Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Non abbiamo paura di un grande centro, avanti coi decreti del federalismo



    Bossi: "Al Nord c’è la Balena verde Casini? Guardate com’è ridotto... "

    di Gian Maria De Francesco

    Il Senatùr non crede a disegni centristi tra Udc, Rutelli, Fini e scontenti del Pd. "Per la Balena bianca è tardi". Freno sul voto anticipato: "Prima il federalismo". Entro un anno i decreti attuativi: «Noi siamo pronti e lo è anche il governo»


    «Ma quale Balena bianca... Ora c’è già la Balena verde!». Il Senatùr non crede alla possibilità di nuovi disegni centristi che vedano in Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli il polo di attrazione di Gianfranco Fini e dei suoi guastatori e della pletora di scontenti del Pd in crisi di astinenza da poltrone.
    La sintesi di Umberto Bossi è chiara: nel Settentrione non è possibile in alcun modo destabilizzare il patto d’acciaio che lo unisce a Silvio Berlusconi. «Ormai per la Balena bianca è tardi», ha dichiarato ieri intercettato dai cronisti in Transatlantico. E, indicando l’ex presidente della Camera, s’è lasciato sfuggire una battuta crudele. «Avete visto Casini come è ridotto? Alla Lega al Nord non si riesce a portar via nulla».
    Da qualche giorno il leader del Carroccio non agita più lo spettro delle elezioni anticipate sottolineando che «prima bisogna fare il federalismo». Il rapido mutamento di posizione non è legato a una consultazione con il premier («no, non me lo ha detto Berlusconi», ha precisato), ma a un obiettivo definito: il termine ultimo per l’approvazione dei decreti attuativi è infatti fissato per il maggio del prossimo anno. I decreti «sono pronti, noi siamo pronti e penso che anche il governo lo sia», ha chiosato ricordando come non sia mai «capitato che noi portiamo cose sul federalismo e che il governo faccia resistenza». Insomma, ha specificato, «se si va al voto, la gente non è tranquilla: passa il tempo e non si conclude niente».
    La legislatura, secondo Bossi, ha un suo compimento naturale: l’approvazione della riforma del fisco in senso federale. Fino a quel momento si dovrà tenere compatta (o almeno provarci) una maggioranza sfiancata dalle eresie dei dissidenti finiani. E così il Senatùr da democristiano del 2000 ha provato a gettare acqua sul fuoco. «La vicenda Fini si è ridimensionata, il clima si è già rasserenato», ha commentato approvando le dimissioni del vicecapogruppo vicario Pdl alla Camera, Italo Bocchino. «Ha fatto bene. Aveva esagerato», ha rilevato.
    Analogamente, il ministro per le Riforme ha operato quella distinzione tra diritto di cronaca e polemica politica che al presidente della Camera non riesce quando si tratta del Giornale. «Penso davvero - ha spiegato riferendosi alle invettive finiane nei confronti del direttore Feltri - che Berlusconi non c’entri nulla. È suo fratello... ».
    La moderazione bossiana, in realtà, ha un obiettivo ben preciso: far tornare sotto traccia quelle incrinature che i pasdaran del presidente della Camera cercano quotidianamente di squadernare dinanzi all’universo mondo. Un escamotage per salvare il federalismo che può tornare buono anche in caso di eventuale rottura. Se divorzio fosse, sarebbe tutta colpa dei finiani.
    Anche per questo motivo il leader della Lega non ha nascosto l’intenzione di consultarsi quanto prima con il presidente del Consiglio («Berlusconi lo chiamerò in giornata, dobbiamo parlare di tutto... »), ma ha svicolato sui contatti con Fini. «Adesso vado a prendere un caffè... », ha replicato avviandosi verso la buvette con il nuovo capogruppo del Carroccio alla Camera, Marco Reguzzoni. «È abbastanza bravo», ha ironizzato «gli ho rovinato la vita - ha detto rivolgendosi al giovane deputato e ricordandone gli inizi in politica - perché faceva ingegneria e gli ho chiesto di fare politica, diciamo che la vita gliel’ho almeno complicata». Ma «di Reguzzoni - ha concluso il leader leghista ritornando serio - ho sempre avuto stima».
    Se la geografia parlamentare della Lega è un po’ cambiata dopo le Regionali, una delle stelle fisse resta quella del ministro Giulio Tremonti e della sua politica economica: «È meglio dare gli aiuti alla Grecia. È la via giusta, altrimenti trascina tutti. Anche il Portogallo è in difficoltà». Un’altra ondata di crisi finanziaria con questi chiari di luna non se la può permettere nessuno. Chissà quanti Stati generali dell’economia convocherebbe Gianfranco...

    Bossi: "Al Nord c’è la Balena verde Casini? Guardate com’è ridotto... " - Interni - ilGiornale.it del 30-04-2010


    carlomartello

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Non abbiamo paura di un grande centro, avanti coi decreti del federalismo

    I leghisti: "Patto Fini-Casini-Bersani-Di Pietro. L'obiettivo è bloccare tutte le riforme"

    di Matteo Salvini


    "Fini e compagni sono insofferenti per il traino leghista? Allora ci lascino andare per la nostra strada, così i buoi padani la smetteranno di sgobbare e il carro bestiame romano rimarrà fermo in mezzo alla strada". La voce di Maria Giovanna è una delle tante che in questi giorni, dai microfoni di Radio Padania Libera, stanno facendo fischiare le orecchie del Presidente della Camera, novello rivoluzionario. Ebbenesì, per gli amici dei Cavolini Padani la settimana comincia con la Gianfrancheide e gli umori leghisti.

    Enrico di Brescia è tagliente: "Visto che solo gli stupidi non cambiano idea, viste le capriole di questi anni Fini è davvero un genio!" Maurizio chiama da Trento e non è particolarmente preoccupato: "Un gruppo parlamentare o un partito autonomo di Fini? E chi se ne accorge?" Beppe di Carmagnola è ancora più tranquillo "Fini parla e noi vinciamo" mentre Giangi di Cremona rimpiange "la destra seria per cui votavo e che adesso è definitivamente morta". Per Bianca di Treviso e Antonio di Varese "quella di Fini è solo invidia per Bossi e Maroni" mentre per la grande maggioranza di ascoltatori-elettori del Nord l'obiettivo delle esternazioni finiane sono le riforme: Giorgio di Milano, Dario di Mediglia, Marcello di Genova e Francesca di Verona sono concordi nel ritenere che "i mandanti di Fini vogliono bloccare le riforme, tutto qui".

    Aldo di Padova teme addirittura un accordo "fra Fini, Casini e Bersani" mentre Andrea della Valle Seriana intravede addirittura "un accordo fra Fini e Di Pietro". Cesare di Mantova ha votato per il Pdl solo tre settimane fa ed è "super incazzato col sciur Fini" e anche Sergio di Torino è "deluso, da ex elettore dell'Msi, di An e fino a ieri del Pdl". Marco di Como è perfino contento perchè così facendo "Fini e fini...to" mentre Michela di Brescia ha una chiave di lettura del tutto inedita: "Fini ha cominciato a fare le capriole da quando ha cambiato moglie e compagna, non sarà mica femminopatico?". Tornano più sul concreto Andrea di Savona e Federica di Carugate "altro che crisi e nuove elezioni, qui la gente ha bisogno di riforme, di meno tasse e di lavoro", mentre Luigi della Valpolicella è ottimista e pensa che "le riforme arriveranno lo stesso e Fini e i suoi quattro gatti spariranno".

    Ma chi muove i fili di questi sommovimenti? Le interpretazioni degli ascoltatori di Radio Padania sono molteplici. Per Lorenza di Bologna "non è un caso che dopo le dichiarazioni di Bossi sulle banche Fini si sia agitato", per Alex di Monza "il Sud assistito e mantenuto sta provando di tutto per non cambiare". Per Daniele di Brescia "dietro Fini c'è Montezemolo" mentre secondo Alessandro "il dramma è che dietro Fini non c'è nessuno, solo tanta invidia per chi lavora bene". Il dubbio di Franco di Vittorio Veneto è di quelli pesanti: "Non è che fare il Presidente della Camera porta sfiga? Pivetti, Casini, Bertinotti e ora Fini, si montano e poi gli elettori li smontano".

    Andoz è un cittadino albanese e rimprovera a Fini "troppa attenzione agli immigrati e alle beghe di palazzo che non interessano a nessuno" mentre Claudio di Mortara è secco: "Fini? Chi tradisce una volta tradisce per sempre". Pino di Trento se la prende anche con le smanie intellettuali dei finiani: "La fondazione Farefuturo? Siano seri e cambino nome in Tornarealpassato". Aria grama al Nord per el sciur Gianfranco e le sue bizze quindi, con un interrogativo su tutti ben esemplificato da Giulio di Genova: "Credete che qualche parlamentare, sindaco, consigliere o assessore del Nord segua Fini in caso di una conta nel Pdl? Ma va là, rimarrà solo e tornerà all'ovile con la coda fra le gambe".

    Già, per domani (martedì, ndr) è in calendario la riuniolne dei "finiani" del Pdl, sarà interessante osservare le città di nascita (e di elezione) dei partecipanti. "Fini ha scelto di rappresentare qualche clientela anti-cambiamento del Sud" è la sintesi di Ferruccio della Val Rendena. Chi vivrà vedrà. Prima di chiudere un saluto ad alcuni dei "cavolinisti" che hanno scritto a matteo.salvini@libero.it fra cui Gianluca ("il principale nemico del federalismo è Di Pietro"), Walter ("se la Moratti vuole amministrare meglio a Milano ascolti di più la Lega"), Laura ("ostacoli al federalismo saranno la sinistra, l'Udc e anche una parte del Pdl") e Edoardo di Venaria Reale che fra le altre cose suggerisce il ristorante "La locanda" per chi passasse da quelle parti: cucina ottima, locale caratteristico e prezzi interessanti. Buona settimana a tutti, fratelli Catalani in primis! E buona settimana anche a chi ha tanto tempo per spargere commenti (e insulti) in coda ad ogni Cavolino: non solo Fini evidentemente è vittima del suo maldifegato...

    I leghisti: "Patto Fini-Casini-Bersani-Di Pietro. L'obiettivo è bloccare tutte le riforme" - Affaritaliani.it


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 01-05-10 alle 16:27

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Messaggi
    2,963
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: Non abbiamo paura di un grande centro, avanti coi decreti del federalismo

    belli questi bellicosi programmi leghisti ....

    chissa' se tra qualche anno ci scalderanno ancora.....


    nel senso che essendo evidente che questa sceneggiata romana finira' coll' ennesima " gelata" per il paziente elettorato leghista ...
    .....io credo che ci stiano semplicemente somministrando la " dolce morte"iaociao:
    vulgus vult decipi

 

 

Discussioni Simili

  1. Federalismo: avanti comunque!
    Di Giò nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 04-02-11, 17:15
  2. Federalismo ...avanti con brivido
    Di orpheus nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 04-02-11, 10:58
  3. Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 08-10-08, 17:58
  4. Noi non abbiamo paura!
    Di Ely77 nel forum Destra Radicale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 21-05-08, 18:20
  5. Ryanair via da Forlì? ''Non abbiamo paura''
    Di Zarco nel forum Aviazione Civile
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 07-02-08, 15:06

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito