Di Pietro: «I pulcini sono i miei analisti»
«Con gli animali si riesce a comunicare più facilmente che con qualsiasi bipede. Niente doppi fini, niente rapporti falsati»
Sono loro il mio psicanalista: i pulcini. Il mio rifugio dallo stress della politica, la mia oasi di salvezza per la tensione del Parlamento, e dei comizi, e della tv. Non prendetemi per matto: tra animali e uomo può nascere un feeling incredibile. Con loro si riesce a parlare più facilmente che con qualsiasi bipede pensante. Niente doppi fini, niente rapporti falsati: la comunicazione è sincera. Tu li nutri, li allevi, li proteggi, loro sanno che prima o poi te ne servirai e magari per colpa tua faranno una brutta fine. Ma stanno comunque lì a guardarti con i loro occhietti neri. E, a modo loro, ti ascoltano. Indifesi, perché sanno che sei la loro unica speranza. Sto con i pulcini e mi dimentico dell’ansia che a volte mi assale. Due settimane fa mi hanno chiamato da Montenero di Bisaccia, in Molise, dove c’è la fattoria che ho ereditato dai miei genitori. Ci vado appena posso. Volevano avvisarmi che le uova stavano per schiudersi. Sanno che ci tengo molto. Così mi sono precipitato per vederli nascere. Tenerissimi, pigolavano, belli cicciotti, piume gialle. Ma c’era un nibbio che cercava di portarmeli via. Ha sorvolato l’aia per ore, faceva la posta mentre le uova si schiudevano e la povera gallina si agitava disperata. Io sono intervenuto e li ho messi al sicuro. Uno però è rimasto fuori. In un attimo il rapace si è fiondato su di lui e me l’ha portato via. Al momento ho fatto l’indifferente, sono tornato nel pollaio alzando le spalle. Però la sera, all’ombra dell’olivo, mi sono fermato a riflettere.
http://www.corriere.it/politica/08_s...4f02aabc.shtml