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  1. #1
    tra Baltico e Adige
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    Predefinito Il sud non sfrutta il nord.

    Questa è una stupidata,ed è meglio ribadirlo,perchè qualcuno potrebbe anche crederci.

    Le regioni meridionali ricevono dallo stato il doppio e anche di più di quello che ricevono le regioni settentrionali,compresa anche qualche regione a statuto autonomo.

    Se la Campania versando,mettiamo dieci milioni di euro di tasse riceve trenta milioni di euro in finanziamenti statali mentre il Veneto versando trenta milioni di euro riceve dallo stato dieci milioni di euro,significa che la Campania sfrutta il Veneto e non ci sono santi...un paese democratico e serio(in Germania succede)lo stato prenderebbe dalle regioni più ricche quanto basta per garantire alla Campania e al Veneto la stessa cifra procapite, e questo non succede,quindi il sud sfrutta alla grande il nord.
    Le regioni del nord producono ricchezza che viene puntualmente sottratta dalle regioni del sud.
    Ai meridionali che si affacciano su questo FORUM chiedo di non proporre più tali baggianate.

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    Questa è una stupidata,ed è meglio ribadirlo,perchè qualcuno potrebbe anche crederci.

    Le regioni meridionali ricevono dallo stato il doppio e anche di più di quello che ricevono le regioni settentrionali,compresa anche qualche regione a statuto autonomo.

    Se la Campania versando,mettiamo dieci milioni di euro di tasse riceve trenta milioni di euro in finanziamenti statali mentre il Veneto versando trenta milioni di euro riceve dallo stato dieci milioni di euro,significa che la Campania sfrutta il Veneto e non ci sono santi...un paese democratico e serio(in Germania succede)lo stato prenderebbe dalle regioni più ricche quanto basta per garantire alla Campania e al Veneto la stessa cifra procapite, e questo non succede,quindi il sud sfrutta alla grande il nord.
    Le regioni del nord producono ricchezza che viene puntualmente sottratta dalle regioni del sud.
    Ai meridionali che si affacciano su questo FORUM chiedo di non proporre più tali baggianate.
    SI MA IL GIOCO CONTINUA AD ESSERE COSI' PERCHE' AL NORD ABBIAMO UNA DIRIGGENZZA TIPO LA NODDE CHE VENDENDOSI NON OTTERRA' MAI NIENTE....

    E TENERE SOTTO SCACCO IL NORD A ROMA VIENI PREMIATO

  3. #3
    tra Baltico e Adige
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    Guarda sono convinto che laggiù non abbiano nessuna paura dei "leghisti"ma siano terrorizzati dal voto leghista e autonomista/secessionista in genere per quello che rappresenta,quindi proponi di votare chi?

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    quindi proponi di votare chi?
    votare chi ? solo dopo questo


    prima non serve piu votare

    AL SUD NESSUNO E' TERRORIZZATO STAI TRANQUILLO DORMI SERENO

    INCOMINCERANNO AD ESSERLO IL GIORNO CHE SPARIRA' LA LEGA NODDE

    ALLORA SI CHE SARANNO CAZZI !!



  5. #5
    tra Baltico e Adige
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    Si ma fino a che molti al nord credono che il sud non gli sottrae denaro che permetterebbe per esempio ad equiparare gli stipendi che so... del metalmeccanico medio(1300 euro al mese)col metalmeccanico francese(2200 euro al mese)chi vuoi che la faccia la rivoluzione?molti non si rendono conto che l'economia settentrionale(se non sarà spazzata via dalla crisi in atto)è al livello di quella francese e forse di quella tedesca,ma dobbiamo accontentarci di infrastrutture,servizi e stipendi da meridionali.
    E personalmente dopo 60 anni di questo andazzo mi sono rotto le palle.

  6. #6
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    Hahhaaa... stai sognando bello mio... torna con i piedi per terra...


  7. #7
    duosiciliano
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    Predefinito Volete sapere perchè noi duosiciliani siamo incazzati con la lega???

    L'intervento ordinario a favore dell' industria italiana
    A partire dal 1978, il Fondo per la ristrutturazione e riconversione industriale ha finanziato 202 progetti di investimenti.
    Dai dati raccolti sulla Gazzetta Ufficiale Italiana, risultano erogati complessivamente 2.893 miliardi in contributi in conto interessi, 1.485 miliardi in mutui agevolati, e 938 miliardi in contributi in conto capitale per le aree meridionali in base all'art. 69 del Testo Unico.
    Fra le aziende che hanno ottenuto finanziamenti il 63.4% ha la sede legale nel Nord, il 6.4% nel Centro e il 7.9% nel Sud.
    Dalla distribuzione regionale delle aziende per sede legale emerge che più della [SILVIA]metà di esse (53%) ha sede in Lombardia e Piemonte. [/SILVIA]
    In effetti la Legge 675/77, per quanto concerne il Fondo, ha "funzionato" solo per la grande impresa, in particolare settentrionale e pubblica, capace di muoversi su tutto il territorio nazionale, che ha potuto accedere a quote maggiori di erogazioni grazie alla propria presenza anche nelle aree meridionali.
    Nel corso degli anni Ottanta le politiche di incentivazione alle attività di ricerca e innovazione tecnologica nel settore industriale hanno rappresentato una voce in crescita dei trasferimenti dello Stato alle imprese. Ciò è ben evidenziato dai contenuti della Legge N. 46 del 17 Febbraio 1982 con la quale ci si prefigge di ovviare ai risultati tutt'altro che positivi della legge precedente.




    A NAPOLI ABBIAMO I VELENI DELLE AZIENDE DEL NORD



    Nel cuore di Pianura (Napoli) sono stati sepolti fiumi di fanghi speciali, tonnellate di amianto, pezzi di terreno inquinato con il gasolio, rifiuti ospedalieri e chimici.
    Quasi tutti provenienti, secondo la Procura di Napoli, da numerose aziende della Lombardia, Piemonte e Liguria che pagavano e registravano regolarmente quei viaggi per liberarsi di fastidiose "scorie".

    Regioni che inviavano quaggiu' lo scarto di lavorazioni pericolose fin dagli anni Ottanta: con il guadagno dei proprietari della discarica e l'indifferenza delle autorita' locali.
    Stando ai primi atti raccolti dai pubblici ministeri, nella discarica quarantennale della periferia ovest di Napoli non arrivavano solo le montagne di sacchetti provenienti da tutt'Italia, ne' solo i rifiuti pericolosi, ma spuntano ora responsabilita' declinate per nome e provenienza geografica nella caccia agli autori di un presunto disastro colposo provocati dall'enorme quantita' e qualita' dei rifiuti "inadeguati" sepolti nel ventre di Pianura.

    Rifiuti speciali e tossici sversati dal 1987 al 1994:


    • 16 tonnellate di scarti di collante acrilico dalla Sicaf di Cuzzango di Premosello (Novara)
    • 21 tonnellate di fanghi dell'impianto di depurazione di Fermolet di S.Giuliano Milanese (MI)
    • 22 tonnellate di morchie di verniciatura, resine e fanghi dalla provincia di Padova
    • 25 tonnellate di rifiuti speciali cosmetici scaduti da Tocco Magico di Roma
    • 50 tonnellate di morchie di verniciatura dalla Sicaf di Premosello (Novara)
    • 79 tonnellate di rifiuti speciali industriali da Robassomero (Torino)
    • 113 tonnellate di polveri di amianto da Robassomero (Torino)
    • 522 tonnellate di fanghi di verniciatura della Fermolet di S.Giuliano Milanese (MI)
    • 1.106 tonnellate di scorie e ceneri di alluminio dalla Fonderie Riva di Parabiago (MI)

  8. #8
    duosiciliano
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    Predefinito Perchè sono passati più di 20 anni e ancora non secede!!!

    17



    FERDINANDO II
    Per la grazia di Dio
    RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
    DI GERUSALEMME, ec
    DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ec. ec.
    GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.

    Fin da' primi momenti del nostro avvenimento al Trono, Noi dichiarammo esservi nelle finanze delle piaghe profonde. Promettemmo di applicarci a curarle, e recare nel tempo stesso qualche alleviamento a' pubblici pesi. Le conseguenze fatali della straniera usurpazione, gli avvenimenti disgraziati del 1820 hanno in prima rivolte le nostre cure alla parte de' nostri domini al di qua del Faro. Queste speranze rimasero deluse. Per le conseguenze degli avvenimenti del 1820 esisteva un deficit che di anno in anno si aumentava per gli interessi di cui era gravato. Sotto il titolo misterioso di debito galleggiante ammesso dalle nuove teorie di finanze, non lascia di essere un debito: è tanto più grave, tanto più molesto, perché non trova nei fondi di ammortizzazione un perenne presidio, perché le sue scadenze non sempre possono differirsi. La somma ne ascende a D. 4.345.251,50. Il primo passo indispensabile alla prosperità delle finanze è quello di estinguerlo a gradi. Posta così al nudo la cosa, il vuoto effettivo ch'esiste nello stato discusso da formarsi pel 1831, inclusa una parte del pagamento del debito galleggiante di sopra indicato è di 1.128.167.
    Noi ne fummo profondamente rattristati, ma non disanimati: confidando nel divino aiuto, che abbiamo invocato al cominciar del Nostro Regno, e nell'amore del nostro popolo. Noi siamo sicuri che con ferma costanza godremo di un avvenire più lieto. Fedele alle nostre promesse di fare ogni personale sacrificio, noi abbiam già conceduto un rilascio dalla nostra borsa privata di D. 180.000 - Altro ne facciamo dall'assegnamento della nostra Real Casa di D. 190.000. - Conciliando il mantenimento ed il benessere di tutte le nostre attuali forze di terra e di mare col perfetto ordine in cui sono stati rimessi i rami di marina, e guerra, abbiamo ottenuto una diminuzione di D. 340.000.
    La severa riforma fatta negli esiti de' diversi Ministeri ha prodotto un' economia di D. 531.667.
    Sono di D. 1.241.667. Pareggiati in tal modo gl' introiti e le spese dello stato discusso pel 1831 rimanendovi una somma disponibile di D. 113.500.
    Noi ci siamo proposti di impiegarla al sollievo della parte più bisognosa del nostro popolo. Il dazio sul macinato imposto col citato decreto del 28 maggio 1826 richiamava la nostra prima attenzione. Ma questa imposta ascendendo a D. 1.253.000 non avrebbe in tal modo ricevuto che un poco sensibile alleviamento. Non potendo chiedere né alla proprietà né all' industria altri sacrifizj, senza portare grave ferita a queste sorgenti della pubblica prosperità, ci siamo per necessità rivolti ad una nuova ritenuta delle spese dette di materiali, ad una ritenuta su' soldi e su' godenti le pensioni di grazia e giustizia. Essendo questa classe particolarmente rivestita della nostra fiducia, godendo le preminenze della pubblica considerazione, degli onori, delle beneficenze, e de' soldi che le danno più facili mezzi di sussistenza. Noi non faremo a questa classe il torto di crederla poco impegnata al pubblico bene. Questa nuova ritenuta non toccherà gli impiegati ed i pensionisti che godono un appannaggio di D. 25 mensuali in sotto. Crescerà con moderate proporzioni per le classi ascendenti, e se parrà grave per gli impiegati e pensionisti che trovansi alle sommità, in risultato la somma che loro rimane non sarà certo inferiore agli antichi soldi, alle antiche pensioni della Monarchia delle Due Sicilie; e allorché le vecchie costumanze di uno Stato possono utilmente rivivere, è prudente cosa il farlo, ed è indispensabile nella nostra posizione attuale.
    Riconosciuta la necessità di queste misure dopo maturamente esaminate nel nostro Consiglio ordinario di Stato se n'è a Noi rassegnato il corrispondente progetto. Considerando che i soprassoldi, le gratificazioni, le identità cumulate da' soldi sono un
    favore d'eccezione, che per qualunque titolo concedute non può essere continuato ne' gravissimi bisogni dello Stato, che debbono pur nondimeno essere conservati i
    soprassoldi militari solo a distinguere il servizio attivo dal servizio sedentaneo, o di riforma, le indennità di alloggio de' militari medesimi, come del pari le semplici e necessarie indennità di scrittojo;Considerando che l'unione di diversi uffizj in una stessa persona non concede per i regolamenti in vigore se non che la scelta del soldo maggiore, e che avendo onorata origine da un attestato di nostra fiducia ne' talenti e nello zelo degli impiegati, dà ad essi il titolo alla nostra Sovrana considerazione negli ascensi;
    Considerando che gli attuali soldi avendo ottenuto nella prosperità di cui lo Stato godeva prima delle fatali vicende del 1820 il considerabile aumento relativamente agli antichi soldi, possono oltre della ritenuta già esistente soffrirne una nuova;
    Considerando che nelle nuove ritenute giova esentarne gli averi cumulati non maggiore di D. 25 mensuali, convenga proporzionalmente tassar gli altri in modo che il peso maggiore ricada su di quelli che sono più elevati;
    Considerando essere opportuna una nuova ritenuta sulle spese di materiale;
    Considerando che le pensioni di giustizia possono essere tassate colla stessa proporzione de' soldi e quelle di grazia possono soffrire un peso maggiore;
    Considerando che nell' alleviamento promesso 'a nostri sudditi l' imposta sul macino richiama le nostre prime cure, essendo quella che grave è per sua natura alla classe più bisognosa e più povera;Sulla proposizione dei Nostri Ministri Segretarj di Stato delle finanze e degli affari interni:
    Udito il nostro Consiglio di Stato ordinario;
    Abbiamo risoluto di decretare quanto segue:
    Art 1. Sono abolite le cumulazioni tutte di soldo con soprassoldo, pensioni ed altri averi, per qualsiasi titolo conceduti, e sotto qualsivoglia denominazione, la cui somma riunita oltrepassi i D. 25 per mese, di modo che restino conservati per tutte le diverse spettanze i predetti D. 25 mensuali. Sono di questa disposizione eccettuati i soprassoldi ed indennità di alloggio e mobilio de' militari, non che le indennità di scrittojo.Art 2.I soldi e le pensioni di giustizia che non oltrepassano D. 25 mensuali saranno esenti dalla nuova ritenuta a' termini dell' Art. 1, la quale per le classi ascendenti da D. 25 ed un grano verrà regolata giusta la seguente tariffa: da mensuali D. 25,01 a D. 50 al 2,50 per cento - Da 50,01 a 100 al 5 - Da 101,01 a 150 al 7,50
    - Da 150,01 a 200 al 10 - Da 200,01 a 300 al 15 - Da 300,01 a 400 al 20 - Da 400,01 a 500 al 25



    - Da 500,01 a 700 al 30 - Da 700,01 a innanzi al 40.Art 3.Le ritenute sulle pensioni di grazia (osservate le prescrizioni dell' Art. 1) saranno fatte al doppio della tariffa contenuta nell' art. precedente. Art 4.Sarà ritenuta una seconda decima sulle spese di materiale.Art 5.Il decimo che in atto si paga sulle pensioni e su' soldi, ed in generale sugli esiti tutti della tesoreria continuerà a ritenersi. Le ritenute soprindicate sono state approssimativamente calcolate per D. 474.030. I quali uniti a' D. 113.500 avanzo precedente formano la somma di D. 587.530.Art 6.Il dazio sul macinato imposto a' termini degli art. 7 ed 8 cap. 3 del decreto de' 28 Maggio 1826, calcolato allora per D. 1.253.000 è diminuito per metà, seguendosi la ripartizione fattane in esecuzione del citato real decreto.Art 7.Essendo l'importo della metà del dazio sul macinato che si sopprime in D. 626.500, la somma che manca in D. 38.968 sarà prelevata dalle economie, che nel corso dell' anno si eseguiranno da' nostri Ministri nei rispettivi dipartimenti.Art 8.Il nostro Consigliere Ministro di Stato Presidente interino del Consiglio de' Ministri e tutti i nostri Ministri Segretarj di stato sono incaricati della esecuzione del presente decreto.
    Firmato: FERDINANDO




    Al momento dell'annessione ( ora considerando come già acquisiti i patrimoni di Roma e Venezia) le Due Sicilie parteciparono per oltre il 60% del totale razziato agli altri stati pre-unitari alla prima cassa del Regno d'Italia:





    Due Sicilie (milioni di lire) 445,2





    Lombardia 8,1





    Ducato di Modena 0,4





    Parma e Piacenza 1,2





    Roma (1870) 35,3





    Romagna, Marche e Umbria 55,3





    Piemonte 27,0





    Toscana 85,2





    Venezia(1866) 12,7


    Totale 670,4



    (aggiungiamo a questi valori le altre riserve, liquidità e titoli nonché i proventi delle vendite dei beni demaniali ed ecclesiastici e, dal 1861 ad oggi, le rimesse in valuta pregiata della immane Diaspora meridionale)



    Il prelievo fiscale diretto ed indiretto nelle Due Sicilie era il più mite di tutti gli Stati Italiani. La contribuzione diretta non mutò dal 1816 al 1860, basata sulla sola imposta fondiaria; le imposte e tasse indirette non furono mai più modificate dal 1815.I tributi diretti ed indiretti, nonostante non fossero mai stati aumentati in numero o in aliquota, determi-narono un aumento delle entrate da 16 milioni di ducati, nel 1815, a 30 milioni di ducati, nel 1859 e questo è il dato rilevante di quella fiorente economia!
    Prelievo fiscale diretto (decreto 10 agosto 1815)






    Imposta fondiaria ducati
    6.150.000






    Addizionali x deb.pubbl.
    615.000






    Addizionali x Provincie
    307.500






    Esazione
    282.900

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    Si ma fino a che molti al nord credono che il sud non gli sottrae denaro che permetterebbe per esempio ad equiparare gli stipendi che so... del metalmeccanico medio(1300 euro al mese)col metalmeccanico francese(2200 euro al mese)chi vuoi che la faccia la rivoluzione?molti non si rendono conto che l'economia settentrionale(se non sarà spazzata via dalla crisi in atto)è al livello di quella francese e forse di quella tedesca,ma dobbiamo accontentarci di infrastrutture,servizi e stipendi da meridionali.
    E personalmente dopo 60 anni di questo andazzo mi sono rotto le palle.
    queste cose le sanno tutti da tempo, il problema è che alcuni giustificano il latrocinio con l'essere tutti itagliani (avvallato oramai anche dai media leghisti) mentre altri hanno riposto tutto nel voto alla LN (che in alcune provincie supera 1/3 dei consensi)
    ... e roma fino che c'è la lega, dorme sonni tranquilli ... si può rinviare il problema all'infinito

    P.S. nonostante le varie crisi, l'economia LombardoVeneta si colloca ai vertici della zona Euro, il problema che la sanguisuga romana ci soffoca con la pressione fiscale più alta del mondo e ci danneggia dandoci servizi da terzo mondo

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    Questa è una stupidata,ed è meglio ribadirlo,perchè qualcuno potrebbe anche crederci.

    Le regioni meridionali ricevono dallo stato il doppio e anche di più di quello che ricevono le regioni settentrionali,compresa anche qualche regione a statuto autonomo.

    Se la Campania versando,mettiamo dieci milioni di euro di tasse riceve trenta milioni di euro in finanziamenti statali mentre il Veneto versando trenta milioni di euro riceve dallo stato dieci milioni di euro,significa che la Campania sfrutta il Veneto e non ci sono santi...un paese democratico e serio(in Germania succede)lo stato prenderebbe dalle regioni più ricche quanto basta per garantire alla Campania e al Veneto la stessa cifra procapite, e questo non succede,quindi il sud sfrutta alla grande il nord.
    Le regioni del nord producono ricchezza che viene puntualmente sottratta dalle regioni del sud.
    Ai meridionali che si affacciano su questo FORUM chiedo di non proporre più tali baggianate.
    spero che qui qualche onesto d'inteletto ci sia e se c'è non può non ammettere che la fovola dei dati della ricchezza prodotta è tutta da rivedere, a sud operano un sacco d'imprese che tragono ricchezza dal nostro territorio x poi pagare le tasse altrove cioè là dove hanno la loro sede legale se dette imprese versassero là dove operano beh i dati sarebbero assai differenti, giusto x fare alcune esempi; l'ilva di taranto il + grosso complesso siderurgico d'europa beh dove versa i contributi e le tasse il signor riva? E la marcegaglia che in puglia ha aperto svariate attività dove versa le tasse? e sono solo alcuni esempi non a caso ieri nelle piazze di tutta la puglia aleanza nazionale ha svolto una raccolta firme finchè il governo leggiferi in vista del federalismo in tal senso cioè le imprese versino le tasse là dove traggono ricchezza.
    senza offesa ma la puglia si campa da sola anzi............... x noi potete secedere.

 

 
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