La vera storia del disastro argentino

[Cavaliere Graal]

non ho avuto modo di leggere il tuo articolo, lo farò il primapossibile.
finalmente la discussione si è spostata dal ualunuismo all'ideologia. ne sono felice.sono felice soprattutto si sntirti parlare di tobin tax e di stato sociale. hai ragione te, servirebbe un meccanismo per bloccare la finanziarizzazione dell'economia. e quale strumento migliore se non la tobin tax? ma bisogn fare i conti con i veri nemici dell'euro: le borse di new york e di londra, ovvero, i più potenti poli finanziari del pianeta. che la moneta unica europea sia impopolare non c'è dubbio. e non c'è dubbio che a renderla impopolare siano gli attori che hanno più da perdere: usa e uk. ti consiglio di approfondire una ricerca sui mtivi del no irlandese, troverai i nomi ed i cognomi delle aziende che hanno finanziato la campagna anti europa in una delle regioni che più ha avuto vantaggi dall'ingresso in europa. l'irlanda, orgoglio delle politiche di coesione.
sullo stato sociale c'è da fare attenzione: l'europa promuove più degli stessi stati il benessere e la sicurezza dei cittadini: il trattato di lisbona cnteneva una carta dei diritti dei cittadini (la cittadinanza europea è un diritto che si affianca alla cittadinanza nazionale) vincolante per le istituzioni UE.
spesso si taccia l'UE di essere una corte di burocrati senza cuore. in parte è vero. ma è anche vero che la sopravvivenza alle ricette infami del fondo monetario e della banca mondiale può garantircela solo la leva monetaria di competenza esclusiva europea.
ripeto..sono probabilmente divergenze ideologiche, ma c'è anche molta disinformazione finanziata e fomentata dalla finanza ostile ad un'europa stabile e forte, dotata di una moneta credibile. il tempo del dollaro sta finendo, e nel tentativo di non soccombere si sta portando diero le finanze mondiali. ne ha ancora per poco

Sì spesso per brevità mi sono riferito criticamente all'euro mentre la mia critica era riferita al neo-liberismo del progetto complessivo. E' vero la moneta unica è uno strumento che può essere valido incardinato in un progetto economico keynesiano. Stesso discorso per l'Unione Europea. L'idea dell'unità europea, politica ed economica è buona. Anzi io sarei favorevole ad invitare anche Ucraina e Russia. Che considero paesi europei a pienissimo titolo. Sulla Tobin Tax scriverò un articolo presto.

[ART]

Mi dispiace ripetermi. Ma pongo a te lo stesso interrogativo che ho posto al forumista precedente: Ma che conoscenza avete delle difficolrà quotidiane per parlare con tanta libresca e professorale superficialità? Mi ripeto di nuovo. La vera politica è quella fatta nelle strade, nelle fabbriche, tra la gente e la vera economia la si impara facendo la spesa ogni giorno e quindi sentendo il carovita bruciare sulla pelle. Lasciamo perdere l'università, per favore

Anche a me dispiace ripetermi, anzi, la cosa sta diventando parecchio fastidiosa dato che l'anno prossimo sono la bellezza di 10 anni che c'è l'euro.

Ho postato un link in cui si spiega per filo e per segno perchè e percome l'euro in sè e le difficoltà della "casalinga di Voghera" siano imparentati come le angurie con i carciofi, apposta per rimanere in tema di mercato (della frutta e verdura)... ma quello che ottengo di solito, come in questo caso, è uno sconcertante SILENZIO.

E' facile, veramente troppo facile, "discutere" con gli altri ignorando le loro critiche. La comodissima pappardella del "tu non vivi in mezzo alla gente - tu odi la casalinga di Voghera - vai a sentire la gente invece di fare il teorico e blablabla" ha BEN PRECISE e DOCUMENTATE CONFUTAZIONI ANCHE PRATICHE che aspettano eventuale controargomentazione.

Prima che l'abbiano avuta è meglio non cominciare a fare troppo i professoroni di vita che devono insegnare agli altri come si sta al mondo, dato che la tua tesi contro l'euro non mi pare manchi di accademismo ideologico (qualunque esso sia, non importa), e quindi non cerchiamo di evitare le argomentazioni degli altri in mezzo minuto con questa ridicola menata della "gente per strada che dice", come se non sapessimo il motivo, perchè chiunque osi criticare la "sacra verità" adesso è diventato fisso che vive di rendita alle Bahamas.

Non so se te ne sei accorto, ma alla "casalinga di Voghera" che va al mercato a pagare il carovita sulla sua pelle non frega assolutamente nulla delle dotte dissertazioni su turbocapitalismo e Keynes.

[Antibus]

Sì spesso per brevità mi sono riferito criticamente all'euro mentre la mia critica era riferita al neo-liberismo del progetto complessivo. E' vero la moneta unica è uno strumento che può essere valido incardinato in un progetto economico keynesiano. Stesso discorso per l'Unione Europea. L'idea dell'unità europea, politica ed economica è buona. Anzi io sarei favorevole ad invitare anche Ucraina e Russia. Che considero paesi europei a pienissimo titolo. Sulla Tobin Tax scriverò un articolo presto.

E spiegaci il tuo progetto keynesiano.......in cosa consisterebbe nell'abbandono del tetto del 3%.......a parte che con il tetto del 3% in un paese come l'Italia significano 42 miliardi di euro............e che io di governi che sanno fare politiche keynesiane ne ho visti ben pochi sopratutto prima dell'introduzione del limite del 3%.............
Ma poi questo liberismo srenato dove lo vedi...??.......Mi chiedo dove lo vedi in un unione che ha un agricoltura ipersovvenzionata ...............e 250 miliardi di euro di fondi per la politica regionale per ogni periodo di programmazione?

[Cavaliere Graal]

E spiegaci il tuo progetto keynesiano.......in cosa consisterebbe nell'abbandono del tetto del 3%.......a parte che con il tetto del 3% in un paese come l'Italia significano 42 miliardi di euro............e che io di governi che sanno fare politiche keynesiane ne ho visti ben pochi sopratutto prima dell'introduzione del limite del 3%.............
Ma poi questo liberismo srenato dove lo vedi...??.......Mi chiedo dove lo vedi in un unione che ha un agricoltura ipersovvenzionata ...............e 250 miliardi di euro di fondi per la politica regionale per ogni periodo di programmazione?

Il limite del 3% e contrastare il debito pubblico mi sta non bene ma benissimo. L'importante è che ciò non sia scaricato esclusivamente sulle classi popolari. In Italia non si pongono tetti efficaci agli stipendi scandalosi dei manager però si danno solo le briciole ai lavoratori; non si combatte l'evasione fiscale ma si risana "tosando" esclusivamente dipendenti, pensionati, casalinghe, precari; si lascia che le banche e i petrolieri traslino la Robin Tax sui consumatori e non si pensa affatto ad una Tobin Tax sulle transazioni finanziarie; si parla di sgravi fiscali alle imprese ma non li si condiziona al reinvestimento nella produttività e nell'occupazione non precaria;

[Cavaliere Graal]

Anche a me dispiace ripetermi, anzi, la cosa sta diventando parecchio fastidiosa dato che l'anno prossimo sono la bellezza di 10 anni che c'è l'euro.

Ho postato un link in cui si spiega per filo e per segno perchè e percome l'euro in sè e le difficoltà della "casalinga di Voghera" siano imparentati come le angurie con i carciofi, apposta per rimanere in tema di mercato (della frutta e verdura)... ma quello che ottengo di solito, come in questo caso, è uno sconcertante SILENZIO.

E' facile, veramente troppo facile, "discutere" con gli altri ignorando le loro critiche. La comodissima pappardella del "tu non vivi in mezzo alla gente - tu odi la casalinga di Voghera - vai a sentire la gente invece di fare il teorico e blablabla" ha BEN PRECISE e DOCUMENTATE CONFUTAZIONI ANCHE PRATICHE che aspettano eventuale controargomentazione.

Prima che l'abbiano avuta è meglio non cominciare a fare troppo i professoroni di vita che devono insegnare agli altri come si sta al mondo, dato che la tua tesi contro l'euro non mi pare manchi di accademismo ideologico (qualunque esso sia, non importa), e quindi non cerchiamo di evitare le argomentazioni degli altri in mezzo minuto con questa ridicola menata della "gente per strada che dice", come se non sapessimo il motivo, perchè chiunque osi criticare la "sacra verità" adesso è diventato fisso che vive di rendita alle Bahamas.

Non so se te ne sei accorto, ma alla "casalinga di Voghera" che va al mercato a pagare il carovita sulla sua pelle non frega assolutamente nulla delle dotte dissertazioni su turbocapitalismo e Keynes.

In realtà le mie riserve sul progetto dell'euro si possono concentrare su un punto: i sacrifici per l'ingresso nell'euro sono stati scaricati UNICAMENTE sulle spalle dei ceti popolari. C'è bisogno di un riequilibrio. E' una questione di equità. E' questo che è inaccettabile più che la moneta unica come strumento in sé