Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 20
  1. #1
    maat.it/livello2/catone-1.htm
    Data Registrazione
    13 May 2008
    Località
    Tusculum
    Messaggi
    993
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.



    Guardate il video, effettivamente la soluzione ideale per l'emergenza rifiuti dovrebbe essere la riduzione dei prodotti di scarto (cioè la monnezza), non escogitare improbabili riciclaggi o dannosissime discariche, piuttosto che velenosi inceneritori o costosissime esportazioni all'estero.

    Immaginate una diffusione capillare di prodotti come latte, bibite, detersivi ecc. rivenduti "alla spina".

    Già succede in parecchi punti vendita: risparmiano i consumatori (il prodotto non confezionato costa molto meno) e tutti i cittadini in generale (meno spese per raccolta e smaltimento rifiuti, meno grane ambientali e sanitarie).

    Stranamente, però, la politica non fa niente per promuovere la diffusione di questo tipo di commercio, concentrandosi sui metodi di "occultamento" del problema-rifiuti "a valle", quando ormai la gente ha già riempito i cassonetti di ciarpame, scatolame, bottiglie e imballaggi.

    Diamoci una mossa, perchè l'apocalisse campana è solo l'antipasto (e Berlusconi sta solo cercando di buttare tutto sotto il tappeto, manco si trattasse dei bilanci della All Iberian).


  2. #2
    maat.it/livello2/catone-1.htm
    Data Registrazione
    13 May 2008
    Località
    Tusculum
    Messaggi
    993
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La sfida ecologica del riutilizzo alla cultura dell'usa e getta.
    SCUSI, ME LA RICARICA?

    10 settembre 2006 - Matteo Della Torre (Casa per la nonviolenza, associazione di ispirazione gandhiana.)
    Fonte: Il grido dei poveri, mensile di riflessione nonviolenta.


    Macchina per la distribuzione di latte alla spina - Azienda Agricola Ferioli (Bologna).
    Fonte: Il grido dei poveri, mensile di riflessione nonviolenta
    Chiudi


    Le colossali buche nel terreno impermeabilizzate con cemento e plastica, chiamate discariche controllate, dopo pochi anni si saturano debordando in montagne di rifiuti. Dentro queste montagne ci sono migliaia di tonnellate di oggetti a ciclo di vita cortissimo: bottiglie di vetro, bottiglie, flaconi e vaschette di plastica, barattoli, imballaggi, rifiuti organici, carta e cartone, cassette per la frutta, sacchetti di cellophane... In Italia il problema dello smaltimento dei rifiuti ci vede fronteggiare uno stato di continua emergenza.
    Il pesante impatto ambientale dei consumi familiari fa sorgere pressanti interrogativi sulla sostenibilità ecologica delle abitudini di consumo. Una famiglia italiana di quattro persone produce ogni anno 2.080 chilogrammi di rifiuti. L'obiettivo di una decisa inversione di tendenza verso la riduzione dei rifiuti e dei consumi energetici pro capite/anno, nel prossimo futuro, non sarà più giudicato un pio desiderio ecologista, ma si imporrà come necessità urgente perché l'umanità abbia un futuro sul pianeta Terra.
    Nelle case degli italiani si utilizzano molti contenitori usa e getta che potrebbero, con un pò di buon senso, essere riutilizzati per molto tempo con il semplice sistema della ricarica o del vuoto a rendere.
    Pensiamo a quante bottiglie di detersivo per piatti, pavimenti, bucato (a mano e in lavatrice), bottiglie del latte ed imballi vari vanno a finire in discarica o bruciati negli inceneritori, seguendo la logica della comodità usa e getta.
    Una diffusa mentalità pseudo ambientalista magnifica l'importanza delle raccolte differenziate e del riciclaggio ed indirettamente legittima l'uso superfluo di prodotti usa e getta, concepiti già alla fonte come rifiuti. Tanto poi qualcuno li riciclerà. Forse.
    Ma raccolta differenziata e riciclaggio stentano a decollare ed oggi interessano solo il 15% dei rifiuti prodotti dagli italiani, mentre il 72,2% finisce in discarica, il 9,4% negli inceneritori e il 3,4 % compostato. Con la lodevole eccezione di quei 600 comuni italiani con una raccolta differenziata che supera il 35% e di quelle rare municipalità che addirittura arrivano all'75-80%.
    L'assurdo economico/ambientale dell'usa e getta, discariche ed inceneritori va ribaltato intervenendo a monte sul gran numero di imballaggi e contenitori di plastica che il sistema distributivo produce e che finisce nei cassonetti dei rifiuti, e a valle sulle abitudini di consumo degli italiani.
    Una civiltà attenta, sensibile e determinata alla tutela dell'ambiente in cui vive dovrebbe fare attenzione all'intero ciclo di vita di un prodotto e considerare la raccolta differenziata e il riciclaggio come l'extrema ratio.
    Un argine alla produzione esponenziale dei rifiuti, allo smaltimento in discarica o alla termodistruzione con gli inceneritori ed una via di soluzione all'emergenza rifiuti sono collegati a cinque scelte politiche da concretizzare a livello di produzione, distribuzione e consumo: SOBRIETA', RIDUZIONE, AUTOPRODUZIONE, CONSUMO CRITICO, RIUTILIZZO. Abbiamo altrove già diffusamente trattato della SOBRIETA' e del CONSUMO CRITICO. Analizziamo ora le altre tre.


    1) AUTOPRODUZIONE

    Detersivo per tutte le superfici
    - 600 ml di acqua
    - 30 gocce di olio essenziale di limone
    - 3 cucchiai (30 ml) di detersivo liquido per piatti (possibilmente ecologico).


    Il primo passo verso una società a rifiuti zero è la scelta dell'autoproduzione. Un'attività che richiede il pieno coinvolgimento della famiglia.
    Un esempio: da molto tempo la mia famiglia si autoproduce il detersivo per lavare tutte le superfici (pavimenti, wc, lavabo, fornelli, vetri...) riutilizzando all'infinito un solo flacone in plastica. Riportiamo nel riquadro la ricetta che usiamo da anni con piena soddisfazione. La mia famiglia si autoproduce anche lo yogurt, il pane, i dolci, il compost.


    2) RIDUZIONE
    Non comprare rifiuti è la modalità più diretta alla loro riduzione. Sono tante le occasioni per produrre meno rifiuti che una famiglia ha quando fa la spesa: evitare gli imballaggi inutili, preferire carne, salumi o formaggi da banco, frutta a peso o prodotti sfusi (legumi, cereali....) al posto di quelli già confezionati in "comodi" (sic!) vassoi di polistirolo e cellophane. Utilizzare capienti borse di tela o di juta al posto delle buste di plastica, ecc...

    2) RIUTILIZZO

    Detersivo alla spina Coop
    Fonte: Coop Italia
    Chiudi



    a) Detersivi alla spina
    I contenitori in plastica o in vetro per alimenti o detersivi, ad esempio, possono essere riutilizzati a lungo prima di diventare rifiuti.
    L'idea è di una semplicità disarmante: il cliente acquista un flacone, ad es., di detersivo per i piatti e quando lo esaurisce, torna nel negozio, supermercato o bottega del commercio equo e solidale e se lo fa ricaricare dagli appositi erogatori di detersivo alla spina.
    Ma, come ho affermato più volte, i progetti semplici sono i più difficili da realizzare e la richiesta "Scusi, me la ricarica?" risuona ancora alle orecchie del mercante piccolo/medio/iper come una bestemmia.
    Rivolgiamo in questa sede un appello ai negozi del Commercio Equo e Solidale (almeno loro!) e alla grande distribuzione affinché mostrino segni di buona volontà ed offrano ai soci e clienti la possibilità di ricaricare i flaconi di detersivi per i piatti, bucato a mano, in lavatrice e per i pavimenti. Al Nord Italia sono già numerose le Botteghe del Commercio Equo e Solidale che consentono l'acquisto di detersivo alla spina, ma al Sud, abbiamo controllato direttamente, tutto è immobile.


    b) Latte alla spina
    Alcuni allevatori bovini del Nord hanno deciso di sganciarsi dal circuito convenzionale della distribuzione del latte e di avviare la vendita diretta di latte alla spina. Il cliente arriva in fattoria con una o più bottiglie di vetro pulite, introduce l'importo nel distributore automatico collegato ad una cisterna di latte refrigerato, pone la bottiglia da litro sotto il beccuccio erogatore, schiaccia l'apposito pulsante di avvio e preleva la quantità di latte fresco desiderata. Il latte alla spina, oltre ad avere il pregio di essere appena munto e di rispettare le più severe norme di igiene e salute, è venduto ad un prezzo decisamente inferiore (circa il 30% in meno) di quello praticato dai negozi e dai super/ipermercati. Meno distanza tra produttore e consumatore, maggior controllo sulla qualità del prodotto, più convenienza economica per entrambi, più rispetto per l'ambiente.

    c) Bottiglie col vuoto a rendere
    L'uso di bottiglie per il latte, per l'acqua, per il vino e per le bibite col sistema del vuoto a rendere è la strada più diretta alla prevenzione dei rifiuti attraverso il riutilizzo. Il Bel Paese (si fa per dire) è agli ultimi posti in Europa nella diffusione del vuoto a rendere. E' quanto mai urgente che politici, imprenditori e cittadini facciano i passi necessari per invertire la tendenza. Smettiamola di combattere il vuoto a rendere ed imitiamo i tedeschi. Si introduca, come accade in molti paesi europei, la cauzione sulle bottiglie vuote. L'unica cosa "da perdere" è il vuoto a perdere. Non ne sentiremo la mancanza.
    Autoproduzione, riduzione dei rifiuti e riutilizzo: è l'inizio di una rivoluzione della semplicità e del buonsenso che alla lunga può portare alla scomparsa di contenitori in tetrapack e bottiglie di plastica monouso ed altri imballaggi usa e getta. Crediamoci. *
    Matteo Della Torre
    sarvodaya@libero.it http://www.ilgridodeipoveri.org/gdp/a/18522.html

  3. #3
    Forumista junior
    Data Registrazione
    19 Aug 2015
    Messaggi
    91
     Likes dati
    48
     Like avuti
    23
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    In questo argomento credo si adoveroso dire una verità:

    Ci sono tati che comprano l'immondizia perche costa meno produrre energia elettrica dall'imondizia anziche usare altre fonti.

    dopo di che; si ricordi che ad esempio dove funziona la raccolta differenziata i rifiuti in discarica vengono severamente divisi e sono sicuro che i comuni ci guadagnao, oggi anzhe ho sentito che aumentano le tasse per i rifiuti bu sono sotto schok!!


    cioé il comune guadagna facendo raccolta differenziata perche;
    il vetro lo recicli
    le palstiche dur ele ricicli
    gli eletrodomestici e componenti elettronici li recicli e ricavi oro platino silici ecc... molto eccc. rame il rame costa 8 € al kg.
    l'alluminio 8 € al kg, 4€ s enon puro.
    ferro
    anche l'olio ha un suo valor eperche lo reciclano lo filtrano lo tagliano e va ancora bene, sarà olio di 2° mano ma cmq ci guadagnano.

    insomma tutti ci guadagnao tranne i cittadini che fanno la differenziata, anzi aumentano e tasse.

    cioé un stato che ha problemi con i rifiuti é un stato incompetente, e visto che siamo in italia con fior fiori di laureati sopratutto nel campo scientifico e delle innovazioni tecnologiche a sfondo anbientale, è ancora più deprimente avere problemi con i rifiuti, é incredibile dover pagare tasse su di essi , anzi aumento anche.

  4. #4
    Gianicolo, 1849
    Data Registrazione
    02 Apr 2009
    Messaggi
    43,712
     Likes dati
    10,446
     Like avuti
    27,150
    Mentioned
    872 Post(s)
    Tagged
    11 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    Milano, 1939...


    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

  5. #5
    Forumista junior
    Data Registrazione
    19 Aug 2015
    Messaggi
    91
     Likes dati
    48
     Like avuti
    23
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    lo farei trasmettere su ogni tv locale nazinale europea e mondiale, e dopo fare il confronto con oggi.



    ma non c'é un Haker che lo possa far trasmettere 24 ore su 24, in tutta la compania suttutte le tv?

  6. #6
    Gianicolo, 1849
    Data Registrazione
    02 Apr 2009
    Messaggi
    43,712
     Likes dati
    10,446
     Like avuti
    27,150
    Mentioned
    872 Post(s)
    Tagged
    11 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    Citazione Originariamente Scritto da Scorpione Nero Visualizza Messaggio
    lo farei trasmettere su ogni tv locale nazinale europea e mondiale, e dopo fare il confronto con oggi.

    ma non c'é un Haker che lo possa far trasmettere 24 ore su 24, in tutta la compania suttutte le tv?
    A Napoli di impianti per il trattamento degli RSU (Rifiuti Solidi Urbani) ne hanno 7 (sette) e sono chiamati "impianti CDR" (Combustibile Da Rifiuti) perchè dopo aver fatto la differenziazione e quindi il recupero di ciò che è riciclabile avviano all'incenerimento la parte combustibile formata in "Ecoballe" da 1 tonnellata l'una.

    Ebbene, in una decina di anni hanno prodotto Ecoballe formate da RSU "tal quale" (senza fare la differenziazione) e quindi Ecoballe che non possono essere incenerite. Nessuno se ne accorgeva.
    E sai quante? Sette milioni di tonnellate (la portaerei Nimitz, la più grande al mondo, è appena 50.000 tonnellate)

    Ora sono accatastate in vere e proprie colline inquinanti e maleodoranti, una delle poche opere umane che si vede dallo spazio.


    Notare il TIR e l'elicottero



    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

  7. #7
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    08 Oct 2012
    Messaggi
    11,302
     Likes dati
    2,157
     Like avuti
    3,720
    Mentioned
    275 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    Citazione Originariamente Scritto da Grifo Visualizza Messaggio
    A Napoli di impianti per il trattamento degli RSU (Rifiuti Solidi Urbani) ne hanno 7 (sette) e sono chiamati "impianti CDR" (Combustibile Da Rifiuti) perchè dopo aver fatto la differenziazione e quindi il recupero di ciò che è riciclabile avviano all'incenerimento la parte combustibile formata in "Ecoballe" da 1 tonnellata l'una.

    Ebbene, in una decina di anni hanno prodotto Ecoballe formate da RSU "tal quale" (senza fare la differenziazione) e quindi Ecoballe che non possono essere incenerite. Nessuno se ne accorgeva.
    E sai quante? Sette milioni di tonnellate (la portaerei Nimitz, la più grande al mondo, è appena 50.000 tonnellate)

    Ora sono accatastate in vere e proprie colline inquinanti e maleodoranti, una delle poche opere umane che si vede dallo spazio.


    Notare il TIR e l'elicottero





    Lo stato pianificatore!

  8. #8
    Gianicolo, 1849
    Data Registrazione
    02 Apr 2009
    Messaggi
    43,712
     Likes dati
    10,446
     Like avuti
    27,150
    Mentioned
    872 Post(s)
    Tagged
    11 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    Citazione Originariamente Scritto da Kraut Visualizza Messaggio
    Lo stato pianificatore!
    No, lo Stato "inesistente".

    Hai visto come funzionava nel 1939. Ebbene, se tu gli producevi le Ecoballe sbagliate il Duce ti faceva frustare nella sala del mappamondo, legato al mappamondo. Poi ti facevi una decina di anni di galera e poi dieci anni a Panarea. Finito di scontare la pena andavi a lavorare a Carbonia.

    Non si può accusare lo Stato quando lo Stato abdica. Dove stava la Magistratura, la ASL, il Ministero, il Sindaco, il Governatore della Regione, l'ARPA, etc. etc.?
    Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
    Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.

  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    03 Sep 2006
    Messaggi
    20,359
     Likes dati
    1,697
     Like avuti
    1,614
    Mentioned
    62 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    Vado a volte nei supermercati e sono pochi quelli con distributori d prodotti sfusi, tipo biscottini americani iperzuccherosi, legumi, vino da tavola. Li vedo spesso negli ipermercati Auchan. Ho notato che senza l'assistenza di un impiegato una buona parte del prodotto finisce per terra, per l'incapacità dei clienti di compiere elementari operazioni di ricarica.

    Quasi inesistenti i distributori di detersivi sfusi, anche perché le principali marche preferiscono affidarsi alla pubblicità della confezione.

    Serve una vera e propria rivoluzione culturale e pesanti investimenti per la lotta agli imballaggi. Non è possibile far leva solo coi limitati risparmi di spesa per il consumatore.

  10. #10
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    11 Mar 2012
    Messaggi
    15,989
     Likes dati
    12
     Like avuti
    4,098
    Mentioned
    83 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: Riciclaggio, discariche, inceneritori: tutto, tranne il buonsenso.

    Quando ero piccolo io (in fondo, solo meno di sessanta anni fa) non c'era il problema.
    La spazzino (ora operatore ecologico, allora mondezzaro) partiva con la sua carrioletta a mano da un capo della via e, dopo averla percorsa tutta, comprese le traverse, la sua piccola carriola era piena solo a metà.

    Non c'erano rifiuti: non si buttava via niente. A cominciare dal pane duro, ammorbidito nel latte della mattina; o dagli scarti della carne, per insaporire il brodo. E se (purtroppo capitava) marciva qualche verdura, la si regalava al vicino che allevava il maiale.

    Mio Padre era abbonato al "Corriere della sera": e i bottegai lo pregavano di regalar loro i vecchi giornali, per incartarci la verdura e quant'altro.
    La Mamma era più rapida, perché i giornali servivano per accendere il fuoco.

    E se i cavalli defecavano sulla via, c'era un ragazzino rapidissimo che raccoglieva l'escremento, per l'orto (chi l'aveva) o più semplicemente per il vaso di gelsomino, o per il basilico sul tetto.

    Personalmente, non rimpiango quei tempi.

    Riconosco però che i cambiamenti (in meglio, secondo me) sono stati tanto rapidi da sorpassare ogni graduale adattamento di buon senso.

    La Mamma andava in bottega con una sporta di rafia, o di corda. Arrivò ad averne una di plastica, a rete larga: evidentemente eravamo già negli anni '60.

 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Protestate per gli inceneritori ? E noi bruciamo tutto nei CEMENTIFICI !
    Di Napoli Capitale nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 24-01-13, 21:00
  2. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 25-11-10, 15:01
  3. Sequestrate discariche in Parco Vesuvio. 20mila mq in tutto
    Di maeda nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 21-07-10, 17:22
  4. Risposte: 26
    Ultimo Messaggio: 31-05-08, 23:01
  5. Discariche, inceneritori, termovalorizzatori e riciclo
    Di SemparQuel nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 05-12-06, 11:31

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito