Alitalia, Bonanni fuori dal coro: firmerò per salvare 20mila posti




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9 settembre 2009


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Evitare il fallimento di Alitalia e salvare 20mila lavoratori. Queste le priorità per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che, in un'intervista al Corriere della Sera dichiara: "Per garantire questo firmerò l'intesa, ma mi aspetto che il governo e gli imprenditori coinvolti nell'operazione, soddisfino le richieste che vengono da un sindacato ragionevole come siamo noi". Il giorno dopo la rottura al tavolo delle trattative che si è arenato, per ora, sul contratto unitario con i piloti che hanno lasciato il tavolo, Bonanni si è detto "convinto che le condizioni essenziali per l'accordo comunque si raggiungeranno".
Le priorità e le richieste del sindacato Cisl, spiega Bonanni, sono: il vincolo a rimanere nella nuova Alitalia per almeno 5 anni "che non sia solo un gentlemen's agreement tra i soci ma un vincolo contrattuale; che ci sia un dispositivo che impedìsca a un eventuale partner internazionale di scalare la società".
Secondo Bonanni, vanno difesi gli interessi nazionali: "Non vorrei - dichiara Bonanni - che la sfida tra i colossi del volo per diventare egemoni spingesse i soci privato a vendere al miglior offerente". Per il leader sindacale, sarebbe utile avere un rappresentante dei lavoratori "da scegliere tra i migliori specialisti" nel consiglio di sorveglianza "dove - aggiunge - sarei favorevole all'ingresso anche degli enti locali interessati". Il segretario Cisl prefigura, quindi, un "sistema duale" pubblico-privato "che garantirebbe equilibrio".
Si tratta "dell'ultima chiamata" per la compagnia e, per Bonanni, "è possibile" l'accordo anche a queste condizioni. "Ho visto grande attenzione alle nostre ragioni da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta - ha proseguito Bonanni -. Quanto ai privati, devono mostrare più coraggio e aumentare il numero di aerei previsti per la nuova Alitalia, che nel piano sono meno di 140, mentre la compagnia ne ha avuti in passato anche 250".


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