Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 18
  1. #1
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    19 Sep 2005
    Località
    Oggiono (LC)
    Messaggi
    19,372
     Likes dati
    212
     Like avuti
    137
    Mentioned
    26 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Lettera di Max Ferrari sul "caso Catania"

    Leggo che anziché perseguire e punire coloro che hanno portato alla bancarotta Catania, il Governo ha deciso di premiarli regalando alla città siciliana 140 milioni di euro (nostri) che sono un piccolo anticipo per poi coprire,un po’ alla volta, i 700 milioni di buco.
    A questa immane porcata firmata Forza Italia (l’artefice principale del disastro,oggi parlamentare, è il medico di Berlusconi) si aggiungono poi la notizia che a Roma (definita zona disagiata) verranno donati altri 500 milioni (e siamo a 1 miliardo di euro in 3 mesi) per aiutare il sindaco di AN e l’annuncio che l’investimento più importante per il Paese è il ponte di Messina.
    Allo stesso tempo leggo che i comuni del Nord, malgrado le tasse che ci dissanguano, non hanno più una lira e cominceranno a tagliare i servizi sociali, in attesa di nuove tasse che possano sostituire l’ICI.
    Ma questo non doveva essere il governo amico del Nord? Ma dov’è finito il federalismo?
    Persino Calderoli ammette che la sua riforma federale è stata annacquata e D’Alema ci fa sapere che tutti la voteranno perché tanto è una scatola vuota: federalismo verbale anziché fiscale.

    Max Ferrari
    Fronte Nord-Lombardia Autonoma

  2. #2
    rural resistance
    Data Registrazione
    01 Jun 2007
    Località
    Langbardland
    Messaggi
    1,136
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Luca Visualizza Messaggio
    D’Alema ci fa sapere che tutti la voteranno perché tanto è una scatola vuota:
    per la stessa ragione gli itagliani hanno votato in massa la lega alle passate elezioni .

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    22 Jan 2007
    Messaggi
    2,333
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

  4. #4
    Moderatore
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Cermenate (CO)
    Messaggi
    23,270
     Likes dati
    134
     Like avuti
    264
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    E' l'onesta cagnara delle libere opinioni...

  5. #5
    Registered User
    Data Registrazione
    10 Feb 2005
    Messaggi
    601
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Comunque la lettera è molto letta e commentata.Ecco una reazione della politica provinciale varesina.

    Basta entrare in un bar o girare i mercati per capire che esiste anche una reazione popolare al trasformismo della lega e il suo passaggio dalla protesta al potere, lasciando immutate nell’apparenza le posizioni politico-ideologiche, ma adattandosi alla pratica non sempre esaltante del governo e del sottogoverno.

    L’imbarazzo non è che non si renda omaggio all’Inno di Mameli, ma che su tutto il resto si fa come gli altri. Un conto è se scrive sui muri un ragazzo di periferia, un altro è tappezzare la città con manifesti pagati dal contributo statale. E la gente vede la differenza.

    Da quando era “primo partito in provincia” ne sono passati di anni e anche se oggi, grazie soprattutto alla diffusa paura dell’immigrazione, la Lega è in crescita, le contraddizioni che ha davanti sono ancora tutte da risolvere.

    Non ci sono solo le critiche alla Max Ferrari (che ha poco seguito col suo fondamentalismo antimeridionale, ma che sul caso Catania ha ragione da vendere).

    La Lega deve pensare alla frustrazione delle centinaia di amministratori comunali che si trovano a fare i conti con i soldi in meno nei bilanci già tagliati da anni.

    Oppure spiegare, se può, perchè la Lombardia non può fare uno sconto di pochi centesimi sul gasolio, mentre Calderoli prepara una legge che consente un regalo miliardario alla Regione Sicilia, proprio grazie alle accise pagate anche in Lombardia.

    Ma non è difficile immaginare che il capo della lega ha ben presenti le proprie contraddizioni e sa che, come c’è stata una parte del popolo di sinistra che è passato alla Lega, ce n’è un’altra parte non piccola che non ha creduto alle seduzioni né tanto meno all’alleanza con Berlusconi (già presentato come salvifica nel 2001) e continua a mettere in evidenza la distanza tra promesse e realtà di questo patto.




    Saluti cordiali
    Mercoledi 1 Ottobre 2008
    Roberto Caielli – consigliere provinciale del PD

  6. #6
    Forumista senior
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Messaggi
    2,845
     Likes dati
    0
     Like avuti
    5
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da vlassov Visualizza Messaggio

    ...La Lega deve pensare alla frustrazione delle centinaia di amministratori comunali che si trovano a fare i conti con i soldi in meno nei bilanci già tagliati da anni.

    Oppure spiegare, se può, perchè la Lombardia non può fare uno sconto di pochi centesimi sul gasolio, mentre Calderoli prepara una legge che consente un regalo miliardario alla Regione Sicilia, proprio grazie alle accise pagate anche in Lombardia......
    Ed e' proprio agli amministratori locali, a qualsiasi partito appartengano, che dovrebbe, secondo me, rivolgersi l'opera di contatto e colloquio da parte di Lombardia Autonoma.
    In questo momento dovrebbero essere molto sensibili ai nostri argomenti......

  7. #7
    frontelombardia.org
    Data Registrazione
    23 Mar 2005
    Località
    Dèl - Brèsa | Hèmpèr Pròncc, Mìa Pòra | Europa - il Crepuscolo degli Dei
    Messaggi
    1,619
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Anche il Furmiga ci dà ragione. SVEGLIA!



    Formigoni: «Grave ripianare i debiti degli enti sciuponi: fa a pugni col federalismo»


    III Roberto Formigoni è in viaggio per Roma. Lo aspetta il tavolo con Berlusconi, i suoi colleghi governatori e amministratori di province e comuni: nel menuilfederalismo, ossia quote e competenze, soldi e potere che plasmeranno il futuro della politica italiana.

    Presidente, ha visto che il Cipe ha ripianato il debito di Catania?

    «Stiamo verificando ma temo che anche il Comune di Roma sia stato oggetto di un regalo simile. Francamente resto a bocca aperta nell'apprendere queste notizie proprio mentre ci prepariamo a incardinare il federalismo. Scelte come queste sono l'esatto opposto del principio di responsabilità che cerchiamo di instaurare. Sto facendo verificare ma si tratterebbe, se confermato in entrambi i casi, di operazioni gravi».

    A proposito di federalismo: la Lombardia è stata autrice della prima bozza sul tema. Come giudica il cammino in atto?


    «Ci armiamo di pazienza: il percorso è lento perché richiede il consenso di tutti, ma è avviato».

    Non c'è il rischio che la ricerca di con senso ampio snaturi l'impianto stesso del federalismo, portando a un aumento di spesa o di pressione fiscale?

    «Spero proprio di no, da quanto visto finora non credo. Con i governatori abbiamo avanzato una serie di richieste precise e ragionevoli che sto portando al governo. Con il precedente esecutivo era stato siglato un accordo triennale sulla spesa dei nostri enti che scade nel 2009. C'è quindi margine per discutere e trovare un accordo. Fatico ad accettare le parole di Sacconi che dice che mancano i soldi - circa 400 milioni - con cui ripianare la spesa sanitaria. Si troveranno (In serata sui ticket la spunteranno i governatori, ndr). Si tratta di un patto da rispettare e ci auguriamo che il governo mostri la stessa apertura avuta, ad esempio, coni Comuni, che si trovano con la necessità di sistemare i conti dopo la rimozione dell'Ici».

    II ritorno dell'Ici sotto strane spoglie, contro cui questo giornale si è battuto, al momento è scongiurato.Aquesto proposito, pare accolta dall'esecutivo la richiesta dei sindaci di disporre del 20% dell'Irpef. La condivide? E alle Regioni quanto toccherà? II restante 80%?

    «Dei problemi contabili discuteremo, mi pare però che la proposta dei Comuni sia sensata».

    Cos'altro chiederete al governo?

    «Il trasferimento di competenze, che è un'altra parte nodale della proposta lombarda. Abbiamo una lista di 12 materie di cui chiediamo la competenza per un vero federalismo che completi e realizzi quello fiscale».

    Regioni e Comuni: mancano le province. Ad esse la prima bozza Calderoli assegnava i proventi del bollo auto. Cosa ne pensa?


    «Mi limito a far presente due cose: primo, il bollo auto era una delle poche entrate interamente destinate alle Regioni. In qualche modo, quel che esce deve rientrare. Secondo, l'abolizione delle province era nel programma dell'alleanza con cui il PdL e la Lega si sono presentati alle elezioni, vincendole. So bene che si tratta di un processo lungo che richiede un iter complicato. Diciamo che destinare alle province un introito di questo tipo è una scelta discutibile e, spero, rivedibile».

    In campagna elettorale disse che sarebbe rimasto a Roma, al governo, solo con un ruolo adatto a «servire i lombardi». Ha dei rimpianti?

    «No. Per come stanno andando le cose, labattagliapuò essere combattuta utilmente dalle posizioni che abbiamo scelto».

    Le elezioni regionali non sono lontanissime. Farà un altro giro al Pirellone?

    «Confermo la mia disponibilità. A tempo debito ne parleremo con Berlusconi e con gli alleati».

    Chiusa la vicenda Alitalia dal punto di vista contrattuale, si apre lapartita del partner straniero. Lei non ha nascosto il"tifo" per Luthansa. Cosa farà per assicurare questo esito?

    «Il mio non è un tifo da lombardo, ma una riflessione che nasce dalle tipologie di offerte delle due compagnie. Airfrance offre un modello fortemente accentrato, mentre le caratteristiche - in gergo multihub - dei tedeschi si prestano meglio per iltessuto italiano e per una valorizzazione dei nostri scali, Malpensa compresa. Mipare auspicabile che, dopo il salvataggio di Alitalia, si garantisca un futuro altrettanto brillante ai nostri aeroporti e a chi vorrà volare da noi: la domanda, per fortuna, è in costante ascesa, e l'Expo è in arrivo».

    Tra poco parteciperà (ore 17.30, Lido di Milano a piazzale Lotto) al dibattito inaugurale della Festa della Libertà con Galan, Fitto, Ronchi e la Moratti. Lei ha un ruolo nazionale di primo piano nel coordinamento del partito. La fusione si farà in tempo per le Europee?

    «Poco fa il presidente Berlusconi ha confermato i tempi per i prossimi passi concreti, quindi non vedo grandi ostacoli alla piena realizzazione del partito, che deve rimanere aperto ai migliori contributi».

    A proposito, si è discusso di ingressi da centro e destra. È favorevole?

    «Una grande realtà come il PdL deve mantenersi capace di attrarre consensi. L'Udc è già con noi nella famiglia del Ppe, per cui non sarebbe una forzatura. Certo, ogni ingresso deve comportare, per così dire, una vera "conversione" al programma e all'ispirazione».

    Vale anche per esponenti della Destra?

    «Sii: con una "conversione" seria».


    http://rassegnaweb.comune.genova.it/...pedb=1&video=0

  8. #8
    frontelombardia.org
    Data Registrazione
    23 Mar 2005
    Località
    Dèl - Brèsa | Hèmpèr Pròncc, Mìa Pòra | Europa - il Crepuscolo degli Dei
    Messaggi
    1,619
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Post E intanto Catania si consola con le Miss...


    Catania in bancarotta si consola con le miss
    Sessanta indagati per un crac senza precedenti: 700 milioni
    ALFIO CARUSO
    CATANIA


    Anche l’odore della notte è cambiato a piazza Umberto. In realtà da quasi novant’anni si chiama piazza Vittorio Emanuele III, ma il giorno dopo l’inaugurazione i catanesi cominciarono a indicarla con il nome della strada sulla quale si affaccia e pazienza per sua maestà, che aveva persino spedito un telegramma di ringraziamenti. Negli anni della spensieratezza c’era l’odore del gelsomino d’Arabia, con il quale erano addobbati i due chioschi, c’era l’odore degli sciroppi, c’era l’odore della menta che tendeva a sopraffare gli altri. D’estate, su tavolini improvvisati, fiorivano le sfide a briscola in cinque e a zecchinetta, al cui confronto lo chemin de fer è un passatempo da monaci di clausura. Ogni vittoria procurava un giro di orzate, di champagnino, di completo (limone, orzata, gocce di anice, seltz) per gli amici e per i picciotti; quelli deboli di stomaco si accontentavano del tamarindo, che a metà bicchiere dava diritto all’aggiunta di bicarbonato in aiuto alla digestione.

    In questa sera di fine settembre, con l’infida arietta subentrata alla calura del giorno, si respirano sentori di marcio e di bruciato. I primi provengono dalla spazzatura in continuo accumulo sui marciapiedi, i secondi dalle graticole di rosticcerie e di ristoranti, che in barba a permessi e divieti si sono impadroniti delle stradine laterali. Inseguendo il ricordo della brezza marina, nell’alternarsi di strade buie e di altre fiocamente illuminate, s’imbocca corso Italia, l’unica via ad aver conservato una parvenza di eleganza e di benessere, ma non si sfocia più nella piazza con la vista mozzafiato dell’insenatura punteggiata dalle lampare dei pescatori, il respiro del mare ad accarezzare lo scorrere delle ore. Piazza Europa continua a esserci, ma la sciagurata decisione della giunta Scapagnini di trasformarla in un enorme parcheggio l’ha stravolta. Da oltre un anno appare un campo di battaglia. L’intervento della magistratura per bloccare due centri commerciali assenti nel progetto iniziale ha stoppato i lavori e non è prevista una data per la ripresa. Così Catania è priva sia del velleitario megaricovero di auto, utile soltanto ai suoi costruttori, sia dell’affascinante colpo d’occhio che apriva la riviera dei Ciclopi. Fortunatamente la città ha altro con cui baloccarsi: la squadra quarta in classifica e soprattutto le due stangone arrivate prima e seconda al concorso di miss Italia. Miriam Leone e Marianna Di Martino impazzano sulle pagine de «La Sicilia» e in ogni manifestazione pubblica con contorno di onorevoli e di consiglieri comunali in cerca di foto e di luce riflessa.

    “Catania capitale della bellezza” inorgoglisce i suoi abitanti e mette in secondo piano le bollette non pagate all’Enel, le cooperative addette ai servizi sociali senza stipendio da gennaio, il rifiuto dei dipendenti del cimitero di seppellire i defunti, l’incubo di una raccolta dell’immondizia sempre in bilico, gli impiegati comunali che l’altro giorno hanno manifestato in piazza Duomo preoccupati per il proprio futuro e inferociti per i 2 milioni 130 mila euro distribuiti ad agosto ai dirigenti. Figurano quale premio per i risultati conseguiti nel 2006 quando il deficit toccò i 700 milioni di euro. E fanno il paio con la famosa indennità «cenere dell’Etna» elargita dall’allora sindaco Scapagnini agli oltre quattromila stipendiati del Comune per favorire la propria rielezione nel 2005. A causa di tale regalo fatto con i nostri soldi l’alchimista delle pozioni magiche, caro al cuore, e non solo, di Berlusconi, è già stato condannato in primo grado.


    Dopo esser stato riverito e lisciato per sette anni, ora Scapagnini rappresenta l’oggetto di qualsiasi critica. Eppure non è l’unico responsabile dello sfascio. Era soprattutto un elegante incompetente, l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, capace di definire il «mio Tremonti» l’assessore al Bilancio D’Asero, accusato da tre indagini della Corte dei Conti e da una del ministero delle Finanze di aver presentato nel 2003 e nel 2004 bilanci non veritieri: risultavano in pareggio, viceversa nascondevano deficit di 40,6 e di 42,7 milioni di euro. E’ stato l’inizio del crac. Ma alle spalle del vanesio sindaco, attento a sfoggiare una mise diversa in ogni cerimonia, ha campeggiato fino all’ultimo il malinconico, ma tosto Lombardo, prima vicesindaco, poi azionista di riferimento della maggioranza politica, da tre mesi anche presidente regionale.

    Lombardo esercita un potere assoluto. Dalla sua benevolenza dipendono i posti di lavoro, lontano dal suo impressionante riporto non c’è luce e soprattutto non c’è stipendio. Prendete l’avvocato Gaetano Tafuri, ex assessore al bilancio, trombato alle regionali, ma con fama di fedelissimo: è stato appena ripescato quale commissario della Ferrovia circumetnea.
    La capillare occupazione del territorio ha coinvolto anche gli ultimi ridotti sfuggiti per sessant’anni alle designazioni dei partiti, lo Stabile e il Teatro Massimo. Qui è stato insediato l’avvocato Antonio Fiumefreddo, reduce da diverse cambi di campo. Con assoluto sprezzo del ridicolo il sovrintendente ha dedicato il Massimo alla Madonna, la qualcosa comporterebbe la cancellazione di metà delle opere liriche, visto il loro spregiudicato contenuto. La ricerca di notorietà l’ha pure indotto ad annunciare che un suo assistito era stato violentato in galera, però il garante dei carcerati l’ha contraddetto; e che cento allievi delle scuole di danze avevano disertato per ordine dei genitori una manifestazione contro Cosa Nostra, tuttavia anche in questo caso sono piovute precisazioni e smentite.

    Eppure i catanesi, ancora esultanti per i sessanta fra assessori, dirigenti e sindaco della vecchia giunta indagati con l’accusa di associazione a delinquere, falso ideologico aggravato e falso in bilancio, nelle elezioni di giugno hanno scelto quale successore di Scapagnini un’altra propaggine di Lombardo, il senatore Stancanelli. Formalmente sarebbe un rappresentante del Popolo della Libertà in quota An, nella sostanza è l’uomo di fiducia di Lombardo. E dire che all’interno dello stesso centrodestra - della sinistra oramai si ha notizia soltanto il 2 novembre, giorno dei morti – esisteva l’alternativa dell’ex europarlamentare con fama di persona dabbene, Nello Musumeci. Ma nella prima città d’Italia a riaprire nel ’44 le logge massoniche, da allora camera di compensazione di tutti i fatti e misfatti, nessuno ha avuto cuore di rifilare simile sgarbo a Lombardo. Lui non perdona: in ogni critica vede un affronto personale; dietro ogni articolo contrario legge, parole sue, “un complotto dei proprietari delle raffinerie”, che però stanno altrove, “un’azione di killeraggio meritevole di risposta giudiziaria”.

    Accogliendo il grido di dolore degli sconsolati parrocchiani Berlusconi ha anticipato 100 milioni a Stancanelli per evitare il fallimento. Riusciranno a sperperare pure questi?


    http://www.lastampa.it/redazione/cms...6844girata.asp

  9. #9
    frontelombardia.org
    Data Registrazione
    23 Mar 2005
    Località
    Dèl - Brèsa | Hèmpèr Pròncc, Mìa Pòra | Europa - il Crepuscolo degli Dei
    Messaggi
    1,619
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Post Battibecco Formigoni - Maroni

    La Lega ingoia l'ultimo rospo
    Il ministro Maroni: "Ma era importante far salpare la nave"

    per la Lega è l'«happy day» del federalismo fiscale, approvato a Roma in ma tinata dal Consigliodei ministri. Un giorno felice sporcato dalle accuse di baratto», di un «do ut des» tra l'agognato provvedimento e il fiume di soldi riversato a Cata nia, Roma e Lazio. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni arriva al convegno dei giovani di Confindustria ed è soddi sfatto di un risultato lunga mente inseguito dalla Lega Tuttavia, seduto in prima fila
    essere stato intervistato da Mentana, deve subire gl strali di Roberto Formigoni. Il governatore della Lombardia,collegamento da Milano, dice che proprio nel giorno in cui si stabilisce il «sacrosanto» principio di responsabilità degli amministratori, il governo fa «certe regalie», accendendo «la miccia della rivolta di tutti i Comuni che hanno amministrato bene». Formigoni è impietoso e guasta la festa alla Lega: «Nel momento in cui il governo a fatica riconosce dei soldi che erano già delle regioni, cioé 434 milioni di euro, vengono fatti versamenti a fondo perduto a Catania per 140 milioni e a Roma per 500. C'é qualcosa . che non funziona nei collegamenti all'interno dei ministeri, c'è qualche corto circuito».
    Maroni, seduto accanto alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, è una statua di sale. Sul palco annuiscono i sindaci di Firenze e di Salerno, Domenici e De Luca, e il presidente della Puglia Vendola. Il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, chiamato in causa perla sua Catania del quale è stato vicesindaco, è invece visibilmente nervoso e contrariato. Anche perché nel nuovo testo del federalismo fiscale è saltato il riconoscimento alla Sicilia delle accise sul petrolio. Intanto Formigoni continua il j'accuse: «Sono profondamento rammaricato per questo spreco di denaro», aggiunge il governatore da Milano, che ricorda anche l'altro «regalo» fatto alla Regione Lazio.. «Quando si danno cinque miliardi di euro a una Regione diventa molto più difficile chiedere ai propri manager e ai propri ospedali di controllare le spese».
    Maroni ne ha abbastanza. Si alza e si avvia verso l'uscita.
    «Ma quali regalie... abbiamo dovuto accettare che venissero dati alcuni aiuti per incassare il federalismo fiscale.
    Così abbiamo chiuso una partita e ne abbiamo aperta un'altra.
    Ma è l'ultima volta, perchè con il sistema federale queste cose non succederanno più. Ora comincia un'altra storia. Non potrà più succedere che Regioni che hanno devastato la Sanità - spiega Maroni - si rivolgano allo Stato». Insomma, la Lega ha dovuto «ingoiare il rospo» per portare a casa il federalismo. Ora Maroni si augura che il disegno di legge delega sul federalismo abbia un iter rapido in Parlamento: «Ma, avendo avuto il consenso di tutto il governo, delle Regioni e degli enti locali, non credo che ci saranno particolari problemi». I problemi nasceranno quando il governo dovrà cominciare a scrivere i decreti di attuazione del federalismo fiscale, e si dovrà passare, ad esempio, dal costo storico al costo standard che tutte le Regioni dovranno rispettare nelle prestazioni sanitarie ai cittadini. Magari non sarà proprio come dice Antonio Di Pietro, secondo il quale «per il momento si tratta
    solo di chiacchiere al vento». Ma è chiaro, per dirla con la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro, che il provvedimento «ha tutto il sapore di uno scambio politico tra il Pdl e la Lega».
    Maroni fa spallucce e se ne va da Capri: «L'importante è che la nave del federalismo sia partita». Sul palco del « Quissisa na» rimane però a fremere Raffaele Lombardo che non ci sta a far passare Catania come una città accattona. «Non voglio più sentire parlare di regalie o elemosina a Catania. Mi impegno entro i prossimi due anni a restituire i 140 milioni di euro che sono stati dati alla città».
    Comunque, per Maroni la cosa più importante è che il federalismo abbia fatto il primo giro di boa. E che «si parta con un testo condiviso - aggiunge il ministro Fitto - che ha evitato penalizzazioni per il Sud. E a chi lo critica dicendo che è troppo generico, rispondo che su un tema così complesso, partire con principi condivisi è un fatto storico». Per Chiamparino, sindaco di Torino e ministro ombra per le Riforme, «è solo un punto di partenza». E poi, «non ci sia solo un emendamento per Roma Capitale: è necessario un provvedimento anche per le altre grandi città»
    .

    http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JFL/JFLP5.pdf

    Da scolpire nel marmo e nelle nostre menti:

    Ma è l'ultima volta, perchè con il sistema federale queste cose non succederanno più. Ora comincia un'altra storia. Non potrà più succedere che Regioni che hanno devastato la Sanità - spiega Maroni - si rivolgano allo Stato»
    Roberto Maroni

    Mi impegno entro i prossimi due anni a restituire i 140 milioni di euro che sono stati dati alla città»
    Raffaele Lombardo

    Voglio proprio vedere se, quando farà crack una nuova città de 'o zudde, non dovremo aprire il nostro portafoglio, previo sbandieramento di qualche tricolore, per non far mancare la "solidarietà", principio base di questo "federalismo"...

  10. #10
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    19 Sep 2005
    Località
    Oggiono (LC)
    Messaggi
    19,372
     Likes dati
    212
     Like avuti
    137
    Mentioned
    26 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La stessa lettera del segretario Max Ferrari, firmata però da Piergiorgio Seveso, membro della Segreteria Politica, è stata pubblicata su "La Provincia di Como" del 3 ottobre 2008 con un interessante commento.


 

 
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. [Puntata Online] Max Ferrari sul Caso Catania
    Di Gioàn Padàn nel forum Padania!
    Risposte: 26
    Ultimo Messaggio: 12-10-08, 17:03
  2. Padania! su vareseonline per il "caso" max ferrari
    Di Il Patriota nel forum Padania!
    Risposte: 18
    Ultimo Messaggio: 04-02-06, 09:51
  3. Catania, esplode il caso delle vie "fasciste"
    Di Tomás de Torquemada nel forum Destra Radicale
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 26-01-03, 15:39

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito