Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Predefinito La Corte di Giustizia UE approva l'autonomia basca

    El Tribunal de la UE respalda la autonomía de Euskadi para fijar sus impuestos.

    La Corte de Luxemburgo acepta el Concierto Económico

    http://www.elcorreodigital.com/vizca...809110729.html

    El Tribunal de la Unión Europea ha dado a conocer hoy una sentencia que supone el mayor espaldarazo jurídico recibido hasta ahora por el Concierto Económico, en sus más de veinte años de vigencia. Las diputaciones forales vascas, según la decisión adoptada por la Corte de Luxemburgo, podrán mantener y desarrollar sin trabas su capacidad para fijar los impuestos vigentes en Euskadi, aunque sean diferentes a los que se apliquen en el resto de España.

    La decisión despeja buena parte de las trabas a las que se había visto sometida la fiscalidad vasca hasta ahora, en especial como consecuencia de los numerosos recursos judiciales planteados por las comunidades autónomas de La Rioja y Castilla-León. El Tribunal Supremo español había llegado a considerar ilegal el Impuesto de Sociedades del País Vasco, por tener un tipo de gravamen inferior al aprobado por el Gobierno central. El lehendakari Juan José Ibarretxe y los diputados generales de Vizcaya, Álava y Guipúzcoa, comparecerán a mediodía de hoy para valorar la repercusión de esta sentencia.

    La sentencia del TUE responde a la cuestión prejudicial planteada por el Tribunal Superior de Justicia del País Vasco (TSJPV) en septiembre de 2006. El Tribunal vasco reclamó al europeo que aclarara si, de acuerdo con la legislación de la UE, la fiscalidad vasca puede ser diferente a la vigente en el resto de España. Para ello, se basaba en el precedente establecido por la sentencia sobre la fiscalidad de las islas Azores, que abría esa posibilidad y determinaba en qué condiciones pueden los entes distintos a los Estados fijar sus propios tipos impositivos. El objetivo de esta cuestión es poner fin a las disputas en torno a la decisión de 2005 de las tres autoridades forales vascas de situar en el 32,5% el tipo del impuesto sobre sociedades frente al 35% vigente en el Estado español.


    La Corte di Giustizia UE del Lussemburgo approva l'autonomia basca e soprattutto l'autonomia impositiva dei Paesi Baschi mettendo fine a una querelle che durava da un paio d'anni. Il nodo della questione riguardava l'imposta sulle società, leggermente inferiore nei Paesi Baschi rispetto al resto della Spagna; la questione pregiudiziale era stata avanzata - come è norma in questi casi - dinanzi alla Corte Ue dal tribunale superiore basco. Il parere della corte costituzionale spagnola, contrario alla differenza di imposte e quindi a uno dei cardini dell'autonomia basca, è stato completamente sconfessato oggi dalla Corte del Lussemburgo, che riconosce il cosiddetto "concierto economico" e l'autonomia impositiva basca.

  2. #2
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    Sono avanti anni luce rispetto a noi

  3. #3
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Ibarretxe cree que el fallo del Tribunal de la UE es un "espaldarazo" a la autonomía fiscal vasca

    http://www.elcorreodigital.com/vizca...809110729.html


    Gobierno vasco y Diputaciones creen que es "un día histórico" y piden a PP y PSE que "cesen los ataques"

    http://www.elcorreodigital.com/vizca...809111314.html


    La sentenza della Corte di Giustizia

    http://www.gara.net/agiriak/20080911...fiscalidad.pdf

  4. #4
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    Predefinito E ora la cattiva, anche se prevedibile, notizia

    El Constitucional rechaza la consulta soberanista de Ibarretxe

    La sentencia, aprobada por unanimidad, se basa en el artículo 149 de la Constitución, que otorga al Estado el monopolio de la convocatoria de referendum.- El fallo ha sido el esperado por todas las partes

    http://www.elpais.com/articulo/espan...pepunac_17/Tes


    El Constitucional declara ilegal la consulta de Ibarretxe

    http://www.swissinfo.ch/spa/noticias...66596000&ty=ti


    Artículo 149.1.32

    El Estado tiene competencia exclusiva sobre las siguientes materias...

    32.ª Autorización para la convocatoria de consultas populares por vía de referéndum...


    La consultazione promossa dal premier basco Ibarretxe, come prevedibile, è stata dichiarata illegale dalla corte costituzionale spagnola ai sensi dell'articolo 149 della costituzione (in materia di potestà referendaria).

  5. #5
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    Paesi Baschi: l’autonomia passa per Strasburgo

    http://www.euronews.net/it/article/1...to-strasbourg/

    Da Madrid a Strasburgo: gli indipendentisti baschi spostano l’obiettivo. La Corte costituzionale spagnola ha dichiarato illegale la consultazione popolare sull’autodeterminazione del Paese Basco spagnolo che il governo di Vitoria avrebbe voluto organizzare il 25 ottobre. Ma il capo dell’esecutivo regionale, Juan José Ibarretxe, non si arrende e annuncia un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

    “Accettiamo la decisione ma non ci rassegniamo. Attiveremo un movimento pacifico dal punto di vista sociale ma attivo sotto il profilo politico e giuridico per difendere i nostri diritti dove sarà necessario”. Il progetto di Ibarretxe è di raccogliere i singoli ricorsi presentati da privati cittadini e di presentarli tutti insieme a Strasburgo.

    Una follia secondo il vicepresidente del governo spagnolo, Maria Teresa Fernandez de la Vega. “Ibarretxe è libero di bussare a tutte le porte che vuole ma siamo convinti che chi rispetta le procedure democratiche, soprattutto il parlamento europeo, non accetterà mai di violare la legge come intende fare Ibarretxe”.

    L’autodeterminazione dei baschi, rivendicazione pacifica del governo di Vitoria, coincide con l’obiettivo principale dell’Eta, che peró lo persegue con la violenza. Il gruppo terroristico in 40 anni ha ucciso 823 persone.

  6. #6
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    Predefinito In Catalogna invece...

    Spagna: catalani bruciano foto re

    Manifestazione della Diada, giornata della Catalogna

    http://www.borsaitaliana.it/bitApp/n...l.bit?id=85045

    http://www.youtube.com/watch?v=7ELn_OmyEvE

    (ANSA) - MADRID, 12 SET - Foto di re Juan Carlos e della regina Sofia bruciate, bandiere spagnole date alle fiamme da nazionalisti catalani. La stampa di Madrid dedica ampio spazio alle manifestazioni anti-spagnole di cui sono stati protagonisti ieri a Barcellona in occasione della Diada, la giornata nazionale della Catalogna, alcune centinaia di indipendentisti catalani, al termine di una manifestazione nazionalista cui hanno partecipato 4000 persone nella capitale catalana.

  7. #7
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    Lo stato delle autonomie

    Ibarretxe contro il governo Zapatero sul tema della libertà di pensiero e di espressione ed il diritto alla partecipazione politica dei cittadini baschi

    http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=8984

    Le ultime previsioni sulla crescita proposte dalla Commissione Europea vaticinano una situazione di recessione economica per Spagna, Germania e Regno Unito, entro la fine di quest'anno. Per il paese iberico, sarebbero gli ultimi due trimestri dell'anno in corso a realizzare la regola tecnica per poter definire lo stato di recessione dell'economia di un paese, ossia il susseguirsi di due trimestri di contrazione del PIL.

    Così, mentre José Luis Rodríguez Zapatero si ritrova a dibattere nel Congresso sulla crisi, cercando di minimizzarne le prospettive più pessimistiche, il governo si prepara a sostenere finanziariamente le imprese del mercato immobiliario; il vicepresidente del consiglio Pedro Solbes fa infuriare i sindacati, sostenendo che si avrà un freno nella crescita del salario minimo; María Teresa Fernández de la Vega censura il ministro del lavoro Celestino Corbacho, confermando la politica di contrattazione degli immigrati nei paesi d'origine.

    In questo difficile quadro economico e politico si colloca il confronto aperto tra Autonomie e Stato sul sistema di finanziamento. Questione che richiama esplicitamente l'applicazione dell'Estatut catalano, che sarebbe dovuto entrare a pieno regime nello scorso mese d'agosto.

    E' stato proprio allora, quando la scadenza di agosto è passata con un nulla di fatto nella trattativa tra Generalitat e Stato, che la tensione tra PSOE, il partito dei socialisti spagnoli e PSC, quello dei socialisti catalani, è arrivata ai massimi livelli.

    Ieri, 11 settembre, Diada de Catalunya, la festa, pur mantenendo immutato il profilo istituzionale, in ricordo di quel 1714 in cui si consumò la fine del sogno dell'indipendenza catalana dai borboni, è stata l'occasione per riproporre i termini del problema. Su cui, i partiti del governo catalano e il principale partito d'opposizione, CiU, cercano di mantenere un'unità d'azione. Fin dal discorso della sera prima del presidente della Generalitat José Montilla, che, pur ammettendo come la fase non sia delle più propizie, si è detto fiducioso d'arrivare ad un buon accordo sul sistema di finanziamento per la Catalogna, che metta fine all'iniquità secondo cui, con l'attuale sistema, i catalani si trovano a pagare più della media del resto della Spagna, ricevendo in cambio meno di altri territori.

    Lo scontro tra socialisti catalani e socialisti spagnoli si è spinto, ad un certo punto, fino ad adombrare la possibilità di condizionare il comportamento dei deputati del PSC all'esito del negoziato, quando, a fine anno, il governo presenterà in parlamento la legge di bilancio per il 2009. Così come, alla fine d'agosto, il governo ha dovuto impegnarsi con IU - per evitare che Zapatero fosse costretto a riferire in parlamento sull'inadempienza nei confronti dell'applicazione dell'Estatut - a concludere il confronto entro il mese di novembre.

    Ma, certo, la maggioranza per l'approvazione del bilancio ancora non c'è e il governo prova a cautelarsi, cercando nel PNV quel sostegno che gli potrebbe essere negato dai partiti nazionalisti catalani. Nonostante il ricorso d'incostituzionalità del governo, nei confronti del referendum consultivo sul diritto all'autodeterminazione del popolo basco, indetto dal lehendakari Juan José Ibarretxe, per il prossimo mese di ottobre.

    E' della notte scorsa, infatti, la decisione, all'unanimità, del Tribunale Costituzionale che giudica inammissibile il referendum, per violazione di quell'articolo della Costituzione che riconosce al solo Stato la competenza ad autorizzare la convocazione di referendum popolari. Ibarretxe ha già dichiarato che ricorrerà al Tribunale dei Diritti Umani di Strasburgo, ritenendo che il Tribunale abbia vulnerato la libertà di pensiero e di espressione ed il diritto alla partecipazione politica dei cittadini baschi.

    Elena Marisol Brandolini, 12 settembre 2008

  8. #8
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    bruciare bandiere è brutto xo'. si manifesta PER l'indipendenza catalana dalla Spagna, non CONTRO la spagna.

 

 

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