Il tema che mi accingo ad introdurre in questa discussione non è facile da spiegare in tutte le sue sfaccettature e possibili interpretazioni.
Mi limiterò, quindi, a proporre solo un particolare riferimento alla teoria della "translatio imperii", al passaggio del "potere imperiale" da un regno verso un altro, tendenzialmente da Est verso Ovest, e lo farò senza approfondimenti troppo specialistici. Del resto, è bene chiarire subito che si tratta di una "suggestione" senza pretese scientifiche e storiche assodate.
Nel primo quarto del XVIII secolo il vescovo e filosofo George Berkeley propose una teoria affascinante, racchiusa nel suo famoso verso "Il cammino dell'Impero prende la via dell'Occidente".
Secondo Berkeley, l'Impero Universale (e quindi l'egemonia) seguirebbe nel corso delle epoche storiche il percorso del Sole.
In effetti, pensiamoci bene: Stato e Potere nascono in Oriente, e trovano un primo massimo sviluppo nell' Impero Persiano. Quest'ultimo venne poi fermato nella sua avanzata dalle polis greche, per una volta unite contro l'invasore, a difesa della propria concezione di vita. Con Alessandro Magno ci fu il primo tentativo di unificazione dell'Ovest e dell'Est (dell'Asia); impresa politicamente fallita, ma culturalmente densa di conseguenze (si pensi all'espandersi dell'ellenismo).
L' "aquila" passò poi a Roma, per trionfare su gran parte d'Europa.
Crollato l'Impero Romano d'Occidente, ci fu un breve passaggio a Bisanzio.
L'egemonia tornò ancora un pò più a Est, ma non troppo, con l'emergere della Spada dell'Islam, in grado di controllare buona parte del Mediterraneo.
Con il Sacro Romano Impero fondato da Carlo Magno, l'aquila dell'Impero Universale ( universale e totalizzante almeno dal punto di vista ideologico) si pose sull'Europa, o meglio sulla "Cristianità" unita.
Al vescovo Berkeley non sfuggì il passaggio di potere dall'Europa al "nuovo" continente, verso gli Stati Uniti, massima espressione di civiltà e nazione in grado di ricreare l'universalità.
Leader dell'Occidente, l'America ancora oggi, nonostante difficoltà e segni di cedimento, conserva l'egemonia.
Ma per quanto tempo perdurerà tale situazione?
L'egemonia pare andarsene ancora più in là, questa volta verso la Cina, ricominciando il giro circolare. E' l'Asia il nuovo depositario dell'aquila?
L'Est (o meglio, l'Estremo Oriente) sarà il protagonista del nuovo secolo?
Come conservare ad Ovest l'Impero Universale, se questo ancora esiste, se consideriamo che Europa e Stati Uniti appaiono così divisi e incerti sul da farsi?
Come ho già spiegato nell'introduzione, questa teoria è solo una suggestione, ma vi è anche molto di concreto in sottotraccia. Alcune domande devono trovare risposta.
L'Occidente e il Sole rischiano di tramontare.