Guardate il video, effettivamente la soluzione ideale per l'emergenza rifiuti dovrebbe essere la riduzione dei prodotti di scarto (cioè la monnezza), non escogitare improbabili riciclaggi o dannosissime discariche, piuttosto che velenosi inceneritori o costosissime esportazioni all'estero.
Immaginate una diffusione capillare di prodotti come latte, bibite, detersivi ecc. rivenduti "alla spina".
Già succede in parecchi punti vendita: risparmiano i consumatori (il prodotto non confezionato costa molto meno) e tutti i cittadini in generale (meno spese per raccolta e smaltimento rifiuti, meno grane ambientali e sanitarie).
Stranamente, però, la politica non fa niente per promuovere la diffusione di questo tipo di commercio, concentrandosi sui metodi di "occultamento" del problema-rifiuti "a valle", quando ormai la gente ha già riempito i cassonetti di ciarpame, scatolame, bottiglie e imballaggi.
Diamoci una mossa, perchè l'apocalisse campana è solo l'antipasto (e Berlusconi sta solo cercando di buttare tutto sotto il tappeto, manco si trattasse dei bilanci della All Iberian).