da una prospettiva libertaria lo so, ma è che mi chiedo appunto quale sia la prospettiva giusta.. Il fatto è che qualsiasi teoria politico-economica finisce prima o poi per cozzare contro qualche caso concreto di esperienza umana in cui la teoria si rivela magari non sbagliata ma insufficiente. Senza piegarsi a nessuna visione socialista o collettivista, ma è chiaro che l'uomo non ha soltanto bisogno di essere libero da coercizioni ma necessita anche di quell'insieme di cose e condizioni che fanno sì che preservi la sua salute, di corpo e di spirito, e il suo benessere (per esempio, non so se a una persona e alla sua famiglia le si possa chiedere sempre di cambiare città o lavoro ogni volta che cambia la direzione del vento in cui spira il mercato)
magari nei prossimi giorni apro un 3D per capire meglio qual è la risposta libertaria alle domande poste da alcuni casi concreti
ma non esiste, la libertà di restare nel proprio settore è in contrasto con la libertà degli altri di non assumere etc.
se ad esempio nessuna donna volesse avere rapporti con me per via del mio aspetto dovrebbe essere coartata dallo stato per prostituirsi??? perchè questa è la conseguenza della libertà positiva, non si tratta solo di tasse
Secondo me è difficile capirsi.
Probabilmente io parlo di una visione e di un'antropologia della vita, dell'uomo eccetera, di un'etica, che dovrebbe governare i comportamenti delle persone
il libertarismo, come tutti i pensieri politici, parla invece di come organizzare la società dal punto di vista politico-giuridico-economico, diciamo.
forse sono due piani di discorso diversi
non credo che l'anarchico organizza niente come intendi tu:
se ti va ti consiglio di leggere questo articolo:
ANARCHIA SENZA AGGETTIVI
C’è solo un tipo di anarchico. Non due. Solo uno. Un anarchico, di quell’unico genere, è definito dalla letteratura e dalla lunga tradizione della posizione stessa, ed è un individuo che si oppone all’autorità imposta attraverso il potere gerarchico dello stato. L’unico ampliamento a questa definizione che mi sembri ragionevole è dire che un anarchico si sollevi contro ogni autorità imposta. Un anarchico è un volontarista.
Ora, oltre a questo, gli anarchici sono persone e, come tali, contengono le mille sfaccettature della personalità umana. Alcuni anarchici marciano, volontariamente, sotto la croce di Cristo. Alcuni si affollano, volontariamente, intorno ad altre figure che amano e che sono fonte di ispirazione. Alcuni vogliono fondare delle cooperative industriali volontarie. Alcuni cercano di stabilire volontariamente la produzione agricola all’interno di kibbutz. Alcuni vogliono, volontariamente, estraniarsi da tutto, compresi tutti i loro rapporti con altre persone; gli eremiti. Alcuni anarchici hanno deciso volontariamente, di accettare solo oro come pagamento, di non coopererare mai. Alcuni anarchici, volontariamente, adorano il sole e la sua energia, costruiscono cupole, mangiano solo vegetali e suonano il salterio. Alcuni anarchici adorano il potere degli algoritmi, giocano a giochi strani e si infiltrano in strani templi. Alcuni anarchici vedono solo le stelle. Alcuni anarchici vedono solo il fango.
Spuntano da un solo seme, non importa come fioriscano le loro idee. Il seme è la libertà. E questo è tutto. Non è un seme socialista. Non è un seme capitalista. Non è un seme mistico. Non è un seme determinista. E’ semplicemente una dichiarazione. Noi possiamo essere liberi. Quello che viene dopo sono tutte scelte e probabilità.
L’anarchia, la libertà, non ci dice come le persone libere si comporteranno o in quali modi si organizzeranno. Ci dice semplicemente che le persone hanno la capacità di organizzarsi.
L’anarchismo non è normativo. Non dice come essere liberi. Dice solo che la assenza di imposizioni, la libertà, può esistere.
Recentemente, in un giornale libertario, ho letto l’affermazione per cui il libertarismo sia un movimento ideologico. Può ben esserlo. In un contesto di libertà loro, tu, o noi, ognuno, ha la libertà di sostenere l’ideologia o qualsiasi altra cosa che non costringa altri a privarsi della loro libertà. Ma l’anarchismo non è un movimento ideologico. E’ una dichiarazione ideologica. Sostiene che tutti gli individui abbiano la capacità di essere liberi. Dice che tutti gli anarchici vogliono la libertà. Poi tace. Dopo questa pausa di silenzio, gli anarchici aggiungono la storia dei loro gruppi e proclamano come loro, non come anarchiche, le ideologie. Loro sanno come sarà, in quanto anarchici, sanno come ci si organizzerà, descrivono eventi, celebrano la vita e il lavoro futuri.
L’anarchismo è l’idea-martello che spezza le catene. La libertà è il risultato e, in libertà, tutto è fine alle persone e alle loro ideologie. Non è fine All' ideologia. L’anarchismo dice, in effetti, che non c’è una ideologia superiore o dominante. Sostiene che le persone che vivono nella libertà creino le loro storie e i loro stipulino accordi con e all’interno di essa.
Una persona che descrive un mondo in cui tutti devono o dovrebbero comportarsi, marciando al tempo di un tamburo semplicemente non è un anarchico. Una persona che dice di preferire un certo modo, e si augura che anche gli altri decidano di seguirlo, ma che comunque è convinta spetti a loro decidere, può certamente essere un anarchico e probabilmente lo è.
La libertà è la libertà. L’anarchismo è l’anarchismo. Non formaggio svizzero o chissà cos’altro. Non è proprietà. Non è coperto dal copyright. Sono vecchie idee rivolte a tutti che fanno parte della cultura umana. Possono essere scritte con tanti aggettivi dopo il trattino ma non sono nei fatti emendate. Esistono da sole. La gente ci aggiunge trattini ed ideologie supplementari.
La libertà, infine non è uno spazio in cui gli individui possono vivere. Non gli dice come vivranno. Dice, e dirà in eterno, solo quello che noi possiamo.
Ma io infatti mi limito a parlare di quello di cui parlate,non di polemizzare con i giganti che hai citato.Non ho mai negato di essere disinformato sull'argomento,ma che dalle poche cose che so possa esprimere un opinione credo sia mia libertà farlo.Io sono abituato a ragionare linguisticamente:Anarcocapitalismo è l'unione di anarco cioè senza Stato,e capitalismo:dunque captialismo senza Stato.Che poi i vostri concetti siano più profondi e il vostro retroterra soprattutto economico più vasto del mio,non si discute,ma il concetto fondamentale rimane capitalismo senza Stato,e io da questo concetto ragiono.
Se poi divento fastidioso,lo spazio è vostro e voi potete costringermi ad andarmene.