domenica, 21.09.08
La chimica alla “cinese”
Vorrei intervenire da “tecnico” su un argomento attualissimo. Mi riservo di affinare ricerca ed articolo nei prossimi giorni, tenendo anche conto degli sviluppi di quanto sta accadendo in queste stesse ore.
Finito l’argomento estivo delle Olimpiadi, ecco un nuovo polverone per parlare (male e a caso) della Cina. Una sostanza chimica nociva è entrata per errore nel latte da bambini, provocando 4 morti e migliaia di ricoverati (quasi 13000, secondo le stime dello stesso ministero della Salute della Repubblica Popolare Cinese). Ma cos’è questa “melamina”, sostanza sotto accusa? E’ una sostanza diffusa in tutte le industrie ed utilizzata nelle colle e nelle plastiche. Ad essa, fino al caso di questi giorni in Cina, non erano imputati danni verso gli uomini, come si legge chiaramente perfino sui documenti della Food and Drug Administration, l’agenzia statunitense relativa ai cibi, ad esempio ai seguenti link:
http://www.usda.gov/wps/portal/usdah...07/05/0129.xml
http://www.bs.izs.it/Referenza/Benes...i/Melamina.pdf
In realtà, da anni la melamina era stata additata come nociva negli alimenti per cani e gatti. Ma dato che veniva utilizzata nell’industria alimentare “umana”, niente si è mosso. Fin’ora…
Ed eccoci infatti ai fatti in Cina. Il latte di un colosso industriale dei latticini e dei derivati, la Yili Ltd., risulta nocivo ai bambini che lo hanno ingerito. Attendiamo in questi ore e giorni un’analisi tossicologica migliore e meno estemporanea. La Yili è sotto accusa, la Nestlè ne esce con dichiarazioni del tipo “Noi non ci entriamo nulla, il nostro latte è buono”. L’accusa alla Yili è quella di aver utilizzato una sostanza che TUTTI usano per i contenitori del latte, perché non è proibita da nessun ente!
Allora, perché tutta questa tossicità? Sembra ci sia stato un errore nella preparazione dei contenitori, ne è stato inserito troppo, e qui sì che è da colpire il sistema di controllo delle aziende e interno all’azienda stessa!!
…ma il raggiro è, secondo me, ancora più fine… Guardate cosa dice il Ministero della Salute cinese sui prodotti Nestlè:
“L'agenzia per la sicurezza alimentare di Hong Kong ha trovato tracce della sostanza nel latte fresco a marca Nestlè. "Si tratta di una quantità minima che non rappresenta una minaccia per la salute, ma è meglio non darlo da bere ai bambini", ha detto un portavoce dell'agenzia.” (Fonte:
http://www.repubblica.it/2008/09/sez...icoverati.html)
Quindi C’E’ ! La Melamina è anche nel latte Nestlè! E diciamolo, diobòno, diciamolo ad alta voce! Perché tenerlo nascosto?
Io credo che il problema sia davvero molto “fine”. Mi spiego: che sia la Yili o la Nestlè, che sia una multinazionale svizzera o cinese, poco importa. E’ sempre una grossa industria che vende cibi FINTAMENTE freschi e non si cura di come vengono confezionati e con cosa. Andando più a fondo, il problema alla base è al solito il divario tra scienza e tecnologia. La tecnologia è l’applicazione pratica e funzionale della scienza; non sempre, però, esse hanno gli stessi tempi, essendo la tecnologia ormai, qui, soggetta alle leggi di mercato. Perché ogni applicazione deve uscire velocemente sul mercato, come minimo per battere la concorrenza. E la scienza? Questo residuato del XX secolo rimane indietro, ha tempi e metodologie diverse. Ed è così che alcune sostanze sono messe sul mercato PRIMA che si possano effettuare o finire le dovute analisi di tossicità. Un esempio recente è il TEFLON delle padelle, scoperto da poco come TOSSICO!!
I tempi delle analisi tossicologiche, va detto, sono lunghi, molto lunghi. Ma perché correre, perché rischiare? Il gioco vale la candela? Beh…per l’”occidente” sì, se la candela sono le vite di altre persone e non dei padroni delle aziende… Da decenni si mettono sul mercato sostanze che sono risultate poi tossiche o nocive o lesive per l’ambiente. I PCB e i clorofluorocarboni, per esempio.
Ma quella di cui vorrei parlare è un’altra sostanza in particolare, il BISFENOLO – A. Pensate che è stata sospettata di tossicità fin dagli anni ’30 (!!!) ma ha trovato moltissime utilizzazioni fino ad oggi. Il Bisfenolo-A è usato nelle plastiche dure, per cui anche le bottiglie di plastica e i biberon (notate: i BIBERON). Ci sono voluti decenni, per arrivare alle controversie che dibattono proprio questi giorni (ma di cui nessuno ne parla…eccheccazzo, c’è la Cina…); il governo Canadese fa ritirare dal mercato tutti i biberon e le bottiglie, quello statunitense corre ai riparti e aumenta le analisi, perché una valanga di nuovi dati ha coinvolto l’occidente plasticizzato. Il BISFENOLO-A FA MALE. Aumenta le possibilità di insorgenza di problemi di glicemia, di problemi neuronali e dei TUMORI.
In Europa però è tutto ancora fermo, all’interno della comunità scientifica c’è ancora molto dibattito, anzi direi che c’è un vero e proprio scontro. Ma lasciatemelo dire, un minimo so come vanno queste cose: qualcuno deve pure reggere il sistema mentre cade, cercare di tappare le falle, che sia un amministratore o uno scienziato ben pagato!
Eccomi arrivato al punto: sul Bisfenolo-A non si parla. Eppure l’accusa dovrebbe essere pari a quella imputata alla Cina, se non superiore. Perché il tipo di danno provocato dal Bisfenolo è un danno cronico, i cui risultati, cioè, si vedono anche dopo anni. Se pensate a tutti gli alimenti che da anni sono a contatto con il Bisfenolo-A e alla loro diffusione, dovrebbe apparvi chiaro quale crimine è stato commesso. Si è lasciato che nei nostri tessuti si annidassero stanze cancerogene.
Il problema colpisce nel tempo e, data la presenza di concause e la contemporaneità degli effetti, non è possibile sempre imputare tumori e decessi a questa o quella sostanza. Questo avviene per migliaia di prodotti, ma anche per nanoparticelle metalliche emesse dagli inceneritori di rifiuti, per esempio. La scienza ha bisogno dei suoi tempi per analizzare le tossicità acute e quelle croniche, ma il mercato, il Signor Mercato, non può aspettare. E chi se ne frega della salute degli altri…
Migliaia di bambini infetti in Cina; mi ricordano i milioni di persone piene di microschifezze che popolano l’”occidente” , i bambini e li adulti che per via dei tumori non hanno avuto il tempo di leggere ricerche come quelle di cui stiamo parlando.
E’ una corsa al prodotto più veduto, usato, terminato, una corsa senza ostacoli perché gli ostacoli (etica scientifica e salute umana ed animale) sono stati abbattuti proprio nel gioco a cui appartiene questa corsa: il Mercato. E in tutto questo, nessuno parla della Bisfenolo-A, ma soltanto di cinesi assassini. Beata l’ignoranza…
Eugenio
Nota: di seguito gli ultimi articoli (e pure qualcosa degli ultimi anni) sul Bisfenolo-A:
http://www.repubblica.it/2008/04/sez...ericolosi.html
http://www.corriere.it/salute/08_set...4f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/cronache/08_a...4f486ba6.shtml
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=2618
http://it.health.yahoo.net/p_news.as...3904&c=40&s=14
http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=233480