CARI AMICI FORUMISTI,
La Guardia d'Onore al S. Cuore di Gesù, diffusa verso la fine dell'Ottocento, è la risposta più semplice e più conforme al desiderio espresso da Gesù a S. Margherita Maria Alacoque. Tre sono i pensieri fondamentali detti da Gesù a S. Margherita nel rivelarle il suo Cuore:
1) Il Cuore di Gesù ci ha amati con amore infinito: "Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini, che non ha risparmiato niente fino ad esaurirsi e a consumarsi per testimoniare il suo amore... Il mio divin Cuore è così appassionato di amore per gli uomini… che non potendo più contenere le fiamme della sua ardente carità vuole espandersi e manifestarsi ad essi".
2) Il suo Cuore soffre d'una mancata corrispondenza d'amore imputabile alla nostra ingratitudine: "E in riconoscenza non ricevo dai più che ingratitudine, tante sono le irriverenze, i sacrilegi, le freddezze e i disprezzi".
3) Gesù chiede riparazione, che diviene l'atto indispensabile nel culto tributato al suo Cuore. Forma il centro degli esercizi di devozione n chiesti da Lui.
"Almeno tu dammi la consolazione di supplire quanto puoi alla loro ingratitudine"
Questo è lo scopo della Guardia d'Onore: RIPARARE.
Come la Guardia d'Onore risponde all'invito di Gesù?
Riunendo intorno al Cuore dei nostro divin Maestro, in ogni ora dal giorno e della notte, cuori fedeli e devoti di ogni categoria di persone: Sommi Pontefici, Sacerdoti, Religiose, nobili e uomini del popolo, lavoratori, madri di famiglia, giovani, bambini ed in particolar modo i malati. Essi compensano con il loro amore riparatore la dimenticanza e gli oltraggi che il Sacro Cuore riceve ogni ora.
L'idea é nata dalle stesse parole di Gesù a S. Margherita:
"Voglio formare intorno al mio Cuore una corona di dodici stelle composta dai miei più cari e fedeli servi".
Questa è la ragione dei QUADRANTE DELLA GUARDIA D'ONORE: una corona di dodici stelle intorno al Cuore di Gesù trapassato dalla lancia e dal quale sgorgano gocce di Sangue e di Acqua. Ad ogni stella corrisponde un gruppo di anime amanti che si alternano nelle dodici ore dei giorno e della notte perché quelle gocce non cadano invano.
Motto di questo immenso stuolo: GLORIA - AMORE - RIPARAZIONE AL S. CUORE DI GESÙ.
Fu ispirata da Gesù alla Serva di Dio Sr. Maria dei S. Cuore e cominciò ad essere praticata nel Monastero della Visitazione in Bourg (Francia). Leone XIII la dichiarò Arciconfraternita per la Francia e per il Belgio il 26 novembre 1878, il P. Giovanni Baccichetti, dei Ministri degli Infermi (Camilliani), la trapiantò in Italia. Il 18 luglio 1879 il primo Centro da lui stabilito in Roma fu - dallo stesso Leone XIII - dichiarato Arciconfraternita per l'Italia e Nazioni prive di una propria Direzione generale, ed avrebbe ordinariamente la sua sede nella Basilica di S. Camillo in Roma.
In questa situazione di grande sconquasso e disordine all'interno del Cattolicesimo, in cui dalle cattedre episcopali e persino dal Trono di Pietro, occupati materialmente, eresie ed errori dottrinali, frasi ingiuriose alle orecchie pie e dottrine infondate vengono sparse a piene mani e sono accompagnati da gesti scandalosi, il dovere di riparare queste immani sofferenze provocate al Sacro Cuore amantissimo di Gesù, diventa ancora più importante e meritorio.
Essendo impossibile iscriversi ai registri tenuti dai modernisti e non essendoci per ora (a mia conoscenza) una "Guardia d'onore" rifondata in considerazione dell'attuale crisi della Chiesa, seguita al "Vaticano II", l'iscrizione può essere solamente interiore.
Gli iscritti:
a) scelgono un'ora durante la giornata, in cui si portano in spirito presso il Tabernacolo e vivono intensamente nella sua unione, insieme alle prime Guardie d'Onore: Maria Santissima, S. Maria Maddalena, S, Giovanni Evangelista, che contemplarono addolorati il Cuore di Gesù trafitto dalla lancia;
b) si sforzano di compiere santamente i propri doveri ed i propri lavori offrendo al S. Cuore le azioni, le pene di quell'ora;
e) in questo modo consolano e riparano quel Cuore dolcissimo dai peccati che si commettano in quella stessa ora, dalle eresie e dai sacrilegi legati alla crisi della Chiesa che si commettano in quella stessa ora, dai delitti e scandali neomodernistici che possono essere commessi in quella stessa ora da "sacerdoti", "vescovi" o da Giovanni Paolo II stesso;
(L'ora di guardia non obbliga assolutamente sotto pena di peccato. Dimenticandola, si può fare in un'altra ora).
Questa pia devozione abitua insensibilmente la volontà di ogni Guardia d'Onore a santificare i pensieri, le parole, le opere. Ripara le conseguenze dei peccato. rendendo propizio il Signore. Fa, naturalmente, di ogni iscritto un Apostolo nell'ambiente familiare e in quello di lavoro, perché diminuiscano i peccati che offendono il Cuore di Gesù. È casi un ottimo fondamento per l'apostolato sociale.
La Guardia d'Onore raccoglie e promuove tutte le pratiche di pietà domandate da Gesù a S. Margherita; l'Adorazione Eucaristica - la Comunione riparatrice - l'Ora Santa (di cui l'Ora di Guardia è un'estensione con diverso metodo ma con identico fine) - i Primi Venerdì dei mese, Ed aggiunge la consacrazione delle famiglie e l'apostolato eucaristico.
È evidente che questa pratica è adatta per tutti e nello stesso tempo è semplice. Non richiede preghiere speciali né tempo da passare in chiesa. Essa tende a far vivere cristianamente e santamente la normale giornata di ciascuno indirizzando il pensiero e l'affetto al Cuore dolcissimo di Gesù, che attende il nostro amore a nome anche di quelli che non lo ricordano e dovrebbero ricordarlo (Monsignor Wojtyla in primis).
IL QUADRANTE DELLA MISERICORDIA
È un mezzo per ottenere la conversione dei peccatori anche più ostinati: consiste nel fare un'Ora Speciale di Guardia - ORA DELLA MISERICORDIA - per l'anima di cui si desidera il ravvedimento. La persona, che si offre a fare tale ora, fa iscrivere sul Quadrante le iniziali dei peccatore determinando l'ora speciale di guardia scelta per lui.
Può essere dedicata a tutti, ovviamente, conoscenti, amici, parenti
oppure all'anima di Giovanni Paolo II perchè rinneghi 25 anni di scandali ed eresie oppure a qualche "vescovo" e "cardinale" perchè abbia lume, forza e grazia per ammonirLo ed ergersi contro di Lui ed inizi le procedure per cacciarlo dalla Sede occupata.
E' un gran pratica di cui posterò in futuro altri particolari: il Sacro Cuore deve essere consolato per tutte le ingiurie che patisce oggi dentro e fuori la Chiesa (non ultima il fatto che gli attuali ordinamenti politici e giuridici prescindano completamente o in gran parte dalla sua Legge e dalla sua Regalità).
Pur tra mille affanni e indegnità, anch'io dal giugno 2000 sono una Guardia d'onore del Sacro Cuore: posso dirvi che è una gran bella pratica di pietà, in special modo durante la vacanza della Sede Apostolica.
un caro saluto a tutti
Guelfo Nero