Bene Tremonti che cita Marx»
D'Alema plaude a Berlusconi:
«Giuste le rassicurazioni sulle banche»
«Bce ostinata, i tassi vanno abbassati». E sul nucleare: «Da giovane ero favorevole e mi prendevano a sassate»
CAPRI - Massimo D'Alema plaude a Silvio Berlusconi in merito alle dichiarazioni del premier sulla crisi finanziaria. «Ho trovato giuste le parole del presidente del Consiglio che ha rassicurato sulla solidità del nostro sistema bancario e finanziario» ha detto l'esponente del Pd intervenendo al convegno dei Giovani di Confindustria a Capri.
«BCE OSTINATA» - D'Alema ha spiegato di essere favorevole al mantenimento degli obiettivi del Patto di Stabilità «ma in questo momento servirebbe che il vincolo del 3% fosse flessibilen - ha sottolineato l'esponente dei democratici -. Non deve essere l'Italia a chiederlo a Bruxelles, ma dovrebbe essere Bruxellers stessa a imboccare questa strada» ha detto D'Alema a Capri. «In una grande crisi come questa uno dei numeri che non torna è il tasso di interesse che la Bce ancora ostinatamente difende soprattutto in una fase di crisi dei consumi, e che invece consiglierebbe un sistema più espansivo di sviluppo» ha spiegato ancora D'Alema.
TREMONTI E MARX - A Capri D'Alema ha «duetatto» a distanza con Giulio Tremonti, citandolo più volte nel corso del suo intervento. «Ho letto sui giornali che ha detto "il denaro non produce magicamente denaro"...è una citazione di Karl Marx», ricorda con un sorriso. «Mi fa piacere - aggiunge - perché sia pure in bocca di Tremonti Karl Marx resta sempre Karl Marx».
NUCLEARE - Nel suo intervento D'Alema ha toccato anche il tema del nucleare, per il quale dimostra di non aver nessun pregiudizio ideologico, sottolineando anzi come venti anni fa si espresse a favore del nucleare nonostante gli interessi «di un blocco conservatore» condizionarono l’opinione pubblica e ne provocarono la bocciatura. Dal palco del convegno dei giovani di Confidustria, D’Alema ha sottolineato che «furono i petrolieri pubblici e privati con la loro capacità di condizionare» le politiche e l’opinione pubblica a portare al «rifiuto del nucleare». D’Alema ha ricordato che venti anni fa si batteva per il nucleare contro gli amministratori locali pugliesi che rifiutavano la costruzione di centrali nucleari e per questo, ha detto con una battuta, «mi pigliavano a sassate e mi bucavano le gomme». Poi pesò il blocco «degli interessi conservatori». Tuttavia oggi il nucleare è stato abbandonato e, ha spiegato D’Alema, «vedo che in Europa non si costruiscono centrali». «Il nucleare - ha concluso - è un sistema» che tocca la sicurezza, lo smaltimento delle scorie, «e ricostruirlo non è semplice».
04 ottobre 2008
http://www.corriere.it/politica/08_o...4f02aabc.shtml
Ovviamente il titolone del Corriere è provocatorio, D'Alema non "plaude" a Berlusconi, ma apre al dialogo vero.
Ovvero critica si, e certamente D'Alema non la risparmia, ma in tono civile e soprattutto concordia sui temi di responsabilità nazionale.
Riforme, propositività e responsabilità nell'interesse del Paese.
Questo aveva promesso di essere il Pd, questo si vorrebbe che fosse.
Non il solito fuoco di sbarramento preconcetto (peraltro con potenza ridotta dal risultato elettorale disastroso), ma un opposizione costruttiva.
Non so giudicare la buona fede di D'Alema, certamente è quello che ha capito più in fretta di tutti come si deve muovere un partito che, anche se all'opposizione, punta alle riforme.
Non c'è più tempo per fare ostruzionismo, bisogna sbloccare questo paese, dopo si potrà tornare a spaccare il capello.
Ultima spiaggia, per tutti, così la vedo io.