La Seconda Municipalità e il mercatino fantasma

[Österreicher]

Largo Banchi Nuovi (Napoli): la riqualificazione mancata
È risaputo che Napoli non si distingue per la tutela del decoro urbano e dei luoghi artistici di particolare importanza, tanto da trovare piccole discariche dinanzi a chiese storiche, fioriere abbandonate al proprio destino (prive di fiori ovviamente), cartelloni pubblicitari con vista sul golfo a rovinare lo scenario, finanche striscioni che pubblicizzano mercatini del biologico “scaduti”. O meglio, mai fatti. Chi frequenta la zona universitaria di Napoli avrà visto uno degli striscioni “firmati” dalla Seconda Municipalità con l'annuncio di un mercatino che si sarebbe dovuto realizzare in Largo Banchi Nuovi almeno un fine settimana al mese, fino allo scorso luglio. Notevoli le finalità dell’iniziativa: promuovere il rispetto dell’ambiente e la cultura di un’alimentazione sana; valorizzare le produzioni locali d’eccellenza; favorire l’incontro tra i produttori biologici e i consumatori finali, evitando passaggi intermedi che comportano la lievitazione dei prezzi; stimolare le aziende del territorio ad aderire al sistema di produzione biologica.

Sebbene ci si trovi ormai in autunno, gli striscioni sono ancora lì in bella mostra tra via Benedetto Croce e Port’alba; tuttavia l’aspetto più farsesco non è rappresentato dal contributo offerto da una istituzione locale a “sporcare” un quartiere, già messo a dura prova dal degrado, dimostrando di non sapere di cosa parla quando invita i cittadini al rispetto dell’ambiente, bensì dal fatto che quel mercato, almeno nei mesi di maggio, giugno e luglio, non è stato realizzato. E non è dato sapere il motivo, visto che al riguardo mancano comunicazioni ufficiali.

Lo scenario che offre Largo Banchi Nuovi è quanto di più deprimente ci possa essere nella zona: senza la minima cura, uno spazio adibito dai ragazzi a campetto di calcio con tanto di porte, un altro striscione a ricordarci che siamo nella seconda municipalità di Napoli, un negozio devastato. E in più i soliti annunci, gli impegni, gli stanziamenti, i progetti che restano buoni solo sulla carta, uniformandosi al modus operandi dell’amministrazione comunale. Sul sito della Seconda Municipalità campeggia ancora la brochure dell’evento, con tutte le associazioni e le organizzazioni coinvolte, gli enti promotori (Regione Campania, Comune di Napoli, Seconda Municipalità) e un programma fitto di appuntamenti. Ci chiediamo se la beffa non sia stata preceduta, come spesso accade, dal danno, ovvero dalla spesa di fondi propedeutici alla realizzazione del mercatino. Piccoli sprechi che confermerebbero quanto sia sfuggente il controllo della destinazione dei fondi pubblici, tanto più se questi si perdono nei vicoli dimenticati della città.

MediNapoli, 26 settembre 2008

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