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mustang
Il sindacato minaccia Confindustria sulla riforma del modello contrattuale.
Il suo segretario, Guglielmo Epifani, dopo aver annunciato lo sciopero generale per la scuola contro le misure adottate dal ministro Mariastella Gelmini, rilancia la protesta e questa volte prende di mira l’associazione degli industriali.
La trattativa con Confindustria “ha esaurito il suo significato. Dobbiamo rilanciare la nostra piattaforma unitaria e chiedere formalmente l’allargamento del tavolo di confronto alle altre rappresentanze datoriali”.
Si fa calda quindi la vigilia dell’incontro tra Confindustria e sindacati ed Epifani ha già pronto l’elmetto per andare in guerra.
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Lavoriamo e continueremo a lavorare tenacemente all’unità sindacale”, ma non nasconde che la Cgil è pronta a continuare per conto suo, dopo che di fronte alla trattativa Alitalia il fronte sindacale si è spaccato.
“Se si muove da sola, la Cgil lo fa perché, tentate tutte le strade possibili, considera necessario che ci sia chi si batte per le riforme a favore dei precari, dei pensionati, delle categorie più deboli”.
“Non si possono fare insieme le piattaforme e poi dimenticarle o prenderne solo alcuni aspetti”, ha aggiunto Epifani, sottolineando che dal dibattito è sparito il tema delle detrazioni per salari e pensioni mentre si insiste sulla detassazione dello straordinario, che è “puro non senso in una fase di rallentamento del lavoro, di perdita di posti e di calo di ore di straordinario, come ha rilevato ieri l'Istat”.
Soffermandosi poi su alcuni aspetti che riguardano l'idea stessa di sindacato, il numero uno della Cgil ha affermato: “Per noi la rappresentanza si esprime attraverso la contrattazione la cui funzione può essere integrata dalla gestione di servizi funzionale alla contrattazione stessa”.
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