Originariamente Scritto da
Cato censor
Stralci tratti da wikipedia.it
Il cosiddetto
piano di rinascita democratica, parte essenziale del programma
piduista, consisteva in un assorbimento degli apparati
democratici della
società italiana dentro le spire di un
autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'
informazione.
I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di
riforme e
modifiche costituzionali onde
« …rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la
Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello
Stato ai
partiti politici, alla stampa, ai
sindacati, ai cittadini elettori
»
Attuazione [modifica]
Sebbene la P2 sia stata scoperta e fermata, alcuni punti del piano sembrano abbiano comunque trovato realizzazione negli anni seguenti: a livello istituzionale, di assetto economico nel mondo imprenditoriale e soprattutto a livello mediatico.
Principali punti attuati o proposti:
- La nascita di due partiti "l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale)." allo scopo di semplificare il panorama politico. Questi, a trent'anni di distanza, coinciderebbero rispettivamente con il Partito Democratico ed il Popolo delle Libertà. Il sospetto potrebbe trovare fondamento nel fatto che il leader del secondo partito, Silvio Berlusconi, era iscritto alla P2, nonchè nella presenza di diversi piduisti in entrambe le formazioni politiche.
- Controllo dei media. Il piano prevedeva il controllo di quotidiani e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all'epoca permesse solo a livello regionale) allo scopo di controllarle, e in questo modo influenzare l'opinione pubblica. Prima della scoperta della loggia questo aspetto era giunto a realizzazione con il controllo dei principali quotidiani e l'acquisizione di telemilano58 (poi Canale 5). Dopo la scoperta della loggia questo aspetto del piano sembra sia portato avanti dall'iscritto Silvio Berlusconi che ha acquisito altri due canali televisivi e allo stato attuale controlla direttamente o indirettamente alcune testate giornalistiche.
- Progetto Bicamerale del 1997 (Commissione parlamentare per le riforme costituzionali)."ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla CD e funzione economica al SR)" che coinvolse principalmente Massimo D'Alema e Silvio Berlusconi, appunto i leader dei due maggiori schieramenti.
- Riforma della magistratura: divisione tra ruolo del P.M. e del magistrato, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento. Tema nell'agenda politica dalla fine della Prima Repubblica e tuttora attuale. Si osserva che introdurre la responsabilità del CSM nei confronti del parlamento sarebbe tecnicamente una subordinazione del potere giudiziario al potere legislativo, e quindi verrebbe meno la separazione dei poteri. La modifica, infatti, necessiterebbe di una riforma costituzionale.
- Riduzione del numero dei parlamentari[1]
- Abolizione delle province. Trova corrispondenza nel programma elettorale di Forza Italia del 1994, 2001 e del Popolo delle Libertà del 2008, limitatamente alle province al cui interno vi sono "città metropolitane"[1].
- Abolizione della validità legale dei titoli di studio. Nel programma di Forza Italia del 1994[1].
Licio Gelli sostiene che le coincidenze non sarebbero casuali.
[2] Dello stesso avviso Mario Guarino,
Sergio Flamigni[3] e
Umberto Bossi[4]. E' stato ipotizzato che l'attuazione possa essere stata facilitata dalla mancata epurazione degli iscritti alla P2 nelle varie istituzioni pubbliche (fatta esclusa magistratura
[1] e
Democrazia cristiana). Si sospetta, ad esempio, che i tre decreti legge sul radiotelevisivo (tra il 1984 e 1985) e la
Legge mammì, emanati per permettere a
Fininvest di trasmettere (la legalità era discussa), siano stati facilitati dagli iscritti della p2 presenti nel
PSI oltre che dallo stesso
Craxi, indicato dal piano della P2 come uno degli esponenti politici con cui prendere contatti per l'attuazione del piano stesso.
- la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
- la normativa per l'accesso in carriera (esami psico-attitudinali preliminari).
entrambi i punti trovano apprezzamento in vasti settori del
Popolo della Libertà.
- immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese.
- riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale);
- riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile.
- Ordinamento del Governo:
- modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla Camera all'inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni del successore;
Infine era previsto il ridimensionamento del ruolo del
Presidente della Repubblica con il passaggio, tra l'altro del comando delle
Forze Armate nelle mani del
Ministero dell'Interno.