Khomeini: "Il Fascismo è l'antitesi dell'Islam"

[DharmaRaja (POL)]

Ma un conto è fare alleanze geopolitiche e allora ben vengano alleanze con i paesi islamici anti U$A ( ma perchè ci convengono, non per altro) , ma tutt'altro discorso è combattere l'islamizzazione della nostra terra e questa è una battaglia doverosa.

Considerando che noi non siamo per "l'islamizzazione della nostra terra" e che distinguiamo l'oggettivo problema migratorio dalle millanterie sugli "scontri di civiltà", non precludendoci così alcun accordo o collaborazione con paesi islamici che non mandano immigrati, siamo d'accordo.

Comunque quando la smetteremo di occuparci di geopolitica ossessivamente e inizieremo con la stessa veemenza ad occuparci di stato sociale, precariato, difficoltà economiche etc. avremo fatto un passo avanti enorme

Non che qualche strana malattia eviti di occuparsi di entrambe le cose.

[Ierocle]

Non vorrei sbagliare ma in Lettera al Papa -non so pubblicato da quale casa editrice- c'era qualcosa del genere riguardo al Fascismo, al razzismo colonialista ecc...ecc...
(...).

No, neanche la Lettera al papa contiene il benché minimo accenno al fascismo. E neanche al "razzismo colonialista".



Ruhollah Khomeyni, Lettera al Papa, Edizioni all'insegna del Veltro, Parma 1980, pp. 20, 2,50 Il testo della lettera di Khomeyni consegnata a Papa Wojtyla nel novembre 1979, sul rilascio dei funzionari dell'ambasciata statunitense accusati di spionaggio contro il popolo iraniano. ("Tuttolibri", VI, 8, 1 marzo 1980)

La Lettera al papa è il documento della posizione antitetica che Islam e Cattolicesimo assumono oggi nei confronti della sovversione antitradizionale, che ha negli USA e in Israele le sue roccheforti più aggressive. È un atto di accusa, formulato dall'autorevole esponente di una forma tradizionale che non si è piegata davanti a Mammona, contro una politica cattolica che ha fatto del papa il cappellano di Reagan. ("Orion", 27, dicembre 1986)
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[Fiorillus Magno]

Quando smetteremo di giocare alle crociate e comprenderemo che il vero nemico si trovo al di la dell'Atlantico allora potremo aupicare a un'alleanza tra le popolazioni mediterranee e iniziare a fare sul serio.

[Silarus (POL)]

No, Khomeini non era il primo che passava per la strada in Iran.
Sapeva perfettamente chi era Mussolini e cos'era il Fascismo.
Così come lo sapeva Reza Pahlavi (e Saddam in Iraq).
Solo che uno lo considerava una tirannia oppressiva. L'altro si ispirò al modello corporativo socializzatore fascista per la sua "Rivoluzione Bianca".
De gustibus.

Peccato che Khomeini fosse anche un forsennato anticomunista ( li eliminò dopo la Rivoluzione insieme ai "mujahedin di sinistra")....uno che non ha mai risparmiato critiche alla modernità, al materialismo, alla corruzione dei costumi e che ha conferito alla teocrazia iraniana una cifra politica tuttaltro che sinistrorsa, rivoluzionaria, sovversiva e terzomondista. Evola morì qualche anno prima della rivoluzione "conservatrice" iraniana, ma fosse stato in vita sarebbe oggettivamente un suo estimatore al di là di tediose e superate dicotomie.

[Prinz Eugen]

Quando smetteremo di giocare alle crociate e comprenderemo che il vero nemico si trovo al di la dell'Atlantico allora potremo aupicare a un'alleanza tra le popolazioni mediterranee e iniziare a fare sul serio.

I mangiatori di hamburger hanno avuto la pessima idea di ficcare il naso fuori dal loro emisfero. Ma se abbiamo qualcosa da rimproverare alla coalizione alleata è di aver reso possibile il crollo dell'Impero, dove le differenze di rango fra le popolazioni erano definite chiaramente.

[amerigodumini]

No, neanche la Lettera al papa contiene il benché minimo accenno al fascismo. E neanche al "razzismo colonialista".

La ringrazio per la puntualizzazione.
Dovrei poter controllare in questi giorni.
Ho anche parecchi testi del centro editoriale islamico dell'Ambasciata Islamica dell'Iran tra cui, fra l'altro un libello scritto da un celebre sociologo iraniano martire della rivoluzione e grondante egualitarismo messianico da tutti i pori.
Ma che la rivoluzione khomeinista sin dall'inizio avesse fatta propria la retorica e ricalcato i contenuti e le rivendicazioni del terzomondismo antifascista utilizzando le terminologie e gli strumenti polemici della gauche "parigina" è indubbio.