INGEGNERIA GENETICA
Sarebbe possibile creare societá fatta esclusivamente di geni?
Nel 1980,Robert Graham, un miliardario americano ci ha provato istituendo una fondazione dedicata al determinismo biologico: in altre parole, una "banca del seme", in cui i semi provengono esclusivamente da cervelloni della scienza.
Sebbene la vicenda sembri essere tratta da un romanzo di fantascienza, il Repository for Germinal Choice (Deposito per la Scelta Germinale) di Robert Graham fu realmente creato allo scopo preciso di produrre una "razza superiore" costituita da individui eccezionali.
Graham aveva fatto fortuna sviluppando delle lenti per occhiali, infrangibili e fatti di plastica. Nel 1978 peró, egli vendette la sua società, chiamata Armorlite, e si concentrò su quello che era il suo vero sogno: la preservazione della grandiosità americana attraverso la riproduzione selettiva.
Afflitto dalla sua discutibile teoria secondo la quale il pool genetico americano sarebbe stato gradualmente diluito da poveri "esseri umani retrogradi", Graham decise di passare all’azione per cambiare la situazione.
“Già da giovane mi ero reso conto che i cittadini intelligenti e desiderabili non stavano procreando,” disse Graham in una rara intervista del 1983. “Il medico locale aveva solo un figlio, così come il banchiere, mentre l’uomo più benestante e più noto della città di figli non ne aveva affatto.”
In realtà, Graham deve l’ispirazione di questa “banca del super-seme” a Hermann Muller, genetista americano vincitore del premio Nobel nel 1946. Muller aveva sostenuto a lungo l’idea della creazione di “banche di semi”, nelle quali le donazioni di uomini geniali potessero essere conservate fin dopo la loro morte.
Quando rese pubblico il suo progetto, Graham fu attaccato sia dai media che dalla comunità scientifica, accusato di cercare di creare una “razza superiore”. Sparì quindi dall’attenzione pubblica fino al 1982, anno che vide la nascita del suo primo bambino super intelligente…
Riproduzione selettiva
Si ritiene che giá dal 1983, la "banca del super-seme" di Graham avesse 19 donatori di geni, tre dei quali ex premi Nobel per la scienza. Ad eccezione di uno, i donatori erano tutti anonimi.
Il Dott. William B. Schockley della Stanford University vinse il Premio Nobel per la fisica nel 1956. Schockley, che al tempo aveva già superato i settant’anni, commentò:
"Accetto con piacere l’opportunità di essere coinvolto in questa importante causa. Desidero tuttavia mettere in chiaro che non mi ritengo affatto un essere umano perfetto né il candidato ideale. Non è mia intenzione creare superuomini."
Graham era frustrato dal fatto che così pochi colleghi vincitori di premi Nobel avessero partecipato alla donazione. Inoltre, anche coloro i quali avevano partecipato dovettero essere eliminati in quanto troppo anziani per produrre un seme valido. Graham iniziò allora a coprire un’area più ampia di ricerca, rivolgendosi ai giovani scienziati emergenti delle Università della California.
Iniziò inoltre a contattare vincitori di medaglie d’oro olimpioniche e giovani imprenditori di successo nel tentativo di ampliare il suo campo di ricerca. Sebbene l’identità dei donatori fosse tenuta segreta, altre informazioni erano disponibili, tra cui:
• peso, altezza ed età
• colore degli occhi, pelle e capelli
• varie caratteristiche ereditarie comprendenti informazioni relative a figli esistenti
• requisito più importante: un QI di circa 180 (dell'intera popolazione britannica approssimativamente 20 persone hanno questo QI)
Al rigore dei criteri di selezione corrispondeva una selezione delle donne altrettanto rigida. Le donne dovevano infatti essere sposate con un uomo sterile. I potenziali genitori dovevano anche essere persone affettuose molto benestanti al fine di poter fornire un ambiente ideale nel quale i super bambini di Graham potessero prosperare.
Graham cercò potenziali madri mettendo un annuncio su una rivista della Mensa. Solo donne accuratamente selezionate che desideravano incrementare la possibilità di produrre figli eccezionali potevano essere sottoposte ad inseminazione. Le donne che ricevevano lo sperma dovevano inoltre impegnarsi a tenere Graham informato sul corso della gravidanza e sul successivo sviluppo del bambino.
Giá dall'inizio degli Anni ’90, venivano al mondo ben 20 ‘bambini geni’ogni anno.