Quando nel 1989 è crollato il comunismo tutti si sono messi in attesa di grandi sconvolgimenti, uno storico giapponese ha persino scritto un libro sulla fine della storia, intendendo che ormai il futuro sarebbe stato all’ insegna del sistema capitalista.
Nella maggioranza degli altri paesi questo ha comportato in tempi brevi la scomparsa dei locali partiti comunisti, in Italia invece l’epoca di Mani Pulite, una gigantesca operazione di trasformismo mediante la quale il Partito Comunista si è riciclato su posizioni di centro spodestando il Partito Socialista di Craxi.
Dopo di che, salvo la nascita di Forza Italia in sostituzione della DC, fino ad oggi poco o niente.

Oggi siamo arrivati ad un momento di svolta, e la situazione attuale si presenta nel modo seguente

La Sinistra è ormai in piena crisi, e si tratta della crisi finale senza ritorno di un’ area politica che non ha più una ideologia e non è quindi in grado di esprimere un programma proprio ed originale.
Hanno tirato avanti finora mettendosi al servizio di Prodi e della grande finanza internazionale, che ha comprato a prezzi di saldo l’enorme patrimonio delle industrie di Stato, Telecom, Autostrade.
Ora anche l’ epoca Prodi è finita…si potrebbe malignamente dire che non ci sono più gruppi industriali da svendere.. e la sinistra si trova in un vicolo cieco.
E’ troppo facile la previsione che quella che fu una grande area ideologica si frantumerà in una miriade di partitini vocianti ma impotenti e destinati alla sparizione.

Sul lato opposto un Berlusconi in grande spolvero, reduce da un grande successo elettorale e con indici di gradimento in salita settimana, per via dello sfinimento degli Italiani dopo decenni di incapacità …anzi inettitudine dei governi passati, nei quali è visto un benessere conquistato in anni di lavoro e sacrifici…sciogliersi con la stessa velocità di un gelato in Agosto.
Ma anche Berlusconi ha il suo limite, ci sta riproponendo la ricetta liberista della Tatcher, quella che ha rovinato l’ Inghilterra : Berlusconi se lo lasciamo fare rovinerà l’ Italia.

Intendiamoci, quando parlo di rovina non intendo che in Inghilterra si vedono gli straccioni per strada anzi, ci vado spesso e devo dire che trovo più pulizia ed ordine che non magari in qualche città Italiana.
Intendo quella rovina sociale per la quale si è di molto approfondita la differenza tra i pochi che sono liberi di condurre una vita molto agiata ed i molti che debbono vivere con una paga appena sufficiente, per la quale si vedono quasi tutti i negozi di alimentari immiseriti e gestiti da immigranti indiani, treni gestiti da società private puliti ma vecchi e malmessi che ondeggiano paurosamente su binari maltenuti, partiti xenofobi che aumentano ad ogni elezione per la rabbia nei quartieri operai.

Ogni popolo ha il suo carattere, e noi Italiani non facciamo eccezione : ogni Italiano in cuor suo vuole vivere sì in uno stato liberista dove la proprietà privata sia difesa ed ognuno possa mettersi in proprio se lo desidera, rischiando del suo.
Ma vuole anche che ogni cittadino abbia assicurati dallo Stato una sanità efficiente, scuole gratuite, fino all’ università per i meritevoli, servizi pubblici come telefoni, trasporti , energia ed acqua a prezzo di costo, una polizia ed una giustizia efficienti.

Già si vedono le prime avvisaglie di quello che succederà.
Il telefono costa una enormità, le scuole cominciano a costare troppo, si comincia a parlare di privatizzare i servizi di acqua potabile, la raccolta rifiuti sta rendendo miliardari delinquenti ed imprese private : il rischio di dover lavorare per pagare tutto lo stipendio in tasse, affitto, cibo e bollette è ormai in vista.

Che vogliamo fare ?
Vi voglio ripetere delle parole di grande significato :
“Quel popolo che pensa di potersi disinteressare della politica, e continuare a vivere come un popolo libero, immagina qualcosa che non è mai stato né mai sarà”
Le ha pronunciate Thomas Jefferson, uno dei primi Presidenti Americani nel 1804, me nulla è cambiato nel loro valore fino ad oggi.

Passata la sbornia marxista, passata la sbornia liberista, vi dovete mettere in testa che se vogliamo vivere in uno stato decente ed in un modo civile ci dobbiamo organizzare da soli a far andare le cose come vogliamo noi, non come le vogliono i furbi di turno.

Si chiama Democrazia Diretta, ed è il solo possibile punto di arrivo per tutti coloro che sono stufi di aspettare che uno stato moderno e giusto sia organizzato e gestito da qualcun’ altro.
Qui, in questo campo, nessuno vi fa dei regali.
In tutti i paesi Europei sono già attivi dei gruppi e Movimenti che si propongono di diffondere il concetto della Democrazia Diretta, in Italia abbiamo fondato Democrazia Federale e stabilito contatti con Movimenti di altre Nazioni.
Non vi va di essere oggetto delle scelte di altri ?
Diventate il soggetto della vostra politica, e decidete voi stessi della vostra vita, associatevi a Democrazia Federale.
Tobuz

www.democrazia-federale.it