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Step Into
E' boom di immigrati
Altro che deriva razzista, l'Italia è al primo posto nell'accoglienza
di
Michele Ruschioni
10 Ottobre 2008 In un anno la popolazione immigrata è cresciuta del 17%, romeni, albanesi e marocchini le nazionalità più presenti. Mentre Berlusconi cerca un accordo con la Romania per il rimpatrio dei condannati nel paese di origine, l’Italia scaccia ogni forma di razzismo e si scopre prima in Europa per la qualità dell’accoglienza degli immigrati.
Cresce la popolazione immigrata in Italia. Una crescita da sempre costante ma che negli ultimi dodici mesi ha registrato una impennata senza precedenti: + 17%. Un record. Complice la comunità romena e il massiccio flusso immigratorio partito da Bucarest.
L’indagine svolta dall’Istat ne ha contati 625 mila, facendone così la componente più numerosa , alla quale seguono albanesi, 401 mila, e marocchini, 365 mila. Un esercito di lavoratori che a quanto pare bene si è inserito nel tessuto economico del paese: sono le 25 mila aziende hanno dipendenti romeni a confermare il dato. L’Italia non è mai stata così tanto terra di approdo, se a Lampedusa arrivano disperati sulle carrette del mare provenienti dal nord africa, nelle regioni settentrionali crescono gli immigrati pronti a rimboccarsi le maniche e a fare i lavori che gli italiani non sempre accettano.
Assume così una valenza ancora più importante l’incontro bilaterale avvenuto ieri tra Berlusconi e il primo ministro romeno Calin Popescu Taricenau. Serve a cercare sintonia tra le due nazioni. Non sempre tutto è filato liscio. E non per colpa dei romeni lavoratori, ma a causa degli altri, quelli che si sono macchiati di crimini e infrazioni alla legge. E non sono pochi. La massima tensione tra i due paesi ci fu nel novembre dello scorso anno quando un romeno di etnia rom uccise brutalmente Giovanna Reggiani mentre rincasava. Ora le tensioni sembrano essere rientrate, ma non il livello di guardia che rimane alto. Per questo ieri Berlusconi ha detto a chiare lettere di come i due paesi stiano esaminando seriamente una misura che consenta di attuare lo scambio di cittadini dichiarati colpevoli di reati. “Applicando una norma già vigente”, ha spiegato Berlusconi, “possiamo trasferire da un Paese all'altro i cittadini condannati". Con l'accordo bilaterale non ci sarà bisogno del consenso del condannato.
I ministri dell'Interno e della Giustizia, Roberto Maroni ed Angelino Alfano, sono già a lavoro. Questo perché sono 2790 i romeni che affollano le carceri italiane. Di questi tempi, complici anche gli episodi di cronaca nera, accostare immigrazione e razzismo è pericoloso e sin troppo facile. Da qui il dubbio, il sospetto, la paura che gli italiani siano diventati razzisti. E le accuse, da parte di una parte del Pd, che questo Governo soffi sul pericoloso fuoco della discriminazione. E’ proprio così? Lo esclude Isabella Bertolini, vicepresidente del gruppo parlamentare del Pdl, “incolpare di razzismo il Governo è come dire che Veltroni è amato nel Pd. La colpevole stupidità del Pd a voler cavalcare episodi, che dovranno essere severamente puniti, solo per farne uno strumento di becera lotta politica contro l'Esecutivo, ci consegna, ancora una volta, una sinistra geneticamente incapace di essere una forza politica moderna al servizio dell'Italia”. E lo esclude anche Marzio Barbagli, docente di sociologia a Bologna e autore del saggio “Immigrazione e sicurezza in Italia”. Sia la definizione di razzismo sia quella di xenofobia per gli episodi accaduti in questi mesi agli occhi di Barzagli sono inadeguate. Semmai, è più saggio parlare di “atti di ostilità, a volte molto gravi, ma non fondati su una pretesa di superiorità razziale o sul rifiuto di ciò che viene dall'estero”. A spaventare gli italiani è soprattutto “la criminalità degli stranieri e il loro essere competitori nel sistema del welfare”.
Insomma, il pericolo razzismo appare più una bandiera da sventolare per misere e pretestuose polemiche. Ieri il Ministro degli interni Roberto Maroni, nel corso del suo intervento alla Camera sui recenti atti di violenza contro i cittadini immigrati, ha ribadito come l’Italia sia il paese che in Europa meglio si distingue per l’elevata capacità di accoglienza degli immigrati. Dato confermato dalla percentuale accolta delle domande presentate dai richiedenti asilo: “In Germania sono il 36%, in Inghilterra il 48%, in Francia il 22%, in Spagna l'8,5%, in Grecia lo 0,8%. E in Italia il 59%”.
Se si guarda alla realtà dei fatti senza pregiudizi e senza le lenti dell'ideologismo ci si rende conto che non ci sia nessuna deriva razzista.
http://loccidentale.it/articolo/immi...l+fare.0059415