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    Il “Passera” solitario sulle ALI d’ITALIA

    Il “Passera” solitario sulle ALI d’ITALIA Corrado Passera è ex enfant prodige della finanza italiana, un ex Mc Kinsey, ex top manager del Nuovo Banco Ambrosiano, ex numero uno operativo prima di Poste Italiane e poi di Intesa già prima che questa si mangiasse in un boccone il San Paolo-IMI.
    Nella sua storia personale tuttavia non vi sono solo successi.
    Al tempo in cui era amministratore delegato del Banco Ambroveneto, avrebbe subito un tentativo di estorsione da parte di Florio Fiorini, il discusso finanziere rinchiuso nel carcere di Opera perche' accusato di bancarotta fraudolenta ed altri reati per il fallimento del gruppo Sasea. Anche ". Corrado Passera viene indagato per bancarotta fraudolenta nell' ambito di quell’ inchiesta.
    La ristrutturazione di Poste Italiane viene considerata uno delle sue maggiori performance. Ma qualche anno dopo il nuovo Presidente Sarmi incarica Mediobanca di verificare le operazioni in derivati effettuate dal 1999, l' anno in cui le Poste, allora sotto la guida di Corrado Passera, hanno iniziato ad indebitarsi a lungo termine con l' emissione di bond. Sono gli stessi obiettivi dell' inchiesta della Procura di Roma che sulla questione ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, momentaneamente affidato al procuratore reggente Ettore Torri. Sempre sotto la sua gestione, Poste Italiane trasformatasi celermente in immobiliarista di aree demaniali non sue, è riuscita a farsi pagare due volte, ad esempio, il Palazzo di Roma San Silvestro. Valutato a prezzi di mercato 89 miliardi, viene concordato con Passera a 165, ma avendo lo Stato (cioè i cittadini italiani) comprato dalle Poste immobili già suoi, in realtà il costo finale è stato di 330 miliardi di lire.
    Nel periodo in cui è in Banca Intesa è interessato da molti nei.
    Nella vicenda Cirio la procura di Milano lo iscrive nel registro degli indagati per i bond Cirio, ma in buona compagnia: Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, Stefano Balsamo, manager di Jp Morgan, , oltre a Sergio Cragnotti.
    Neppure dalla vicenda Parmalat. Corrado Passera, esce nel migliore dei modi. Quando scoppia la bomba, dichiara che l'attività di compravendita di bond rientra nelle competenze di Nextra, la società di gestione del risparmio del gruppo ed il Presidente Giovanni Bazoli precisa che la vicenda Parmalat non poteva essere prevista all'interno dell'istituto e che "la crisi non si estenderà alle banche". Ma i magistrati milanesi la pensano diversamente e quando chiudono le indagini con un avviso di garanzia di 20 soggetti - di cui 13 persone fisiche e 7 persone giuridiche -- per il reato di concorso in aggiotaggio, e tra queste Nextra di Banca Intesa per aver diffuso false informazioni al mercato al fine di provocare "sensibili alterazioni dei prezzi dei titoli Parmalat”. Ma non basta alla fine il gruppo guidato da Giovanni Bazoli e Corrado Passera più le ex controllate Cariparma e Biverbanca sono costretti a staccare un assegno all'amministratore delegato Enrico Bondi di 420 milioni di euro al fine di ottenere la rinuncia a tutte le azioni revocatorie e risarcitorie già promosse ed eventualmente proponibili nei confronti delle banche.
    Sempre in Banca Intesa gestisce la nascita di Banca Intesa Sanpaolo, ed una serie di interventi in sostegno di grandi e medie imprese dalla Fiat alla Piaggio, da Luxottica a Telecom. Le vicende Telecom sono fin troppo note e non sono certo un esempio di trasparenza e buona gestione
    Durante la Giornata nazionale della finanza etica del 2004 diversi sindacalisti contestano a Passera la aggressiva politica di incentivi commerciali praticata da Intesa, che - secondo i sindacati - spinge i dipendenti di banca a vendere ai clienti meno accorti prodotti a bassa qualità.
    Il suo nome compare negli appunti trovati nel computer di Guglielmo Sasinini, l' ex giornalista di Famiglia Cristiana, agli arresti domiciliari per la vicenda dei dossier illegali della Sicurezza Telecom
    Quattro gruppi bancari italiani, attivi nel segmento dei derivati, sono sotto la lente di Bankitalia e tra essi Intesa-Sanpaolo. Ma lui afferma: «Sul tema dei derivati siamo sereni, abbiamo già dato tutte le risposte». Vedremo.

    Passera entra anche nella faccenda che ha riguardato la sospensione del presidente di RaiFiction, Saccà, il quale coinvolge nel suo progetto personale Pegasus le aziende da cui il servizio pubblico acquista format e film televisivi. Il progetto vanta il sostegno del governatore della Calabria, Agazio Loiero, e l'appoggio di Berlusconi, diConfindustria, e appunto di Intesa San Paolo.
    Intesa San Paolo è fortemente impegnata in operazioni bancarie collegate all’export di armi : è al secondo posto (97 milioni), banca d’appoggio, in particolare, per le forniture di munizionamento della Simmel Difesa agli Emirati Arabi Uniti.
    Quando viene bandita la gara per il Ponte sullo Stretto, come è noto vinta da Impregilo le intercettazioni disposte dalla magistratura rivelano l’intervento di Cesare Romiti su Corrado Passera, per la richiesta di prestiti. L´epilogo è noto: i nuovi soldi li hanno messi, lo scorso anno, nuovi soci - tra cui Autostrade, Gavio, - che sono i nuovi padroni di Impregilo, e oggi fanno parte della cordata Alitalia. Il General Contractor è assistito da Banca Intesa, Carige, Banca Popolare di Lodi per la quota di prefinaziamento pari al 15%.
    Le indagini sul crack da un miliardo di euro della Finmek rivelano che l'agonia, però, era iniziata molto prima. Secondo la consulente tecnica del tribunale di Padova, Tiziana Pinaffo, i debiti erano ben oltre il livello di guardia già alla fine del 2001, quando scatta l'operazione bond. In sostanza, Caboto, merchant bank del gruppo bancario Intesa, piazza sul mercato obbligazioni Finmek per 150 milioni di euro, che vengono acquistate da oltre 5 mila risparmiatori. Il denaro rimane bloccato su due conti vincolati (cash deposits) come garanzia per una linea di credito concessa da Intesa alla stessa Finmek. Nel marzo del 2003 l'istituto chiede il rimborso del prestito al gruppo Fulchir, che per soddisfare la richiesta è costretto a consegnare a Intesa i 150 milioni frutto del collocamento del bond. Morale della storia: la banca recupera il suo credito, mentre le obbligazioni spazzatura restano in mano ai risparmiatori. Quando il governo Prodi si dichiara a favore dell’accordo Air France, Passera dichiara “Non mi brucia che abbiano detto no al piano Air-One da noi sostenuto, mi brucia che si sia deciso di buttare via l’Alitalia….”.
    Sulla nuova proposta si è già scritto molto, ma è pungente il giudizio di Gianni Barbacetto: “Alitalia sarà di fatto fusa con l'Airone di Carlo Toto, così la Banca Intesa di Corrado Passera salva Toto dal fallimento e recupera a spese della Stato (cioè nostre) i soldi che gli ha prestato.”Ma lui (Passera) sostiene che il piano è solido e serio. Dietro c'è una vera strategia-Paese, non un banale interesse di bottega. Per questo non accetto che si dica che è un imbroglio, o un favore fatto a Berlusconi. Semmai è un favore fatto all'Italia, alla sua industria, al suo futuro". Addirittura si arroga il diritto di decidere, in luogo del decisore politico, che “enti pubblici o enti locali non hanno titolo per entrare nell’operazione di salvataggio”
    E se per caso qualcosa va' storto come per i casi Parmalat, Cirio ed analoghi, c'è sempre la politica a cui chiedere aiuto: in questo caso rimborsando i clienti gabbati con i soldi dei conti dormienti (conti che nessuno reclama più), anzichè con quelli delle lautissime stock-options che si portano a casa amministratori come Passera, che è considerato da questo punto di vista uno degli uomini d’oro (14 milioni di Euro). Chissà se i meccanismi prevedono anche le contro-stock-options, quando invece di guadagni si incontro a perdite (come nel caso Parmalat)?
    Corrado Passera ha da sempre avuto un rapporto a doppio filo con il mondo politico, a differenza di Alessandro Profumo, che ha sempre evitato di mischiarsi con esso. Lui è un uomo di business e proprio la sua inconsueta reazione alla situazione messa in piedi da Mancuso (Fondo Equinox e membro della cordata) per il BdS, mostra come mal sopporti le ingerenze politiche nei "suoi" affari. Profumo è un uomo di banca e le partecipazioni di Unicredit sono sempre state e sono tuttora di natura bancaria-finanziaria. Tra i due non ho dubbi su chi preferire.
    Ah! dimenticavo. E’ Cavaliere del Lavoro, come la maggior parte dei "Capitani coraggiosi".

    Antonio Borghesi

  2. #2
    Laico
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    Evidentemente, scelto per questa operazione perchè ricattabile.

 

 

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