In una dichiarazione apparsa mercoledì 1 ottobre 2008 su Il Giornale del Piemonte, l'On. Ghiglia afferma: "Anni di lassismo da parte del centrosinistra [omissis] hanno fatto maturare la convinzione pericolosa tra i cittadini di essere stati abbandonati dalle Istituzioni. Ci chiediamo però come mai i comitati spontanei solo ora abbiano deciso di far sentire la propria voce, dalla proposta infausta delle Narcosale alla denuncia sulla criminalità [omissis]".
Il C.C.S.T. - Coordinamento Comitati Spontanei Torinesi ritiene le affermazioni dell'On. Ghiglia offensive e del tutto gratuite.
Chiedere ai comitati spontanei perchè "solo ora abbiano deciso di far sentire la propria voce" è la più sincera ammissione di sordità che un politico abbia reso ai propri concittadini. L'On. Ghiglia ha partecipato negli anni ad innumerevoli incontri e manifestazioni organizzate dai comitati spontanei per chiedere a gran voce il ripristino della legalità. Alla luce delle sue sconcertanti parole, viene da chiedersi se si trattasse solo di una mera presenza scenica.
Considerando il fatto che anche l'On. Ghiglia è da qualche lustro un rappresentante delle Istituzioni torinesi e nazionali, non si deve stupire se i cittadini "hanno maturato la convinzione di essere stati abbandonati dalle Istituzioni". Se i politici fossero stati meno sordi, forse questo non sarebbe successo. E sia chiaro, la sordità è tanto di Sinistra quanto di Destra, come dimostra efficacemente l'On. Ghiglia, sordo tra i sordi.
Il C.C.S.T. e i cittadini che rappresenta non sono mai caduti nelle trappole ideologiche ma sono sempre stati pragmaticamente interessati ai fatti e non alle parole. Fatti come la nostra proposta sulle "stanze del buco", che l'On. Ghiglia stigmatizza senza peraltro concretizzare proposte alternative che vadano oltre alla solita tiritera di una "tolleranza zero" invocata da decenni e mai attuata.
Rimaniamo comunque dell'idea che per i politici sarebbe più proficuo essere presenti sul territorio e lottare al fianco dei cittadini piuttosto che lucidare ossessivamente la propria poltrona. Pericolosa è la politica che non dà risposte lasciando incancrenire i problemi.
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