Craxi disse: “Sip di merda”


Sigonella
L’ultimo sussulto di sovranità nazionale



Lo “scemo del villaggio globale”, soffre spesso di solitudine, e ricorda con nostalgia, uno dei pochi giorni , in cui non fu solo… Era l’11 ottobre 1985.



L’aereo si alza, ferito nell’orgoglio e con un bernoccolo da far paura, il padrone d’Italia, l’ago della bilancia, pesante 100 chili, parte. Esilio dorato certo, ma pur sempre esilio. Parte è pensa.



Aveva ragione il Duce: «governare gli italiani non è difficile, è inutile». Ma come si fa, ripeteva a se stesso, come si fa? Ingrati, ingordi traditori. Le solite cose all’Italiana. Spadolini che avendo fatto tardi i discoteca non risponde al telefono, Martelli, che con ancora la marijuana giamaicana da finire, era rintanato chi sa dove, e quella SIP “di merda” che gestiva la telefonia da fare schifo, che non passava le telefonate giuste, che faceva cadere le comunicazioni militari. Ma dico io , da una società che si chiama Società Idroelettrica Piemontese, fate gestire i telefoni? Poi dicono che i meridionali si lamentano. Quanti soldi La Malfa si fece, nella nazionalizzazione dell’energia elettrica? Tanti, una grande truffa all’italiana, le società private che da lì a pochi anni avrebbero dovuto restituire le concessioni per produrre energie allo stato, pagate stramiliardi, per venderci qualcosa che da lì a poco sarebbe di nuovo stato nostro, e gratis. Poi si lamentano di me, di me, che rispetto ai democristiani ed ai comunisti, sono un dilettante. Ma non devo divagare, non tutto è finito, o forse si?



Maledetto ammiraglio, che idea balorda, fare atterrare un aereo egiziano, con due terroristi palestinesi su suolo italiano, e poi mi chiama pure: “Che devo fare” mi dice? Sparati! Avrei dovuto rispondergli, invece no! Feci l’orgoglioso. Ma non potevo fare come hanno fatto tutti.



Il top gun che per imitare Tom Cruis, uccise più di venti italiani nella funivia, oggi si gode la promozione e ride alla faccia di tutti gli italiani, e quegl’altri marines, che violentarono sui quartieri spagnoli quella ragazza napoletana? Ebbero una ramanzina e per punizioni vennero mandati di servizio alle Bahamas. E come fare a dimenticare tutte le volte che gli americani hanno ucciso noi italiani per “errore” e poi con tante scuse e qualche milione di euro hanno comprato il nostro orgoglio, tipo l’agente del Sismi in Iraq? Invece io no, testone, scemo. Feci quello che mai avrei dovuto fare, feci il Capo di stato di una nazione libera, dimenticando che ero un cameriere delle banche, che non eravamo una nazione e, sicuramente, non eravamo e non siamo liberi.



Sarà stata l’ora tarda o la martellante propaganda che avevo messo in piedi di “uomo forte” della politica italiana, ma alle 23,57, che volete da me, sarà stato il sonno, ho creduto di essere un uomo anch’io, e dissi NO! Solo che lo dissi agli americani, ai “maggiordomi capo” delle banche. E fu l’inizio della fine. Andreotti il giorno dopo in Parlamento, aveva un sorriso che sembrava una paresi. Fu un attimo di pazzia collettiva, non solo io che mi comporto da Capo dello stato, ma pure l’ammiraglio Martini, si comporta da ammiraglio. Ma, dico io, voi capi di stato maggiore della marina, avete tradito il Sud nel 1860? Avete ritradito nel 1942? Perché stavolta non avete tradito? No questa volta l’ammiraglio decise di fare sul serio. L’aereo con sopra Abu Abbas e Hani el Hassan, atterra in territorio Italiano a Sigonella, i Vam circondano gli aerei, i Delta Force, circondano i Vam, i Carabinieri, circondano i Delta force, mancavano solo Rambo e le guardie forestali, poi la festa era al completo. Ma cos’era un aeroporto o una pista di ballo per esercitarsi nella quadriglia? Ma è mai possibile che a nessuno venisse in mente di chiamare i servizi deviati? Di chiamare qualche boss della mafia e poi sabotare le torri di controllo, scaricando le colpe sui soliti mafiosi meridionali? Com’è possibile che quella sera in Sicilia lavorassero tutti alla perfezione, al punto tale che alle ore 00.15, tre aerei atterrano su una pista e nessuno sfaticato meridionale, protesti per il troppo lavoro? Incredibile, da non credere…



Gli stereotipi sui meridionali, i mafiosi a tavolino, i servizi segreti l’hobbistici e massonici, l’inefficienza delle strutture, i tradimenti dei capi di stato maggiore, cioè tutto ciò che è stata l’Italia risorgimentale, quella sera crolla. Tutto funziona, proprio quella sera, …fanculo. Addirittura il comandante generale dei Carabinieri Riccardo Bisogniero chiama alcuni blindati, ai quali nessuno aveva rubato la benzina. Hai voglia di essere parente stretto di Rambo, di avere i telefoni criptati, di avere mitragliette di ultima generazione, se vieni circondato da un carro armato, l’unica cosa che fai è andartene. Il generale Steiner, a passo di minuetto lascia la quadriglia e si ritira: poverino che umiliazione, che scena ridicola per i padroni del mondo. Ma non era finita lì. Alla fine si decide di trasferire il Boeing a Ciampino, gli americani cercano di dirottarlo, ma anche stavolta tutto funziona. Il Sismi decide di scortare l’aereo Boeing con aerei militari, e quindi il tentato dirottamento finisce male. Nessun missile libico interferisce? No! Eppure solo le 4 del mattino i giornalisti dormono, gli addetti ai radar sono attenti ai giornali porno, più che allo schermo… Che ci voleva a far venire un malore al pilota del caccia, ad abbatterlo per errore e far rapire l’aereo agli americani? Niente, non ci voleva proprio niente. Avremmo fatto dei funerali “di stato” alla grande, avremmo aperto delle belle inchieste parlamentari, che non servano a nulla se non a far fare più soldi ai partiti, e me né sarei uscito alla grande, con un discorso da uomo duro sulla bara dell’eroico pilota, morto per la libertà e la democrazia. Neppure questo, anzi all’ultimo tentativo disperato degli americani di piazzare un caccia di traverso sulla pista d’atterraggio di Ciampino, per evitare l’atterraggio dei palestinesi, il colonnello militare dell’aeroporto minaccia gli americani di “buttare fuori pista l’aereo con il bulldozer”. A Napoli si dice; “pure e pullec tenen a toss”. Cioè pure l’ultimo degli imbecilli ogni tanto alza la voce. L’aereo americano con la coda fra le gambe, partì in ritirata, piangendo di rabbia e umiliazione. Il boeing, atterrò ed oggi io pago per tutti.



“Onorevole sua figlia a telefono!”. Ciao Stefi, dimmi? “Papà come stai? Di Pietro è l’eroe di tutti i giornali, ma Berlusconi , non era amico tuo?”



Quando la nave affonda figlia mia, i topi si sa che fanno. Di Pietro poi…. Povero imbecille, non ha capito neppure per chi sta lavorando. Salutami la Milo, Gerry Scotti ed Alberto Tomba e digli che li aspetto tutti in Tunisia. Cade la linea, Craxi ha un’unica espressione di sdegno e tre parole. ” SIP di merda!”



Intini, dov’era Intini?



Nando Dicè
Lo Scemo del Villaggio Globale