di Udo Gumpel, Megachip - Pandoratv
Sono "facinorosi camuffati da benpensanti, razzisti in abiti civili, sottili promotori di paure" i partecipanti al raduno anti-islamico di Colonia nelle parole del sindaco democristiano di Colonia, Fritz Schramma. Quanto è ormai lontano l'Italia del Pensiero Unico dall'Europa democratica? Molto, molto lontano. Prima ancora che la polizia tedesca sciogliesse la manifestazione Schramma invitava caldamente Borghezio e i suoi compari "euro-fascisti" a "tornarsene a casa", a Colonia non sarebbero benvenuti.
Un'intera città si è ribellata agli ospiti indesiderati, poche decine di neonazisti tedeschi, austriaci e neofascisti italiani. È in mezzo a loro un eurodeputato di nome Maurizio Borghezio della maggioranza di governo.
La risposta del leghista al divieto della manifestazione? Forse un moto di autocritica, visto che il bravo leghista si vedeva attorniato da neonazisti? Manco a pensare. Tuona contro la "islamizzazione dell'Europa", contro la viltà delle istituzioni, che si sarebbero arrese.
A Colonia i tassisti (sic!) non hanno fatto salire sulle loro vetture gli "euro-fascisti". Vadano a piedi! Gli autisti dell'autobus si sono rifiutati di portarli nei quartieri "musulmani" come volevano loro, per vedere i quartieri "degradati dall'islamizzazione". In piazza non c'erano gli islamici a protestare, c'era l'intera città.
La nave sulla quale si doveva svolgere la conferenza stampa sul Reno, si è trasformata in una specie di prigione per i partecipanti perché il capitano li ha tenuti per cinque ore ferme in mezzo al fiume. Tutte le birrerie di Colonia esponevano un cartello con la scritta: "Qui non si serve birra ai nazisti".
A quando le birrerie di Torino si rifiuteranno di servire una birra a Borghezio?
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