggio mediante la non pubblicazione. Le stesse fonti moralistiche di sempre ora ci comunicano che le schiene dei direttori devono essere flessibili e il comando degli editori non deve conoscere incertezze. Almeno quando è in gioco, presuntivamente, la loro reputazione.
Per i nipotini di Enzo Biagi, per i sindacalisti del giornalismo tosto e indipendente, per i tenori pasticcioni del conflitto di interessi un’altra occasione perduta per riflettere con sensibilità politica e istituzionale su uno dei grandi, grandissimi problemi della libertà civile in Italia. Bisogna infatti liberare la stampa dall’abitudine a pubblicare le intercettazioni, bisogna ricostruire quella famosa opinione pubblica invocata da Moretti e Scalfari, che deve essere fondata sui fatti e non sugli origliamenti e i pettegolezzi e le interpretazioni paragiudiziarie più o meno calunniose, sennò è sempre Piazza Navona; ma l’unico modo di farlo, l’unico modo di ripulire la stalla della malagiustizia e della malainformazione, è ridurre, circoscrivere e rendere pertinenti le decisioni giudiziarie, che hanno da essere rare e motivate, di ascoltare le conversazioni private.
C’è un reato chiaramente definito, serio, di un qualche allarme sociale? C’è un’indagine formalizzata sulla base di pesanti indizi, che esigono ogni sforzo alla ricerca delle prove? Si intercetti, con le cautele giudiziarie del caso, cioè accertando che le condizioni descritte sopra siano riunite tutte. Ma se tutto quel che c’è è una vecchia e polverosa indagine con auscultazioni a raggiera decise irresponsabilmente, da cui si ricavano scarti di conversazioni tra funzionari della presidenza del Consiglio e industriali farmaceutici, con filamenti di cuginanze e nipotanze ovvero fatterelli e chiacchiericci che solo un Di Pietro, quando gli aggradi e la cosa non lo riguardi direttamente, può considerare delitti da gogna, allora si produce con ogni evidenza giustizia bacata, si assoggetta la giustizia alla tecnica delatoria e manipolatoria, alla propagazione delle mezze verità e delle piene e tonde insinuazioni al posto di accuse chiaramente riscontrabili, e dalle quali con chiarezza ti puoi difendere. Una legge in materia non dovrebbe essere impossibile votarla, in buona compagnia.
I giornalisti hanno diritto di pubblicare queste fangose tranches de vie, diciamo così, e la schiena dritta non c’entra, è il normale e utile mestieraccio della cronaca. Ma una classe dirigente che si rispetti ha il dovere di eliminare questa rete di propalazioni sulla base delle quali si sono combattute negli ultimi anni le più opache e inquinanti battaglie nel mondo della politica e della finanza, e perfino nel mondo dello sport, dello spettacolo e del rutilante immaginario sessuale dell’italiano medio. E’ stupefacente che, nonostante il diverso avviso di metà del suo partito, un tipo svelto come Veltroni non capisca l’urgenza di una legge antiorigliamento, e cincischi.


http://www.ilfoglio.it/soloqui/931

Il telefono è indispensabile per il malaffare e nel caso specifico di banana e accoliti, per effettuare il sacco dell'italia indisturbati.

Questi vogliono l'impunità assoluta e Ferrara è organico al sistema....
Una sconcio inaudito...anche se col b. al peggio non c'è mai limite.

[Nicola bis]

Non ho votato alle primarie, non ho dato un voto utile, non ho mai creduto al sorpasso e di sicuro non mi accucio ai voleri del Partito Democratico.

Maglietta quale ??

Ma non dovresti cambiarlo anche tu, il Partito Democratico?