Originariamente Scritto da
Alex Bottero
cercherò di procedere passo passo
allora
è un topic di festa sull'elezione di un cattolico alla guida del giappone. vabbé
posso dire che non capisco cosa ci sia da festeggiare?
abbiamo festeggiato quando Lugo è stato eletto presidente del paraguay? no. ed era cattolico anche lui.
perchè si festeggia se viene eletto un premier "cattolico" in qualche stato? boh.
ma comunque va bene. festeggiare è sempre simpatico, a prescindere se motivatoo meno.
2
io pongo un dubbio che mi era sorto leggendo i giornali oggi.
questo premier cattolico, e salutato come cattolico, nomina ministro dell'interno, non pizza e fichi, uno che in una sua precedente vita ministeriale come ministro della giustizia, aveva approvato l'esecuzione di 13 persone.
allora, siccome so bene che esiste in ambito cattolico internazionale (stati uniti, ad esmpio) un fortissimo dibattito sulla liceità o meno della pena di morte per un cattolico, e sulla base di sempre più forti pronunciamenti a sostegno della vita A PRESCINDERE, che deve arrivare fino al NATURALE COMPIMENTO (e una esecuzione , ad esmpio, NON è un naturale compimento), ho posto in modo ellittico, criptico, velato, un dubbio: ma secondo voi perché questo cattolico ha nominato ministreo dell'interno uno che sostiene la pena di morte? la approva?
ovviamente è impossibile rispondere, a meno di non conoscere il giapponese e leggere i suoi discorsi.
siccome sapevo che qualcuno mi avrebbe sbattuto in faccia il catechismo, l'ho preso io, ben sapendo cosa diceva.
infatti il catechismo dice che IN TEORIA la pena di morte non è eliminabile, perché ragionando in via del tutto teorica, potrebbero esistere situaizoni ECCEZIONALI, in cui, per bloccare reiterati, ed orribili atti contro il bene comune, l'unico modo è togliere in via del tutto definitiva la possibilità di nuocere all'offensore.
ma poi il catechismo dice che NELLA PRATICA queste situaizoni, dati i progessi tecnici, sono talmente rare da poter essere considerate, (aggiungo io nella nostra società avanzata) quasi scomparse.
quindi per la TEORIA il catechismo ancora la ammette come possibilità estrema, ma nella pratica poi dice "ragazzi, parliamoci chiaro...queste possibilità estreme non ci sono quasi mai. per cui evitate di approfittare di cosa diciamo come PURA TEORIA"
4 - possibili obiezioni ai miei interventi potevano essere
-sono OT
-i giochi di potere all'interno del partito da cui proviene il premier sono tali che è stato costretto a questa nomina.
-non sappiamo se il suddetto ministro è obbligato per legge a firmare le decisioni dei tribunali.
insomma tutte obiezioni civili, tranquille, che potevano benissimo essere fatte.
il testo dice chiaramente quello che ho detto più sopra.
impossibile (ancora) affermare l'assoluta illiceità morale della pena di morte (sennò i tradizionalisti si inkazzano e dicono "ma come!!!!! millemila anni di dottrina buttati al vento???? ecché i papi che mandavano al rogo gli eretici sbagliavano??? e chi siamo noi per dirlo???"), ma nel frattempo , visto che per fortuina la gente si civilizza, ragiona, e un minimo le cose le capisce meglio che nel 1200, diciamo che il semplice buon senso ci fa dire che la pena di morte DOVREBBE essere nella pratica eliminata.
all'epoca in cui fu pubblicato il CCC questo della non proibizione etica pena di morte in teoria, fu una delle polemiche più roventi nel mondo cattolico.
la risposta del perché questo testo sia come è, per me è semplice: era impossibile fare di più (soprattuto per responsabilità del mondo cattolico conservatore americano).
tra anni e anni speriamo che si arrivi a una condanna netta e precisa, da parte della dottrina della chiesa, riguardo la pena di morte.
allora potremo dire "sì, è vero. per secoli la si è creduta giustificata. Sbagliavano tutti".
e allora i politici e la giustizia, di fronte a possibili casi in cui fosse REALMENTE necessario proteggere la società da un pericolo invincibile, impersonato da un essere vivente, assumeranno le loro responsabilità senza eventuali alibi religiosi o "dottrinali.