Azione congiunta di Fed e Bce.
Londra nazionalizza otto banche.
Brown: martedì vertice mondiale
MILANO
Contro la crisi, intervengono le banche centrali con una «mossa senza precedenti». Un’azione coordinata che dà l’idea della gravità del momento. Azione che però non è bastata a dare fiato ai mercati. La Bce, la Fed e la Boe hanno tagliato i tassi d’interesse di mezzo punto ciascuno, portandoli rispettivamente al 3,75%, all’1,5% e al 4,5%.
Per la Bce si tratta del primo ritocco al ribasso dal giugno 2003. «La recente intensificazione della crisi finanziaria - si legge in una nota della Bce - ha aumentato i rischi al ribasso per la crescita e ha così ridotto ulteriori rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi». La banca centrale europea spiega che la decisione è stata presa dopo una teleconference: si tratta di un’operazione simile a quella condotta in tandem con la Fed il 17 settembre 2001, in seguito agli attacchi alle Torri Gemelle, quando la Bce tagliò i tassi di 50 punti base.
Intanto il premier britannico Gordon Brown fa sapere di aver discusso con il presidente Usa, George W. Bush la possibilità di riunire martedì prossimo un vertice dei leader mondiali. Brown definisce un «importante segnale» il taglio di mezzo punto dei tassi d’interesse deciso dalle principali banche centrali mondiali. Ieri Bush si era detto disponibile a riunire un vertice straordinario del G8 per discutere della crisi finanziaria. Visto l'incalzare della crisi economica governi e banche mondiale stanno cercando soluzioni per arginare le perdite: il governo britannico ha annunciato questa mattina i dettagli di un piano di salvataggio del sistema bancario del valore di almeno 50 miliardi di sterline, 88 miliardi di dollari. Inizialmente al piano parteciperanno otto grandi banche britanniche.
L’accordo era stato siglato ieri al termine degli incontri a Downing Street tra il premier, Gordon Brown, il Cancelliere dello Scacchiere, Alistair Darling, il governatore della Banca d’Inghilterra, Mervyn King e il presidente dell’Autorità finanziaria, Adair Turner. Il denaro sarà necessario per ridare vigore al sistema bancario dopo il collasso del mercato azionario e le difficoltà delle banche di accedere a prestiti. Altri 200 miliardi di sterline saranno resi disponibili dalla Banca d’Inghilterra - scrive la Bbc - per prestiti a breve termine per fornire liquidità agli istituti finanziari. Il Tesoro ha fatto sapere che, oltre alle otto banche principali, altri istituti finanziari potrebbero presto aderire al piano. Secondo la Bbc le condizioni poste dal governo prevedono restrizioni sui salari dei dirigenti e sui dividendi di altri azionisti.
http://www.lastampa.it/redazione/cms...7161girata.asp