diciamo che Brunetta ha avuto il coraggio, o si è trovato nelle condizioni, di intervenire pesantemente sul carrozzone improduttivo, clientelare e tutela "schiene di vetro" che è parte integrante della PA.
Molto corretta è anche la seconda iniziativa che punterebbe a premiare i tanti virtuosi che, nonostante tutto, popolano il mondo del pubblico impiego.
Fino a qui credo sia molto difficile obiettare... che poi ci riesca e con quali modi, è tutto da vedere!
A me sembra che a volte si condanni più per un fatto d'appartenenza politica che per meriti dimostrati sul campo anche se per il momento si tratta solo di buone intenzioni!
E poi, voilà, ecco anche il solito concorso u misura! Non poteva mancare. Nihil sub sole novi . Di nuovo, c'è solo la demagogia di Brunetta.
AAA, cercasi super senior
AHI ahi mister Brunetta, questa non ci voleva. Dopo settimane di martellante campagna contro i fannulloni, gli sprechi, le consulenze da tagliare, i postulanti da rispedire a casa con un bel calcio nel sedere, nei pressi della scrivania del ministro si confeziona, con un lavoro di taglio e cucito, un bando su misura per acquisire la collaborazione di un giornalista su misura. Non c'è nulla che possa provare che il ministro della Funzione pubblica ne sia a conoscenza. Anzi è del tutto probabile che il taglio e cucito sia stato eseguito senza dar conto, per la modestia dell'incarico, al ministro.
E però fa un certo effetto sapere che il Centro nazionale per l'Informatica nella pubblica amministrazione, in sigla Cnipa, un ente pubblico che fa capo alla Presidenza del Consiglio ed è strettamente connesso al dipartimento della Funzione pubblica dove regna Renato Brunetta, per curare i rapporti con la stampa, promuovere l'immagine del centro e gli sforzi connessi alla digitalizzazione del sistema, abbia pensato di avvalersi di un giornalista con caratteristiche così lontane dal profilo di cui si richiede la collaborazione da apparire un bando davvero eccentrico.
I fatti. I dirigenti del Cnipa hanno bisogno di un giornalista. Non uno dei tanti, ma un tizio che sappia tutto di computer, navigato nei rapporti con gli enti pubblici. Giovane non necessariamente, anzi, per la verità, lo cercano esperto, piuttosto esperto. Il profilo "super senior" fa capire che c'è bisogno di un curriculum di vera eccellenza.
Anzitutto questo signore deve essere iscritto da almeno vent'anni all'ordine dei giornalisti. E vabbè. Da vent'anni il poveretto deve però anche aver frequentato la sala stampa del Parlamento. Perché proprio il Parlamento? Ha qualche legame il lavoro di cronista politico con la missione aziendale del Centro? Boh. Ma non è finita.
Il tizio, il super giornalista, deve anche essere stato iscritto per almeno dieci anni all'associazione della stampa parlamentare. Non è necessario, sembra di capire, che lo sia attualmente. Indispensabile che lo sia stato. Non basta. Il super super giornalista, con tessera parlamentare decennale e frequentazione ventennale a Montecitorio deve aver lavorato non in un giornaletto qualsiasi e neanche in un giornalone. Per vent'anni, naturalmente, dev'essere stato agli ordini di un'agenzia di stampa. Ma non una cosa così: un'agenzia di stampa "primaria". E' finita? Macché.
Al Cnipa non basta che per vent'anni abbia scarpinato come cronista di un'agenzia di stampa nel Parlamento, e per dieci anni abbia avuto anche la tessera di cronista parlamentare. Chiede che questo super eroe abbia consolidato anche un'esperienza "almeno ventennale" nella "direzione/consulenza/conduzione di relazioni esterne e uffici stampa".
Ora facciamo due conti: vent'anni all'agenzia di stampa e vent'anni in un ufficio stampa fanno quarant'anni di lavoro. Dubbio (lecito): con quarant'anni di lavoro si avrebbe diritto alla pensione. Perché il Cnipa cerca un signore molto in là con gli anni piuttosto che un trentenne nato professionalmente nell'era di internet? Tenetevi il dubbio e proseguiamo.
L'amministrazione pubblica vuole consulenti talmente senior da esigere, in più, anche "un'esperienza decennale" di responsabilità nella gestione della comunicazione pubblica. Il giornalista da almeno cinque anni deve aver fatto questo lavoro presso amministrazioni pubbliche che si occupano di innovazione tecnologica. Chi in Italia si occupa di digitale? Ma il Cnipa, of course.
Se il vostro curriculum dovesse avere tutti i requisiti richiesti, non c'è dubbio. Tocca a voi. Ah, però dimenticavamo di aggiungere un'ultima necessità. Dovrete infine dimostrare di avere una esperienza "pluriennale" di collaborazione con giornali, immaginiamo nazionali, su temi riguardanti "l'economia e la finanza pubblica e privata". Di sport no, siete liberi di essere incompetenti.
Accludete il vostro curriculum e inviatelo a procedurecomparativecollaboratori@snipa.it. Tutto scade tra pochi giorni: alle 16 del prossimo 2 ottobre. Due anni di lavoro, centomila euro l'anno lordi. Come dite? Il vostro curriculum ancorché eccellente non risponde ai requisiti richiesti? Non demoralizzatevi. Riprovate la prossima volta, sarete più fortunati.
http://www.repubblica.it/2006/a/rubr...-brunetta.html
Brunetta era nello staff craxiano con l'altra aquila sacconi...pensi che possano dare lezioni di un "qualchecosa"?
Io penso di no.
Penso invece che, da buon "comunicatore" come il suo datore di lavoro, abbia centrato demagogicamente lo "sgoob" biscardiano della notizia che la ggente vuole sentirsi comunicare.
Tutto qui.
Un buon amministratore avrebbe lavorato in sordina senza clamore e a risultati ottenuti, informato il paese.
Questo era quello che avevamo prima.
Questo è quello che abbiamo raggiunto.
Le stesse cose le ho viste e vissute solo in Cina quando il grande timoniere era ancora un intoccabile...
Sicuramente il tempo vi darà ragione e mi schiererò anch'io tra i duri contestatori, ma mi piacerebbe attendere i prossimi mesi prima di criticare ferocemente il suo operato!
Per quanto concerne le vecchie appartenenze del ministro ricordo che l'attuale "anima bella" Amato (per cirtarne uno) faceva parte del vecchio partito socialista con funzioni ed incarichi ben più di spicco rispetto al Brunetta. Ciriaco De Mita, grande estimatore del suo Pupillo Prodi non mi risulta fosse stato un anima candita al tempo del CAF... potrei proseguire con Del Turco, Jervolino, Intini, Bobetto... per non parlare delle ombre sui La Torre e i D'Alema! Se poi vogliamo snocciolare nomi nuovi del nuovo potrei citare un simpatico Colaninno che, nella vicenda Alitalia è stato il vero ministro ombra! L'ombra del padre al servizio del nano di Arcore!
In questa fauna come possiamo schierarci dalla parte dei giusti? Qual'è? C'é?
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