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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio
    io non mi stupisco più di alcuna delle strane commedie-farse-tragedie che hanno luogo nel palazzo di vetro.

    basta sentire il rapporto del generale Graziano capo dell'Unifil per farsi una risata - se non fosse che è una tragedia.

    "Nel sud del Libano solo qualche cacciatore, non ci sono armi".
    Come ristrutturersti l'organizzazione dell'UN in modo tale che ritorni ad avere la parvenza di struttura sovranazionale atta a vigilare sui rapporti geopolitici tra gli stati membri che ebbe al momento della sua fondazione?
    Ammettiamolo, l'UN ha un potere limitato (per alcuni è giusto che sia così, per altri no), sia decisionale che operativo. Personalmente io inizierei a togliere il potere di veto nelle questioni internazionali di crisi, rimpiazzato da un quorum di almeno i 2/3 se non i 3/4. Il potere di veto è fonte di molte aspre discussioni, specie tra chi non ce l'ha.
    In secondo luogo, vexata questio, la questione delle risoluzioni UN: se si legifera, ci si attiene a quelle decisioni, altrimenti sarebbe più logico, oltre ch più sensato direttamente toglierle.
    Dunque, o l'UN diventa un'organizzazione con potere decisionale, limitatamente al quorum ottenuto, e tutti gli stati membri si devono quantomeno attenere, o tanto vale scioglierle, risparmiando tanto denaro, tempo (da dedicare ad operazioni più efficienti) e credibilità internazionale da parte del corpo diplomatico.


    בראשית

  2. #12
    a.k.a. tolomeo
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    Citazione Originariamente Scritto da bereshit Visualizza Messaggio
    Come ristrutturersti l'organizzazione dell'UN in modo tale che ritorni ad avere la parvenza di struttura sovranazionale atta a vigilare sui rapporti geopolitici tra gli stati membri che ebbe al momento della sua fondazione?
    Ammettiamolo, l'UN ha un potere limitato (per alcuni è giusto che sia così, per altri no), sia decisionale che operativo. Personalmente io inizierei a togliere il potere di veto nelle questioni internazionali di crisi, rimpiazzato da un quorum di almeno i 2/3 se non i 3/4. Il potere di veto è fonte di molte aspre discussioni, specie tra chi non ce l'ha.
    In secondo luogo, vexata questio, la questione delle risoluzioni UN: se si legifera, ci si attiene a quelle decisioni, altrimenti sarebbe più logico, oltre ch più sensato direttamente toglierle.
    Dunque, o l'UN diventa un'organizzazione con potere decisionale, limitatamente al quorum ottenuto, e tutti gli stati membri si devono quantomeno attenere, o tanto vale scioglierle, risparmiando tanto denaro, tempo (da dedicare ad operazioni più efficienti) e credibilità internazionale da parte del corpo diplomatico.


    ??????
    la mia soluzione ideale sarebbe l'uscita in contemporanea dall'Onu di tutti i paesi davvero democratici.

    con questi paesi organizzerei una nuova Nazioni Unite, in cui i nuovi membri devono passare attraverso un filtro, una commissione ad hoc che ne stabilisca la genuina democraticità, la libertà dei cittadini.

    i paesi e paesini che resteranno nell'attuale Onu facciano ciò che gli pare, soprattutto che badino loro a finanziare l'Onu (cosa di cui dubito): le nuove Nazioni Unite si occuperebbe dei rapporti con loro in via, diciamo, diplomatica.

    tutto ciò rafforzerebbe l'unità e la coesione tra i paesi civili e democratici, e forse servirebbe da stimolo a quelli che restano fuori a riformarsi.

    naturalmente verrebbero a decadere tantissimi trattati e convenzioni, ma nel bilancio vedo positività. penso si possa fare a meno del wto e altre invenzioni del genere di cui stiamo pagando le conseguenze. e anche i trattati di impegno di truppe di pace: le nuove truppe saranno inviate solo nelle aree in cui le nuove Nazioni Unite decideranno, e senza i tanti caveat che hanno adesso.

    sarebbe, penso e credo, un mondo migliore.
    .

    A fool and his money can throw one hell of a party.

  3. #13
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    Non mi trovo molto d'accordo, ma vediamo di ragionarci sopra.
    Un punto importante del tuo intervento ritengo sia questo

    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio

    con questi paesi organizzerei una nuova Nazioni Unite, in cui i nuovi membri devono passare attraverso un filtro, una commissione ad hoc che ne stabilisca la genuina democraticità, la libertà dei cittadini.
    Cosa intendi con questa affermazione? Ovvero, quali secondo te i parametri che gli stati membri delle Nuove Nazioni Unite dovrebbero dimostrare di possedere?

    בראשית

  4. #14
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    LEGA DELLE DEMOCRAZIE

    In forma diversa, liberalismo contro assolutismo, ricominciano i conflitti ideologici e strategici. Come era inevitabile, Il ritorno della storia ha scatenato un acceso dibattito nell’intellighenzia, spingendo Fukuyama a difendersi. Il dibattito non è accademico: il candidato repubblicano alla presidenza John McCain ha abbracciato la nuova dottrina Kagan. Se fosse eletto, la tradurrebbe in pratica. Kagan afferma che il nuovo scontro tra liberalismo e assolutismo è reso più complesso da quello simultaneo tra modernizzazione (l’Occidente) e tradizione (l’Islam) e da quello tra varie potenze (la Cina, l’India, il Giappone) per il dominio regionale asiatico. Per vincere, l’intellettuale neoconservatore suggerisce di creare una «Lega delle democrazie liberali», come la chiama McCain, più efficiente dell’Onu (una proposta discussa ieri sul Corriere da Marta Dassù). Le dittature, ammonisce Kagan, hanno un fascino duraturo: il nazismo venne copiato in America Latina, e i regimi autoritari cinese e russo potrebbero essere copiati altrove. (Corriere)

    http://www.claudiocaprara.it/?TAG=liberali

  5. #15
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    Si intende liberalismo come forma sociale ed intellettuale oppure come forma economica? Non è questione accademica, ma molto stringente con quello che apparentemente sostiene McCain (non ho ancora sentito una sua intervista a riguardo). Perchè se valesse la prima definizione, allora l'UN avrebbe senso. Se valesse la seconda, allora dentro questa nuova UN ci starebbero un paio di paesi, non di più.



    בראשית

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da bereshit Visualizza Messaggio
    Si intende liberalismo come forma sociale ed intellettuale oppure come forma economica? Non è questione accademica, ma molto stringente con quello che apparentemente sostiene McCain (non ho ancora sentito una sua intervista a riguardo). Perchè se valesse la prima definizione, allora l'UN avrebbe senso. Se valesse la seconda, allora dentro questa nuova UN ci starebbero un paio di paesi, non di più.



    בראשית
    Qui il termine "liberalismo" intende un sistema democratico rispettoso dei diritti umani e aperto al libero mercato.

  7. #17
    a.k.a. tolomeo
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    LEGA DELLE DEMOCRAZIE

    In forma diversa, liberalismo contro assolutismo, ricominciano i conflitti ideologici e strategici. Come era inevitabile, Il ritorno della storia ha scatenato un acceso dibattito nell’intellighenzia, spingendo Fukuyama a difendersi. Il dibattito non è accademico: il candidato repubblicano alla presidenza John McCain ha abbracciato la nuova dottrina Kagan. Se fosse eletto, la tradurrebbe in pratica. Kagan afferma che il nuovo scontro tra liberalismo e assolutismo è reso più complesso da quello simultaneo tra modernizzazione (l’Occidente) e tradizione (l’Islam) e da quello tra varie potenze (la Cina, l’India, il Giappone) per il dominio regionale asiatico. Per vincere, l’intellettuale neoconservatore suggerisce di creare una «Lega delle democrazie liberali», come la chiama McCain, più efficiente dell’Onu (una proposta discussa ieri sul Corriere da Marta Dassù). Le dittature, ammonisce Kagan, hanno un fascino duraturo: il nazismo venne copiato in America Latina, e i regimi autoritari cinese e russo potrebbero essere copiati altrove. (Corriere)

    http://www.claudiocaprara.it/?TAG=liberali
    Citazione Originariamente Scritto da bereshit Visualizza Messaggio
    Non mi trovo molto d'accordo, ma vediamo di ragionarci sopra.
    Un punto importante del tuo intervento ritengo sia questo



    Cosa intendi con questa affermazione? Ovvero, quali secondo te i parametri che gli stati membri delle Nuove Nazioni Unite dovrebbero dimostrare di possedere?

    ??????
    ecco, Florian che ringrazio ha postato qualcosa che non sapevo, cioè che c'era già qualcosa nell'aria sulla falsariga di ciò che ho esposto più su in modo improvvisato.

    riguardo i parametri, ho accennato alla libertà dei cittadini. (la GB dovrebbe veramente fare uno sforzicino per farla finita con il complesso dell'antidemocraticità, quello che le ha fatto approvare la costituzione dei tribunali islamici).

    e poi, lo sappiamo benissimo quali sono i paesi liberi e quali non lo sono: non perdiamoci in pretestuosità, altrimenti si finisce per accettare la striscia di gaza come democrazia solo perchè ci sono state delle elezioni. le elezioni le hanno fatte pure in birmania, in venezuela e in corea del nord, ma non vuol dire nulla).

    l'altro parametro è senz'altro una comune strategia, una strategia che opponga anche con la forza alle forze destabilizzatrici.

    in fin dei conti sarebbe anche una unione militare e politica, solo più selezionata, meno "chi esiste e viene riconosciuto come paese entri".
    .

    A fool and his money can throw one hell of a party.

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Qui il termine "liberalismo" intende un sistema democratico rispettoso dei diritti umani e aperto al libero mercato.
    E' consapevole che il dibattito sui diritti civili sia uno dei temi più ambigui che ci possano essere?
    Tentiamo almeno in questa sede di comprenderci: mi sta bene la sua definizione come parametro minimo di liberalismo. Quale organismo di controllo dovrebbe stabilire chi rispetti il primo ed il secondo punto (diritti civili, libero mercato rispettivamente)?
    Supponiamo di aver trovato questo organismo di controllo, quali i requisiti minimi per considerare i due punti rispettati? Cosa accadrebbe se uno dei paesi facente parte delle nuove Nazioni Unite non rispettasse uno dei due punti fondamentali?



    בראשית

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da tolomeo Visualizza Messaggio
    ecco, Florian che ringrazio ha postato qualcosa che non sapevo, cioè che c'era già qualcosa nell'aria sulla falsariga di ciò che ho esposto più su in modo improvvisato.

    riguardo i parametri, ho accennato alla libertà dei cittadini. (la GB dovrebbe veramente fare uno sforzicino per farla finita con il complesso dell'antidemocraticità, quello che le ha fatto approvare la costituzione dei tribunali islamici).

    e poi, lo sappiamo benissimo quali sono i paesi liberi e quali non lo sono: non perdiamoci in pretestuosità, altrimenti si finisce per accettare la striscia di gaza come democrazia solo perchè ci sono state delle elezioni. le elezioni le hanno fatte pure in birmania, in venezuela e in corea del nord, ma non vuol dire nulla).

    l'altro parametro è senz'altro una comune strategia, una strategia che opponga anche con la forza alle forze destabilizzatrici.

    in fin dei conti sarebbe anche una unione militare e politica, solo più selezionata, meno "chi esiste e viene riconosciuto come paese entri".

    Infatti il grado di democrazia di un paese non lo si valuta in funzione di quante elezioni ci siano. Lo si valuta molto più stringentemente da quanto l'opposizione abbia la possibilità di attuare la propria politica.


    בראשית

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da bereshit Visualizza Messaggio
    E' consapevole che il dibattito sui diritti civili sia uno dei temi più ambigui che ci possano essere?
    Tentiamo almeno in questa sede di comprenderci: mi sta bene la sua definizione come parametro minimo di liberalismo. Quale organismo di controllo dovrebbe stabilire chi rispetti il primo ed il secondo punto (diritti civili, libero mercato rispettivamente)?
    Supponiamo di aver trovato questo organismo di controllo, quali i requisiti minimi per considerare i due punti rispettati? Cosa accadrebbe se uno dei paesi facente parte delle nuove Nazioni Unite non rispettasse uno dei due punti fondamentali?



    בראשית

    Una Lega delle Democrazie non può accogliere che democrazie liberali. Ragionando per assurdo: una nazione democratica che di colpo scegliesse la via autocratica (ma perchè dovrebbe farlo? vittima di un colpo di stato?) non potrebbe (e non vorrebbe nemmeno nella nuova situazione) continuare a farvi parte.

 

 
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