Originariamente Scritto da
Πλάτων
Per capirlo bisogna capire il rapporto tra il cristianesimo e il dolore, e a sua volta come qsto rapporto diverga da quello della cultura greca.
Hai presente come muoiono Socrate e Gesù? il primo sereno, tant'è che ordina a Fedone di sacrificare un gallo ad Esculapio (per ringraziarlo, l'anima si libera dalla prigione del corpo, un tema già presente in Pitagora e Platone): qsto perchè i Greci la morte l'han preso sul serio vincolandola alla giustizia della natura, al rapporto organico tra uomo e natura (intesa come orizzonte ultimo e inoltrepassabile), lo stesso Anassimandro dice che ..secondo l'ordine del tempo e secondo necessità le cose pagan l'un all'altra le pene e l'espiazione dell'ingiustizia.., godiamo cioè del privilegio di esistere a discapito di qualsiasi potenziale altro esistente, la morte rende giustizia a tale privilegio.
Per i Greci la sofferenza è una condizione inalienabile della vita, la sorte è sempre ambivalente e mai a nessuno raggiungerà nè eudaimonìa tantomeno makarìa, perchè segnati da una tùkh non codificabile e ambigua e da una moira avversa.
Per i Greci cioè il dolore è ineliminabile, va retto senza lamentarsi, il cristianesimo al contrario è superato nella vita eterna (non in vista della vita eterna! c'è una bella differenza), per i Greci il dolore nn ha un "perchè" al di làdella constatazione della precarietà dell'esistenza, per i cristiani è causato dal peccato originale che comporta sofferenza e il lavoro nel sacrificio: la colpa nn toglie all'uomo la natura ma rende il suo dominio laborioso e faticoso.
Allora il dolore causato assume un senso, l'espiazione della colpa passa attraverso la condizione che Dio ci ha destinato e dunque attraverso il dolore - nn a caso la fede autentica è tribolazione, sofferenza, drammaticità, paradosso e dubbio, non stabilità.
La vicenda della morte di Gesù d'altra parte è l'apoteosi della sofferenza, è ostentazione del dolore, la sofferenza nn solo è vissuta ma è voluta, si vuole la sofferenza per espiare la colpa e guadagnare la vita eterna