Ammettiamo per un momento che tu abbia ragione: per prima cosa dovremmo definire in modo univoco cosa voglia dire essere imbecille. Semmai ci riuscissimo, dovremmo conseguentemente dimostrare di non esserlo noi. Terza ed ultima cosa, potrebbe succedere che la definizione data di imbecille, come la storia, venga fornita dai vincitori e non dai vinti, per cui sarebbe un eccesso di potere, difficilmente controllabile.
Come la nostra storia pre-repubblicana dimostra, non è tanto grave uccidere quanto farlo in modo sproporzionato rispetto alla causa scatenante. La legittima difesa è concepita dalla legge, cosa invece differente dalla sproporzionata reazione. Quella sì che è perseguibile penalmente. Non importa se sia imbecille l'accusato o l'accusatore. Generalmente è imbecille la reazione.
בראשית
Non pensare che se avessi la possibilità di evitare di incontrare nella mia vita taluni individui non lo farei con grande gioia e beatitudine.
Quando però ti soffermi sull'azione che stai per intraprendere ti chiedi, se hai ancora un rigurgito di coscienza: e se fossi io l'imbecille? Chi mi assicura che sia io dalla parte della ragione?
Il dubbio allora mi assale, e non potendo essere certo di offrire una risposta sufficientemente esauriente, rimango nel limbo, rodendomi il fegato per alcuni comportamenti al limite delle malebolge. L'unica cosa che mi sento legalmente di poter fare è di evitare coloro i quali ritengo imbecilli.
Se dovessi necessariamente averci a che fare, confiderei in una buona dose di pazienza. In fondo l'imbecille si stanca presto di esserlo, specie se non trova modo di esacerbare la propria frustrazione.
בראשית