Roma, un ebreo parlerà al sinodo
Scelta epocale di Benedetto XVI


Per la prima volta nella storia dei sinodi un non cristiano parlerà davanti all'assemblea dei vescovi. Il Papa ha invitato a intervenire al sinodo sulla parola di Dio il rabbino capo di Haifa Shear-Yashuv Cohen. Il rabbino lo ha annunciato al Catholic news service, definendo un "segno di speranza" l'invito rivoltogli dal Papa

Il rabbino capo di Haifa Shear-Yashuv Cohen, che interverrà davanti ai padri sinodali nel secondo giorno dei lavori, con una relazione sulla centralità della Scrittura ebraica nella tradizione ebraica, ha rivelato di aver accettato l'invito "con un pizzico di trepidazione". "L'invito - ha sottolineato - porta con sè un messaggio di amore, coesistenza e pace per le generazioni, e vedo in esso una specie di dichiarazione che la Chiesa intende continuare con la politica e la dottrina stabilite da papa Giovanni XXIII e papa Giovanni Paolo II, e apprezzo molto profondamente questa dichiarazione" "Alcuni leader rabbinici - ha riferito alla agenzia dei vescovi americani - ritengono che il dialogo interreligioso sia semplicemente un altro modo per convincere gli ebrei a diventare cristiani e così alcuni leader ebraici si sono opposti al mio intervenire al sinodo". "C'è un gruppo estremo - ha chiarito il rabbino capo di Haifa, che fa anche parte della commissione mista di dialogo tra Israele e Vaticano - che teme che visto che i cristiani non sono riusciti a convertirci con la forza, stiano cercando di farlo con le parole; costoro parlano di 'bacio mortalè da parte dei cristiani". "Se hanno ragione - ha commentato il rabbino di Haifa - sto commettendo un errore, ma credo che non sia questa la situazione".

(Tratto da: L'Unione Sarda - LINK)