Altro che voto di scambio ! Qui siamo alla centralizzazione del sistema e anche , se vogliamo , alla sua semplificazione : soldi (non più beni immateriali come favori o assunzioni) in cambio di voti
Il Governo , se la cosa avrà un seguito , emanerà un decreto speciale di trasferimento di fondi al Comune di Catania (sua roccaforte elettorale) , di fatto insolvente dopo il massacro etico ed economico per mano dei governi comunali di centro-destra – che hanno in fine piegato la città e devastato il suo tessuto sociale
La scadenza sono gli stipendi del 27-9-2008
La cosa sconcertante è che l’attuale Sindaco Stancanelli , in una intervista edita su Repubblica (sì lo so , un giornalaccio komunista …) del 21-9-2008 – si è detto sicuro dell’aiuto di Berlusconi (cioè dei contribuenti italiani tutti) in quanto … UN AMICO (testuale)
L’alternativa DOVEROSAMENTE istituzionale ? il Commissariamento !
Ma Berlusconi e la sua Banda NON VOGLIONO COMMISSARIARE una grossa città in mano ad una classa dirigente affaristica e avida sì – ma che vota come deve votare !
La cosa buffa (si fa per dire …) è che la Lega , sempre attentissima ai simbolismi istituzionali tipo inno di Mameli , schiava di Roma Iddio la creò e altre simili minchiate (in ordine alle quali scatena putiferi FUMOGENI) – quando sono in gioco daneè , skei e palanche diventa cieca sorda e muta
cantone_nordovest@libero.it
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Riporto qui il post di un collega forumista (su altro sito)
Le casse del Comune di Catania, roccaforte del centrodestra, sono talmente messe male che qualcuno ha pensato di mettere all’asta su E-bay l’elefantino che troneggia in piazza Duomo e che è il simbolo della città. Le offerte arriveranno a bizzeffe, ma si spera che a nessuno venga in mente di provare a togliere 'U Liotrù dal suo piedistallo. Anche se, di follie, a Catania in questi giorni se ne sentono parecchie. La più grave, manco a dirlo, arriva da Berlusconi
Il legame tra il premier e la città siciliana, è da sempre privilegiato. Sindaco di Catania, infatti, dal 2000 fino al 2008, è Umberto Scapagnini, medico di fiducia del Cavaliere, quello che ne aveva ipotizzato l’immortalità. Ed è proprio Scapagnini, in questi lunghi anni, ad aver fatto un po’ come gli pareva con i bilanci comunali. Tanto che l’amministrazione, ora guidata dal pidiellino Raffaele Stancanelli, è sull’orlo del dissesto economico.
Giusto per capire la gravità della situazione, basti pensare che giovedì è stato rimosso Carmelo Reale, capo del personale del Comune. Nel 2006, questo manager delle risorse umane, aveva assegnato a 65 dirigenti pubblici dei premi produzione per un totale di due milioni e 168 mila euro. Occhio e croce, trentacinquemila euro a testa in un solo anno. Mentre Reale veniva rimosso, sempre giovedì, gli addetti alla nettezza urbana prendevano a uova in faccia il portone del Comune. Una guerriglia a colpi di monnezza. Tutti sono furibondi perché ad agosto non hanno visto una lira di stipendio.
Il sindaco Stancanelli, a capo della giunta da cinque mesi, non sa più che pesci pigliare. E ha pensato bene di rivolgersi al presidente del Consiglio. Berlusconi non ha saputo dire di no. Alla faccia del federalismo, della lotta ai fannulloni, dei lavoratori dell’Alitalia a cui non vuole più dare una lira, Berlusconi a Catania non ha potuto resistere. «Appena mezz’ora fa – racconta il sindaco Stancanelli – ho sentito il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che mi ha garantito l'interessamento del Governo». A quanto fa sapere l’ufficio stampa del municipio, il premier si sarebbe reso disponibile a ripianare il buco da 450 milioni di euro.