Originariamente Scritto da
232425
Dopo “la scelta“ di Sergio Cofferati, la massa di commenti, opinioni, interviste ha dilagato sui media. Evviva, hanno sottolineato molte giornaliste, siamo di fronte a un uomo pubblico che decide di dedicarsi al privato. Perla rarissima anche ai nostri giorni.......
Saremmo finalmente al rovesciamento dei ruoli con il “sesso forte“ che accetta di trasformarsi in “sesso debole“: un uomo rinuncia al potere per andarsi a mettere nell’ombra. Commozione generale.
Applausi del grande pubblico........
Se un uomo che è stato leader riconosciuto della sinistra, annuncia di voler mettere da parte la sua carriera per “fare il padre”, il gesto di colpo ha un grande valore.Quando un maschio “potente“ mette in scena una simile narrazione, sugli altri politici non può che calare un velo di imbarazzo......
Ci sarebbe poi una domanda piuttosto oziosa sulla quale fare un piccolo sondaggio: siamo sicuri che il mestiere della politica non possa venire esercitato con i ritmi e i tempi che consentono anche una vita affettiva e relazionale? E il ragionamento non andrebbe esteso a qualunque lavoro di uomini e donne, politica compresa?
In questi giorni circola un libro (edito dalla Libreria delle Donne di Milano) sul “Doppio sì“ delle donne: un sì al lavoro e alla maternità, senza rinunciare all’uno e all’altra.....
Potrebbe esserci un doppio sì anche maschile? Sempre che la politica, per quanto esiga passione e professione, non sia intesa come una specie di mostro totalmente divorante.
E sempre che gli uomini non somiglino a quel presidente americano del quale si diceva che non riuscisse a compiere due azioni insieme: masticare il chewingum e scendere dalla scaletta dell’aereo........