Pensavamo che il cibo a basso costo per tutti ormai era un diritto.
Ci eravamo dimenticati delle persone (compresi i bambini) che ogni giorno muoino di fame.
Purtroppo questo inizio secolo ha portato alla ribalta la fame e le carestie. Solo che oggi l'emergenza alimentare riguarda ormai tutti i popoli, comprese le fasce sociali più deboli dell'Occidente.
Nessuno può dormire sonni tranquilli!
Questo è il monito arrivato dalla Conferenza FAO di Roma, da quella di Lima, di Bonn e anche dalla Banca Mondiale.
Come sempre questo sembra un problema che non interessa l'opinione pubblica; o meglio questo è un problema che i nostri mass media non vogliono affrontare e divulgare.
Nel rapporto "Agricoltural Outlook" emergono numerosi dubbi ed interrogativi sul futuro alimentaredel nostro pianeta. L'innalzamento dei pèrezzi dei prodotti alimentari è causato da molti fattori concatenati tra di loro, ma è chiaro che ci sia un enorme e determinante percentuale di responsabilità attribuibile alle politiche dell'UE e dei vari paesi.
Non basta la crescente domanda di cibo che proviene da Cina e India a spiegare la carestia che si sta abbattendo silenziosamente sul pianeta.
Primo problema sono i biocarburanti, poi abbiamo le speculazioni e la politica agricola suicida dell'UE.
Bisognerebbe bandire subito i biocarburanti, eliminare i vincoli imposti alla produzione agricola dall'UE, aumentare la superfice coltivabile attraverso politiche tese a sostenere l'agricoltura in africa e nei paesi del Terzo Mondo.
Il nostro pianeta con le moderne teconologia (con la volontà politica) a pieno regime potrebbe sfamare otto miliardi di persone.
Perchè nessuno si interessa di questa catastrofe voluta e direi quasi studiata???