Originariamente Scritto da
Lupus in Fabula
Nel novembre del 18 la Germania era scivolata nel caos, il caser costretto all’esilio, le rivolte dei soldati di ritorno dal fronte avevano reso obsoleto qualsiasi progetto di trasformare il Reich in una monarchia parlamentare. Consigli (soviet) di operai e militari si erano costituiti nei principali centri urbani e, sebbene non fossero monopolizzati da un partito comunista, la rivolta dei soviet era sul punto di trasformare la Germania in repubblica socialista. Fu la rottura tra socialdemocratici e frange della sinistra estrema a far fallire il progetto rivoluzionario: i primi avevano deciso di non opporsi al governo, fermando la rivoluzione.
Ma la situazione di precaria stabilità sorta con la promulgazione della costituzione repubblicana a Weimar nei primi mesi del 19 non era destinata a durare
I francesi a Verssailes furono inamovibili, e prevalse la loro linea dura su quella, più conciliante dei britannici: la Renania e la regione della Saar dovevano essere non solo smilitarizzate ma anche scorporate dalla Germania. Col trattato del 1919 venne istituita la “
Rheinische Republik” un territorio con capitale Aquisgrana, sottoposto all’amministrazione della Società delle Nazioni.
Danzica fu un altro brandello strappato dalla carcassa dell’Reich, insieme a una buona fetta di territorio ceduto alla Polonia come “Corridoio polacco”.
La legittimità del governo di Weimar venne ridicolizzata: sebbene la Germania non fosse stata occupata, furono imposti osservatori della SdN ai principali ministeri tedeschi. Le forze armate vennero ridotte a forza di polizia.
In un periodo di 3 anni, si susseguirono scontri tra reduci ultranazionalisti, socialisti, spartachisti e comunisti, e tra questi e le forze governative. Nella Rhur i comunisti costituirono un’Armata Rossa di 50000 persone e presero il controllo della regione (fatto storico).
I freikorps, le truppe di reduci dello smobilitato esercito, tentarono un colpo di stato a Berlino, fallito per il mancato appoggio della burocrazia.
Nel 22 gli scioperi durano per un periodo di ben 8 mesi.
Il 9 novembre del 1923, in un tentativo di Putsch a Monaco di Baviera,
viene ucciso Adolph Hitler.
La Falange Rossa
Nel caos generale si fece strada un piccolo movimento politico, estremamente aggressivo, violento e organizzato, ispirato nelle forme al partito bolscevico di Lenin che aveva assunto il potere in Russia, ma dotato di un’ideologia propria, che mischiava tendenze rivoluzionarie e conservatrici, lotta proletaria e volontà revanscista. Sulla base di letture distorte di Fichte e Marx, un personaggio dall’oscura biografia,
Reinhold Kolmann, ex spartachista fuoriuscito dal gruppo perché contrario contrario ai metodi “pacifisti, era giunto alla conclusione che solo il popolo tedesco poteva porsi come avanguardia della rivoluzione socialista mondiale, e che la rinascita del potenza tedesca coem egemone in Europa era fondamentale per l’attuazione di questo piano. Costruendo un gruppo di professionisti della rivoluzione, era riuscito a imporsi tra gli altri gruppi eversivi, rossi fuori e neri dentro.
La Roth Phalanx diventa una forza ben nota nella Germania weimariana. Mentre socialdemocratici e comunisti perdevano consensi e aderenti, che andavano a ingrossare le fila della nuova organizzazione, le SA di Ernst Rhom, nere fuori e rosse dentro si consolidavano in Baviera.
Sebbene non fossero mancate piccole schermaglie, le due formazioni non si erano mai affrontate di rettamente: i rispettivi leader intuirono di poter giungere a un compromesso.
Il primo giorno di agosto del 1927 SA e Falange Rossa marciarono unite verso Berlino, dove divampava l’ennesima rivolta operaia. Parlamentari e attivisti politici fuggirono in Prussica orientale, i membri del governo furono arrestati e fucilati davanti al reichstag, mentre
Reinhol Kolmann proclamava la nascita del Deutsche Arbaiter Reich.
Immaginatevi un oscuro mix nazi-bol tra la DDR, i film di Fritz Lang e l’Urss Staliniana!
Le potenze occidentali osservarono allibite l’evolversi della situazione: l’opzione di un intervento militare controrivoluzionario, voluto in un primo tempo dai francesi, fu scartato, vista la fallimentare esperienza della controrivoluzione in Russia.
Ora nel cuore dell’Europa il gigante tedesco cominciava a rialzarsi.