Mi son letto tutto il discorso e credo di averlo abbastanza interpretato nonostante sembri scritto da tarzan
Comunque, con tutto il rispetto per l'economista, attivista politico, ambientalista e pacifista, scrittore, opinionista vegetariano Jeremy Rifkin, consulente di Prodi, non è che sia stato molto utile, sono cose che già conoscevo... Tralasciando ovviamente le digressioni sull'utilità dell'energia per le donne, su zapatero, la chiesa, cambiamo il mondo , siamo il partito del futuro eccetera eccetera..
Allora, piccolo riassuntino con commentini miei:
Combustibili fossili, etanolo , mais, carbone = cattivi [ok]
Stiamo distruggendo ecosistema, bisogna far presto [ok]
Dobbiamo risparmiare energia (meno trasporti, coibentazione, eccetera) [ok]
Bisogna produrre energia distribuita :
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ok, ma: non possiamo tapezzare di pannelli fotovoltaici l'intero pianeta, a parte i costi della produzione dei pannelli e la quantità di silicio... idem per l'eolico, geotermico, onde di marea, termosolare e per le altre sorgenti... non si possono utilizzare ovunque, non si possono utilizzare sempre... e soprattutto spesso questi impianti devastano l'ambiente molto più di una centrale nucleare, ma producendo molto meno energia.
Insomma, costerebbe tantissimo, ci si arriverà pian piano.
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Dobbiamo sviluppare un economia basata sull'idrogeno , possiamo accumulare e trasportare energia con l'idrogeno :
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l'idrogeno come vettore... a parte i decenni e i soldi (soldi = tempo x uomini x risorse) che ci vorrebbero per convertire il parco macchine all'idrogeno, comunque per produrre idrogeno, a meno di non produrlo da idrocarburi il che è abbastanza ridicolo, servirebbe molta energia, i mezzi finora trovati per produrre efficientemente mi pare siano per elettrolisi che è un processo che al massimo ha un efficienza del 50% il che significa produrre il doppio dell'energia che ti serve come minimo, e produrla in centrali nucleari (che tu non vuoi).
Si stanno facendo ricerche sulle biofotolisi delle alghe e su water splitting (7.5% di efficienza per ora ) ma finora non c'è nulla di applicabile in produzioni di massa.
Ci sono anche problemi nel trasporto e nell'immagazzinamento non facili da risolvere e che in genere richiedono alta tecnologia (quindi scordati l'idrogeno "distribuito" nei paesi poveri)
Insomma, credo anche io che l'economia dell'umanità un giorno sarà necessariamente ad idrogeno, ma non credo che quel giorno sarà a meno di 50/100 anni da adesso.
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La mia opinione:
Le considerazioni che hai ("ha") fatto vanno bene a lungo termine...
Con l'aggiunta dello sviluppo dei reattori a fusione che renderanno vantaggioso l'utilizzo dell'idrogeno per produrre energia in scala globale.
Invece a breve termine:
Centrali nucleari: disponibili immediatamente (un decennio) per colmare i deficit attuali, nel frattempo arriverà la 4^ generazione con minori consumi e minori scorie.
Il problema delle scorie in effetti c'è ma comunque 3 metri cubi di uranio l'anno da interrare son meglio del miliardo di tonnellate di fumi tossici da respirare che ci sono ora.
Vedo bene lo sviluppo del rinnovabile anche distribuito e del risparmio energetico a medio termine, da affiancare al nucleare.
Se non ho capito qualcosa o mi son perso dei pezzi importanti fammi sapere , che non era molto facile leggere quella roba
saluti.