Comunicato stampa
PER IL PRI NESSUN CONFRONTO COL PdL
Gli attacchi, offensivi e squadristi, del consigliere Costa al PRI e al vice sindaco Mingozzi, non fanno altro che confermare come sia incompatibile la presenza dell’Edera nel PdL e, conseguentemente, come sia da ritenersi, quanto mai giusta la posizione fortemente critica del PRI ravennate nei confronti delle scelte nazionali.
Le alleanze di governo si costruiscono su basi programmatiche, ma non possono prescindere dall’appartenenza a un’area di comunanza politica.
Per questo ritengo che i deliberati congressuali locali, votati all’unanimità da tutto il partito, rappresentino il punto di partenza per ogni confronto.
E in questo senso il PD resta l’interlocutore “naturale” del PRI, così come il centro-sinistra resta l’unico schieramento di riferimento.
Mi aspetto pertanto che le elezioni che si terranno il prossimo anno in molte realtà della regione, vedano il PRI col proprio simbolo e proprie liste nel centro-sinistra, per concorrere alla formazione dei governi locali, con coerenza, autorevolezza e pari dignità, come succede a Ravenna, tanto nei Comuni (a partire dal capoluogo) quanto in Provincia.
Oppure, in mancanza delle necessarie convergenze programmatiche, o in presenza di altri problemi contingenti di natura politica, presentarsi in autonomia, con proprie liste e propri candidati a Sindaco.
In ogni caso mai con questa destra che rappresenta quanto di più distante esista dalla nostra storia, dal nostro sentire e, soprattutto, dai nostri valori.
Il nostro segretario, on. Nucara, è ovviamente libero di parlare con chi vuole, a partire dal consigliere Costa, anche se prima farebbe bene a parlare con i repubblicani ravennati, i quali non lo avranno seguito (e non lo seguiranno mai) nell’alleanza col PdL, ma continuano a pagare la tessera del PRI.
Tuttavia non credo proprio che l’on Nucara, nell’eventuale incontro, abbia intenzione di portare al capogruppo del PdL, come questi auspicherebbe, le teste dei repubblicani ravennati e le bandiere delle 48 sezioni, quale omaggio al suo nuovo compagno di bandiera.
Per quanto mi riguarda, non mi è mai piaciuto mettere il naso in casa d’altri, per cui se Costa si sente autorizzato a chiedere al PRI nazionale di “porre fine all’anomalia ravennate”, io non mi sento, a differenza del nostro segretario regionale Widmer Valbonesi, di chiedere a Nucara e La Malfa di parlare a Berlusconi, “dell’anomalia presente nel suo partito a Ravenna, sperando venga presto rimossa e possa consentire almeno un confronto sereno”.
Anche perché se così fosse, ci metteremmo sullo stesso piano di chi maschera il proprio vuoto di valori e idee con attacchi gratuitamente offensivi, puerilmente personali e banalmente strumentali, agli avversari; viepiù con indebite intromissioni che palesano la scarsa considerazione che questi supposti alfieri del liberalismo nutrono nei confronti delle autonome scelte di altri partiti.
Senza contare che le anomalie da segnalare sarebbero molte più di quanto le più benevole stime possano immaginare.
In ogni modo, con o senza Costa come interlocutore, il PRI ravennate non dovrà mai aprire nessun confronto con il PdL.
Assessore Eugenio Fusignani
(Direzione Regionale PRI)