Programma di BNI e di LDN per il rilancio del forum "Camera"
Regolamento del governo del Presidente
Tenuto conto che la nuova Costituzione presidenzialista crea una nuova situazione, verrà elaborato un regolamento che sarà una sorta di manuale per disciplinare le regole con cui si svolgeranno i Consigli dei Ministri presieduti dal Presidente di POL, ora anche capo dell’esecutivo, a cui verrà attribuito anzitutto i compiti di convocazione e direzione del Consiglio dei ministri .
Il regolamento prevederà inoltre un termine massimo di 5 giorni per lo svolgimento di ciascuna riunione.
Il regolamento, soprattutto, prevederà un articolo in cui si imporrà ai governi che le sedute si svolgano pubblicamente su Camera, vietando le riunioni del Consiglio dei ministri su forum diversi da Camera.
Il regolamento prevederà quindi la facoltà per il Presidente di POL - capo del governo - di mettere un veto a disegni di legge proposti a maggioranza dai ministri del suo governo contro il parere del Presidente. Infine, in attuazione del comma 9 dell'articolo 23 della Costituzione ("Il Presidente, con decreto presidenziale, ha il potere di nominare e revocare i singoli Ministri"), un articolo del regolamento prevederà il potere del Presidente di sciogliere l'intero governo e di nominarne un altro con decreto
Regolamento interno della Corte Costituzionale
Poichè per il funzionamento della Corte Costituzionale occorrono norme dettagliate che diano attuazione a quanto previsto dalla Costituzione, il Congresso creerà un nuovo Regolamento interno della Corte Costituzionale in cui sono descritte le regole pratiche di funzionamento della Corte nello svolgimento delle udienze e nell’elaborazione delle sentenze. Il nuovo testo verrà elaborato dal Congresso partendo dall’attuale Regolamento interno scritto dai precedenti giudici costituzionali inserendo però i necessari adeguamenti al nuovo testo Costituzionale. In particolare verrà ribadito l'obbligo della pubblcità dello svolgimento delle udienze su Camera ed il divieto di svolgimento in forum terzi.
Modifica del Regolamento del congresso
Modifica radicale del Congresso di POL eliminando il troppo lento e inefficiente ufficio di Presidenza del Congresso, in cui il Presidente prima di convocare le Commissioni deve aspettare il nullaosta dei due Vice-presidenti. Si prevederà perciò un solo Vice-presidente del Congresso che entra in funzione solo in caso di assenza del Presidente o in caso di delega da parte del Presidente e verrà abolita la Giunta per il Regolamento, lasciando in piedi solo la Commissione Affari Costituzionali, la Commissione legge elettorale e la Commissione autonomie (a cui verrà attribuita una nuova funzione che spiegheremo nell'ultimo punto del nostro programma) in cui si continuerà a dover discutere ed approvare i disegni di legge costituzionali ed elettorali prima di passare per il Congresso.
Inoltre, verrà varato nel regolamento un articolo che dichiarerà esplicitamente che nessuna legge approvata da una Commissione può diventare legge senza essere passata anche attraverso l’approvazione del Congresso, evitando così il ripetersi di assurdità giuridiche verificatesi in passato quando durante la legislatura governata dal centrosinistra alcune norme furono approvate solo in sede di Commissione senza passare per il Congresso
Legge sulle mozioni
Allo scopo di evitare che il Congresso resti soffocato dalle continue mozioni senza potersi occupare d’altro si intende mettere un limite molto alto per la raccolta delle firme necessarie alle mozioni: le mozioni potranno essere prese in considerazione dal Congresso solo se appoggiate da almeno 35 firme di forumisti o da almeno 4 congressisti e 15 forumisti.
Legge sulla celebrazione delle ricorrenze e delle feste su Camera
Poichè ogni maggioranza ha sempre imposto alle altre la celebrazione delle proprie ricorrenze con legge ordinaria, verranno cancellate tutte le ricorrenze, nessuna esclusa, precedentemente stabilite (dalla "Giornata Polliana per la libertà religiosa e la laicità" alla giornata sul 25 aprile alla Giornata in memoria di Giacomo Matteotti, Giovanni Amendola e Piero Gobetti) e per il futuro si prevederà che nuove ricorrenze di Camera potranno essere approvate soltanto con maggioranza dei due terzi del Congresso.
Abolizione del giuramento
Ritieniamo il giuramento presidenziale un inutile orpello senza alcuna utilità, dato che l'accettazione delle regole fondamentali e della natura del gioco è implicita e sottointesa dal momento in cui una lista si presenta alle elezioni.
D'altronde, crediamo sia ridicolo pensare a pericoli "dittatoriali" in caso di abolizione del giuramento, poichè è palese che una tale via non sarebbe permessa all'interno del gioco nemmeno dagli Amministratori.
Legge sui partiti e sulla presentazione delle candidature
Attualmente esistono almeno tre leggi ordinarie separate sulla materia più diverse sentenze costituzionali e tutto questo crea numerose contraddizioni di cui i furbi approfittano sempre per piegare le leggi a loro vantaggio provando a creare liste civetta o a eliminare dalla competizione gli avversari o le liste concorrenti. Proponiamo perciò l'unificazione in un unica legge della regolamentazione sui partiti e sulla presentazione delle liste, aggiornandola con le varie sentenze della Corte, alzando a 5 lnumero minimo deigli iscritti ai partiti prevedendo che l'obbligo dell'iscrizione al registro vale solo per i partiti e non per le liste composte da più partiti già registrati, vietando di creare partiti con nomi identici o con simboli identici a quelli di partiti già esistenti, comprese le variazioni minime dei nomi e dei simboli e attribuendo la competenza ad applicare la legge alla Commissione elettorale. Si specifica, inoltre, che nessuna sospensione in nessun periodo dell'anno si applica all'iscrizione al registro dei partiti, la cui attività continua anche quando il Congresso è sciolto.
Settore economico
Con l'approvazione della nuova Costituzione, è stato introdotto su POL, de facto, il settore economico e la Banca Centrale. Intendiamo costituire una commissione straordinaria interpartitica per regolare in maniera precisa tale settore con una legge ordinaria e con un regolamento della Banca.
Camera delle Autonomie:
Il punto forte che ci distingue è l'attenzione alla comunità e all'identità collettiva storico-culturale, quindi, in primo luogo, all'identità nazionale, intesa come patria in contrapposizione al pensiero debole che nega o cerca di rimuovere le identità collettive in nome di un relativismo assoluto in cui si è soltanto individui privi di identità (ci si definisce così comodamente e senza impegno "cittadini del mondo" oppure occidentali come se l'identità collettiva non fosse sempre una parte stessa dell'identità dello stesso individuo, tanto che, se rimossa, crea soltanto individui "culturalmente alienati"). Se perciò, a nostro avviso, la patria e la nazione sono, nella semplicità del loro significato arcaico, la terra degli avi a cui siamo legati per sangue e per suolo allora non soltanto esiste l'identità nazionale, che parte da una comune matrice romana in cui tutti ci riconosciamo, ma esistono anche le differente e forti identità locali delle città e delle regioni, altrettanto naturali e spontanee nelle sue diversità interne ma che si integrano in una più ampia identità nazionale. Questa identità locale differenziata non è infatti una negazione delle radici comuni, ma, al contrario, una componente di quella nazionale da valorizzare nella sua diversità e da contrapporre al fenomeno post-moderno del tentativo di rimozione delle identità collettive. Proprio per questo intendiamo rivalorizzare all'interno del gioco la Camera delle autonomie.
Spesso se n'è parlato e sono stati approvati anche dei pdl in merito, ma alla fine non se n'è mai fatto nulla. Pertanto, riteniamo necessario che la Commissione Autonomie debba ridiscutere la proposta stabilendo, attraverso il dialogo con tutte le forze politiche, i fini e gli scopi della Camera delle Autonomie.
Rilancio del Ministero della Cultura e dell'Ateneo
In caso di vittoria, ci prefiggiamo l'obiettivo di rilanciare il Ministero della Cultura.
Si farà in modo che il Ministero possa organizzare iniziative a carattere culturale, in cui si potranno approfondire i più svariati argomenti, con la partecipazione di tutti.
Rilanceremo anche l'Ateneo di POL introducendo nuove materie, stratificandole in rami diversi (ad esempio: Medicina avrà Chirurgia, Medicina Generale, Medicina d'Urgenza, Basic Life Support, Basic Life Support Defibrillator, ecc.).
F.to
Giò91
Candidato alle Elezioni Presidenziali di POL