Grazie Henry non conoscevo questo sito, molto interessante.
Ho letto qualcosa , qua e là : certo che questi Olandesi sono curiosi , molto curiosi.
Fra due o tre generazioni saranno una repubblica islamica , dove vigerà la sharia , e loro vanno a stracciarsi le vesti per Silvio Berlusconi.
Curiosi , e strani.
Pensa se invece noi perdessimo tempo a monitorare questi splendori alieni...:
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Hal G. P. Colebatch è uno scrittore australiano, avvocato, professore di diritto, e commentatore politico, e la sua denuncia è molto forte: «La Gran Bretagna sembra diventare il primo Stato neo-totalitario. Non ci sono campi di concentramento o gulag, ma ci sono polizie del pensiero dotate di poteri senza precedenti per intimare modi di pensare uniformati e individuare l’eresia, e i dissidenti possono vedersi imporre pesanti pene». Il motivo del suo allarme risiede, fra l’altro, in un progetto di legge del governo inglese che convertirebbe in azione penale (sic!) scherzi o barzellette politicamente (leggi: islamicamente) scorrette, con pene fino a sette anni di prigione. Non è stato accolto nemmeno un emendamento della Camera dei Lord per proteggere la libertà d’espressione. «Negli ultimi dieci anni ho accumulato numerosi esempi di pene draconiane, compreso l’arresto e l’incriminazione criminale di bambini per crimini del pensiero e offese contro il politicamente corretto», continua Colebatch. Come per esempio il caso di Codie Stott, una quattordicenne che si è vista denunciata per razzismo dall’insegnante, arrestata dalla polizia, trattenuta in una cella per tre ore e mezza priva dei suoi abiti, fotografata e schedata con le impronte digitali, interrogata per crimini razziali d’ordine pubblico, il tutto per aver chiesto di poter seguire una ricerca scientifica con un altro gruppo di studio poiché in quello che l’insegnante le aveva assegnato c’erano solo ragazze che parlavano unicamente l’urdu. Ora la scuola, insoddisfatta per la mancata incriminazione da parte della magistratura, medita altre misure contro l’allieva, senza però preoccuparsi troppo delle alunne pakistane che non si curano d’imparare l’inglese.
Oppure c’è il caso di un bambino di dieci anni arrestato e portato davanti a un giudice per aver apostrofato un coetaneo con gli appellativi di “Paki” e “Bin Laden”, mentre l’altro lo scherniva con insulti più... tradizionali. Al momento dell’udienza, l’affare era già costato 25 mila sterline ai contribuenti. L’imputato è stato così scosso che ha lasciato la scuola. «Ci sono stati, negli ultimi mesi, innumerevoli casi di persone che sono state licenziate dalle scuole, ospedali e altre istituzioni per questioni di religione. In molti casi non si trattava di opinioni gridate fanaticamente dai tetti, ma di scambi in conversazioni private che sono stati denunciati alle autorità. Presi così, isolatamente, ciascuno di questi incidenti può essere interpretato come un’aberrazione, ma presi nell’insieme – ho citato soltanto un piccolo campione, altri sono riportati quasi ogni giorno, continua Colebatch – danno un’immagine piuttosto chiara della situazione».
http://www.loccidentale.it/articolo/...+altro.0071143
Caspita, allora il mondo intero e' comunista!