SIAMO ARRIVATI A QUESTO PUNTO?
la dda: e' qui la nuova capitale della malavita calabrese
La Ndrangheta spara a Milano
Ucciso il genero del boss Farao
Cataldo Aloisio, 34 anni, arrestato nel 2000 perchè vicino alla 'ndrina di Cirò Marina raggiunto da un colpo alla testa
MILANO - È stato assassinato a Legnano, nel milanese, Cataldo Aloisio, 34 anni, arrestato nel 2000 perchè ritenuto vicino alla 'ndrina di Cirò Marina, genero del capomafia di Cirò Giuseppe Farao, attualmente detenuto. Il suo corpo è stato trovato, sabato mattina, nella campagne alla periferia di San Giorgio sul Legnano (Mi). I killer gli hanno sparato un colpo di pistola alla nuca. Lo scorso luglio, sempre in provincia di Milano, era stato ucciso un altro esponente della mafia calabrese, Carmelo Novella. Aloisio era stato arrestato nel 2000 nell'ambito di un'operazione antimafia contro la cosca di Cirò Marina.
RITROVAMENTO - Il cadavere di Cataldo Aloisio è stato trovato alle 8,30 da alcuni operai che si stavano recando al lavoro in un cantiere vicino. L'uomo era supino e completamente vestito. La zona è periferica ma non particolarmente deserta, anche se, a quanto si è appreso, nessuno avrebbe notato nulla. L'omicidio potrebbe risalire alla notte precedente, ma occorre attendere l'autopsia.
MILANO, LA NUOVA CAPITALE - Arresti di importanti esponenti e omicidi eccellenti: fatti recenti dimostrerebbero che Milano, e la Lombardia più in generale, è la vera capitale della 'ndrangheta. Una tesi che è stata sostenuta anche dal pm della Procura nazionale antimafia, Vincenzo Macrì, il 14 giugno scorso nel corso di un dibattito organizzato per presentare il libro «'Ndrangheta», di Francesco Forgione, ex presidente della Commissione parlamentare antimafia. Nel luglio scorso l'allarme sulla diffusione sempre più capillare della 'ndrangheta nel milanese, con interessi anche in importanti settori economici e commerciali, era stato lanciato da tre sindaci della zona in una lettera inviata allo stesso pm Macrì. Il 17 settembre scorso, infine, i carabinieri avevano arrestato, mentre era ricoverato sotto falso nome in una clinica di Pavia, Francesco Pelle, detto «Cicciu 'u pakistanu», presunto esponente della cosca di San Luca.
27 settembre 2008