Arrivano i Carabinieri". Così Nugnes avvertiva i rivoltosi
In 600 pagine la ricostruzione di come sono stati organizzati e diretti gli scontri di Pianura
di Conchita Sannino
«Sono partiti, solo carabinieri, ma ce ne stanno tanti altri indietro. Stanno a Fuorigrotta, bloccate là», soffia l´assessore Nugnes al telefono. Dall´altro lato Nonno, il consigliere comunale, ascolta e dispone ad hoc i blocchi stradali sul territorio: «Fammi sapere in tempo record. Così posso fare quella cosa là, capito?».
Due esponenti delle istituzioni appiccano la scintilla all´inferno di Pianura, dando il via a uno dei periodi più bui che la città - in quelle ore letteralmente sommersa di immondizia - ricordi. Seguiranno otto giorni di incendi, sequestri di bus, danneggiamenti. Dal 2 al 7 gennaio 2008: la notte più lunga di Napoli.
Dieci mesi dopo, ecco le intercettazioni choc che incastrano Giorgio Nugnes assessore del Pd a Palazzo San Giacomo e Marco Nonno, consigliere comunale di An. Rivali di schieramento, eppure complici sulle barricate inquinate di Pianura. Perché legati allo stesso bacino elettorale. Una storia lunga quasi 600 pagine.
Eccone i passaggi inquietanti. I due registi delle devastazioni. Da un lato c´è la "regia" occulta degli scontri che fa capo all´assessore Nugnes. Dall´altro, il braccio esecutivo guidato dal consigliere Marco Nonno, "regista sul campo". Tutte le loro conversazioni - annota il gip Giordano, condividendo la tesi dei pm Ardituro e Milita - offrono «la chiave di lettura dei comportamenti dei politici assunti nella vicenda: il dramma rifiuti va affrontato valutando la ricaduta "elettorale" delle scelte, piuttosto che soffermandosi sul futuro della regione Campania.
Lo proverebbe anche la telefonata del 2 gennaio tra Nugnes e l´ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, in cui il primo incita il secondo a partecipare ai presìdi di piazza: «Vattene giù all´abbazia, giù San Martino e mettiti a guidare la protesta anche tu...Tu devi fare la campagna elettorale».
Nugnes critica anche Bassolino (per il suo starsene al di fuori della protesta). «Si apre, si apre purtroppo...La cecità di Bassolino, con lui ho parlato otto mesi fa! Questo è una chiavica, quando più presto se ne va, meglio è». Il legame tra Nugnes e l´incendiario. In una telefonata di fine dicembre 2007, l´assessore Nugnes dialoga con il pregiudicato Ciro Sanges (arrestato ieri). Nugnes ha trovato un posto di lavoro, probabilmente pubblico, ad un amico di Sanges (tale "Capa´ e vacca", il quale "dovrà essergli riconoscente").
L´assessore sottolinea: «L´ho tolto da un grosso guaio, una volta, due volte. Ma la terza non ci sarà». Centrale però è la telefonata tra Nugnes e il pregiudicato Sanges del 5 gennaio: in cui Sanges rivendica l´incendio alle sedi di Forza Italia e Alleanza Nazionale, un assalto che segue quello subito dalla sezione della Margherita. Nelle successive, dettagliate denunce firmate dall´assessore contro eventuali responsabili dei disordini, Nugnes non ascriverà mai tale episodio al suo conoscente.
Ecco Nugnes al telefono con Sanges: «Eh!... hai visto, che è successo nella sezione (quella della Margherita)?». E Sanges: «Come no, ma io gli ho scassato anche le loro però!». Nugnes non comprende, oppure finge. «Eh?». Sanges ripete: «Gli ho scassato pure le sezioni loro! Quelle di Forza Italia e pure di Alleanza nazionale. Loro ce l´hanno fatto fare a noi ed io ce l´ho fatto a loro. Quello è stato quello scemo di Leopoldo, hai capito?».
Nugnes sembra trasecolare: «Davvero stai dicendo?». Risposta di Sanges: «Ah, sei fesso allora». La Procura, a tale riguardo, aveva ipotizzato per Nugnes l´accusa di essere il mandante di quell´assalto contro i "rivali". Un´accusa che il gip ha fatto cadere. L´accordo segreto tra Nugnes e Nonno. In pubblico fingevano di ignorarsi o detestarsi. In privato, congiuravano per blocchi stradali e disordini. Già il 29 dicembre 2007, prima che la protesta degeneri, Nugnes e Nonno si accordano perché i manifestanti continuino a presidiare la discarica.
Nugnes: «Stanotte non succede niente». Nonno: «Comunque, il presidio lasciamolo». E l´assessore dà il placet: «Sì, ok». Poi la tensione sale. Si arriva al corpo a corpo con la polizia. Poco prima dell´una di notte del 3 gennaio 2008, l´assessore del Pd e il consigliere di An concordano minuto per minuto come aggirare le forze dell´ordine. Un´immagine scioccante: mentre le divise cercano di sorprendere alle spalle i dimostranti capitanati da Nonno, c´è l´assessore comunale che "pedina" i mezzi blindati dei carabinieri per rivelarne il tragitto ai capi della rivolta. Nugnes: «Sono partiti. Stanno a Fuorigrotta!».