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  1. #11
    Blut und Boden
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    Citazione Originariamente Scritto da Kranzler Visualizza Messaggio
    Tutti popoli pacifisti. Basta analizzare il nome di una tribù a caso, i Boi.

    Da bogos significa: coloro che conquistano distruggendo.

    tutti popoli pacifisti
    Tutti uguali, tutti innocenti. Già sentito.
    Lascia perdere.

  2. #12
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    "..Bisogna inoltre per la comune salvezza dimenticare gli interessi privati; bisogna incendiare i villaggi e le abitazioni tutto intorno e in ogni punto dove si possa credere che essi (i Romani) vengano a foraggiare... Se tali mezzi vi paiono gravi e duri, dovete stimare molto più grave vedere i figli e le mogli tratte in servitù ed uccise; ché tale è il destino dei vinti".

    Ma i Romani, gelosi di tutti coloro di cui conoscono la nobile fama e la potenza guerriera, che altro chiedono o vogliono, se non stabilirsi nelle loro campagne e nelle loro città ed infliggere loro un eterno servaggio? Nessuna guerra con altro scopo essi fecero mai. Che se voi ignorate ciò ch’essi fanno in lontani paesi, guardate la Gallia a noi vicina, che, ridotta a provincia, privata dei suoi diritti e delle sue leggi, soggetta alle scuri, si trova oppressa da una servitù senza fine”.

    Quasi tutto ciò che sappiamo dei Celti, inclusi i nomi delle tribù ed i loro stanziamenti, i costumi e le tradizioni, è arrivato a noi attraverso i loro nemici, molto spesso feroci detrattori, spesso rispettosi, a volte ammirati. Come può essere possibile che genti ricche di spiritualità, fantasiose e creative, di mente agile ed ancor più agili ed abili mani non ci abbiano lasciato altro che splendidi corredi funebri e stupefacenti manufatti? Sappiamo da testimonianze storiche che i druidi parlavano quasi tutti il greco ed erano uomini di grande sapienza e saggezza, con notevolissime conoscenze scientifiche che spaziavano dalla medicina alla chimica, dall’astronomia alla matematica, dalla storia alla botanica ; eppure non vi sono testimonianze scritte, annali, cronache: tutta la storia, le tradizioni, le genealogie, in una parola l’anima dei Celti, erano affidate alla prodigiosa memoria druidica e, dopo lo sterminio dei druidi, a quella dei bardi.
    Esisteva un sistema di scrittura, un misterioso alfabeto donato ai primi druidi dal dio Ogma, inciso su bastoncini di legno o su grandi pietre preziose, lo ogham, ma veniva utilizzato solo a scopo divinatorio. Anche i monaci irlandesi conobbero ed usarono lo ogham, ma di questo si parlerà in altra sede.
    Non è casuale il sistematico sterminio dei druidi, prima da parte di Roma e poi della chiesa di Roma: occorreva privare un popolo vigoroso della sua anima per renderlo apatico,avvilito e sottomesso...
    da:
    http://www.clandelcervo.com/articles.php?lng=it&pg=50

    Qual'era il polpolo più violento?

  3. #13
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    Boi, secondo il Gluk è per Bogii, secondo Ernault ha il significato di "terribili"; fu spiegato con lo slavo chiesastico boja, bojati, lituano bijoti, bijotis " aver paura", antico indiano bhiaya-te "spaventarsi". Plauto ha un gioco di parole : -At nunc Siculus non est, Boius est, boiam terit- (Capt., 4, 2, 108).

    Il nome dei Boi se inteso come "terribili" , per recepire questa provocazione occorrerebbe accostarlo ad accadico pa(l)hu (terrore), con la abituale caduta di -l- in sillaba chiusa.

    La denominazione di Boemia deriva da essi.

    Bouiaimon è per la prima volta in Strabone (VII, 29O), Boiohaemun in Vecellio Patercolo (II, 109), Boihaemi in Tacito (Germ., 28).

    Il significato originario dell'etnico celtico che si dilata dalla Gallia alla Boemia, all'Italia, al Norico, alla Pannonia, è "nomadi" : la base Boi corrisponde a ugaritico ba, ebraico bo, greco Baino: accadico ba'u ('to walk along, to go through..., to pass over a region, to sweep over destruxtively, to overtake, to come forth').

    La base celtica -bona "costruzione", da cui si fa derivare Bonomia, Vindobona, e che ritroviamo nella Pannonia Inferiore, nella Mesia Superiore, e nella Gallia Transalpina, è in realtà la stessa dell'antico accadico banu (costruire), banu(costruito).

    Tratto da Le origini della cultura europea, del filologo Giovanni Semerano.

    I celti, i germani, i venetici, i liguri, gli euganei e gli estruschi (immigrati metallurgici carpato-balcanici di lingua turcico-uralica come per parte dei venetici, più minoranze di slavi che dall'età del rame si sono inseriti nell'area "ladina" determinandone la specificità ladina) sono tra i nostri antenati, oltre a qualche minoranza latina, greca e fenicia e alle successive aggiunte : gotiche e longobarde ...

    Gran parte della nostra cultura e della nostra identità deriva da loro, noi siamo i loro discendenti, basta ascoltare le nostre lingue.

    L'incidenza latina e romana è minima!

  4. #14
    Blut und Boden
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    Citazione Originariamente Scritto da edhelwen Visualizza Messaggio
    "..Bisogna inoltre per la comune salvezza dimenticare gli interessi privati; bisogna incendiare i villaggi e le abitazioni tutto intorno e in ogni punto dove si possa credere che essi (i Romani) vengano a foraggiare... Se tali mezzi vi paiono gravi e duri, dovete stimare molto più grave vedere i figli e le mogli tratte in servitù ed uccise; ché tale è il destino dei vinti".

    Ma i Romani, gelosi di tutti coloro di cui conoscono la nobile fama e la potenza guerriera, che altro chiedono o vogliono, se non stabilirsi nelle loro campagne e nelle loro città ed infliggere loro un eterno servaggio? Nessuna guerra con altro scopo essi fecero mai. Che se voi ignorate ciò ch’essi fanno in lontani paesi, guardate la Gallia a noi vicina, che, ridotta a provincia, privata dei suoi diritti e delle sue leggi, soggetta alle scuri, si trova oppressa da una servitù senza fine”.

    Quasi tutto ciò che sappiamo dei Celti, inclusi i nomi delle tribù ed i loro stanziamenti, i costumi e le tradizioni, è arrivato a noi attraverso i loro nemici, molto spesso feroci detrattori, spesso rispettosi, a volte ammirati. Come può essere possibile che genti ricche di spiritualità, fantasiose e creative, di mente agile ed ancor più agili ed abili mani non ci abbiano lasciato altro che splendidi corredi funebri e stupefacenti manufatti? Sappiamo da testimonianze storiche che i druidi parlavano quasi tutti il greco ed erano uomini di grande sapienza e saggezza, con notevolissime conoscenze scientifiche che spaziavano dalla medicina alla chimica, dall’astronomia alla matematica, dalla storia alla botanica ; eppure non vi sono testimonianze scritte, annali, cronache: tutta la storia, le tradizioni, le genealogie, in una parola l’anima dei Celti, erano affidate alla prodigiosa memoria druidica e, dopo lo sterminio dei druidi, a quella dei bardi.
    Esisteva un sistema di scrittura, un misterioso alfabeto donato ai primi druidi dal dio Ogma, inciso su bastoncini di legno o su grandi pietre preziose, lo ogham, ma veniva utilizzato solo a scopo divinatorio. Anche i monaci irlandesi conobbero ed usarono lo ogham, ma di questo si parlerà in altra sede.
    Non è casuale il sistematico sterminio dei druidi, prima da parte di Roma e poi della chiesa di Roma: occorreva privare un popolo vigoroso della sua anima per renderlo apatico,avvilito e sottomesso...
    da:
    http://www.clandelcervo.com/articles.php?lng=it&pg=50

    Qual'era il polpolo più violento?
    Ovviamente quello che teorizzava e praticava lo sterminio sistematico del diverso, neppure per necessità - leggi sopravvivenza - ma per puro desiderio di potere.

  5. #15
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    semerano vede tutto sumero e accado. lascia perdere. al massimo può valere solo per i greci quando si sono insediati.

 

 
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