SCUOLA: PROPOSTA DI LEGGE CONTRO IL CARO LIBRI


Verrà presentata martedì durante una conferenza stampa dal consigliere regionale Aldo Tracchegiani.

"Occorre trovare un giusto equilibrio tra esigenze del mercato, interessi editoriali, capacità di spesa delle famiglie e diritto allo studio.".
Questo il tema della proposta di legge annunciata oggi dal consigliere regionale Aldo Tracchegiani, che verrà presentata martedì 9 settembre alle ore 11.00, nella sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni.
Il progetto di legge è finalizzato a contrastare il problema del caro libri con modalità innovative, i dettagli delle quali, verranno resi noti durante la conferenza di martedì.
Si tratta di una proposta di legge - spiega il consigliere regionale - che vuole sì far fruttare l’istituto dell’autonomia scolastica, ma in modo adatto a non colpire le famiglie con tariffe esorbitanti, senza tuttavia boicottare le pubblicazioni della scuola.".
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GI Umbria presenta una proposta di legge contro il caro libri



La proposta di legge, elaborata con il concorso di “Gioventù Italiana”, movimento giovanile di La Destra, guidato in Umbria da Jacopo Barbarito, mira a salvaguardare le famiglie dal fenomeno del costante rincaro dei testi scolastici con un’azione diretta verso tre obiettivi: il rispetto delle disposizioni emanate nel DM 179/99, introducendo opportune procedure limitative della possibilità – prevista dallo stesso decreto nell’ottica dell’autonomia scolastica, indetta con la modifica del titolo V della costituzione – di superare i tetti di spesa per i libri di testo che annualmente vengono stabiliti dal Ministero dell’Istruzione; favorire l’acquisto all’ingrosso da parte degli istituti scolastici, potendo così godere di una data percentuale di sconto, da applicare in maniera ridotta alle famiglie, in modo da trovare i fondi per l’istituzione del “comodato d’uso” dei libri di testo, fintantoché la Regione non si impegni a stanziare degli appositi fondi, consistenti in una data somma per ciascun alunno del suo territorio – come accade in regioni quali il Friuli Venezia Giulia, il Veneto o la Sardegna –, favorire l’adozione di uno stesso libro di testo da un minimo di tre ad un massimo di cinque annualità – a seconda della disciplina scolastica - all’interno dello stesso istituto. A queste linee guida si affianca la necessità di privilegiare edizioni divise in tomi, con fascicoli non inferiori alle 200 pagine e, per qualsiasi genere di libro di testo, favorire l’adozione di volumi prodotti con carta riciclata: queste disposizioni vogliono sostenere un decremento del peso degli zaini degli alunni, insieme allo sviluppo di una adeguata coscienza civica in materia di prodotti realizzati con materiali riciclati, la cui qualità – con le attuali tecnologie – non ha nulla da invidiare alle realizzazioni con materiale nuovo, consentendo così di abbattere anche i costi in di produzione. Queste disposizioni mirano dunque a valorizzare e realizzare in maniera ottimale le possibilità offerte dall’autonomia scolastica, ad alleggerire i costi per le famiglie, a risolvere le situazioni che si ripresentano ogni anno da svariati decenni, con particolare aggravio negli ultimi anni a causa della crescita spesso incontrollata dei prezzi delle edizioni scolastiche, che ha prodotto il fenomeno del cosiddetto “caro libri”, che ha visto spesso complici politici, case editrici ed insegnanti, ed uniche vittime i nostri giovani, il cui diritto allo studio si sta trovando ad essere sempre più minato alle fondamenta, in nome di una perversa logica del denaro e del guadagno.

Aldo Tracchegiani




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