Non era ancora ritornata in video con Report e già la Gabanelli aveva svelato un inghippo politico.
Trattasi del famoso cavillo salva-manager che ha (quasi) spinto Tremonti a minacciare le dimissioni.
Colpa di due peones senatoriali, autori del maldestro tentativo di graziare Tanzi e soci.
Che poi, diciamo la verità, se la legge non è più uguale per tutti, che cosa c’è di male a fare qualche altro indulto ad personam?
Nonostante ciò, si è scatenata una inutile corsa, anche nei dibattiti tv, a scoprire «il mandante».
Bianca Berlinguer ne ha parlato perfino con Gasparri, come se il fatto che a sostenere in tv la politica del governo sia un economista del livello di Gasparri non dicesse già chi è il mandante.
Ma è chiaro che, per i berluscloni, si è trattato di un mero errore.
Noi però possiamo rivelare che il mandante è colui che, lo dice la parola stessa, ha mandato al Senato i due citati peones.
E cioè non il popolo italiano (che ne ha già tante altre sulla coscienza), ma Berlusconi Silvio, elettore unico per effetto della porcata elettorale di Calderoli.
Maria Novella Oppo