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  1. #31
    Forumista
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    Citazione Originariamente Scritto da erciccio Visualizza Messaggio
    Magari non lo sai, ma l'articolo che citavo l'ha scritto Benito, non Stalin, Nel 1908.

    Poi, il tipo qui sotto, per rendere la cosa ridicola, diceva che MAI il fascismo è stato razzista. L'unica spiegazione è che ci sia stato un buco temporale nel 1938.
    MAuhUAhU certo che so chi ha scritto quell'opuscolo\libercolo, come so il contesto storico nel quale è stato scritto... non dovrei essere io a ricordartelo, ma a inizio secolo l'antisemitismo era diffuso in tutta europa, e trasversalmente alle varie visioni politiche. Non per niente il sionismo fu una dottrina nata nella necessità, non una idea filantropica maturata da Hertzl nel suo tempo libero...
    Tutt'altro è dare del razzista a un uomo di 55anni, con idee profondamente diverse da trent'anni prima e con un contesto storico europeo profondamente mutato. Le leggi italiane del 38 sono ignobili, nulla da eccepire. Ma da qui a dire che han rovinato la vita di milioni di italiani o determinato la deportazione di altrettante persone, ne passa. Innanzitutto nel proveddimento non c'era ratio, se non l'opportunità politica di compiacere il fresco alleato in un momento storico nel quale le risibili sanzioni franco-inglesi erano ipocritamente ancora in atto. In secondo luogo prefetti, podestà, ras cittadini, di paese e di quartiere non ebbero mai direttiva d'esser fiscali. Per capirci: se un giovane italiano mancava alla ginnastica del sabato fascista, dopo mezz'ora in prefettura DOVEVA essere notificato il suo nome da parte del responsabile dei GUF, della GIL o di chi per loro. Schedature sistematiche di ebrei? Rastrellamenti? Deportazioni? Roghi di Sinagoghe? Ma quando mai.. Episodi di razzismo contro gli ebrei se ne sono avuti più l'anno scorso nella presuntuosa Francia che nel quinquennio 1938-1943 in Italia, ed è tutto dire...
    In terzo luogo il Fascismo non è razzista. E' semplicemente nazionalista. E il nocciolo del discorso, difficile da capire (forse) per uno come te, o erciccio, è tutto lì: se al benessere dell'Italia si mette di traverso il Comintern, si confinano i comunisti. Se al benessere dell'Italia si mette di traverso la crisi di wall street, si rafforza l'economia reale. Se si metton di traverso le sanzioni internazionali, si punta all'autarchia. Se si metton di traverso le lobby, sian esse inglesi\americane\ebree, si mettono ai margini della società. Ma nulla è fatto aprioristicamente, tutto vien valutato volta per volta.

  2. #32
    Onore e Fedeltà
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    Citazione Originariamente Scritto da pietro936 Visualizza Messaggio
    perlasca non era fascista! I fascisti rastrellavano gli ebrei e li consegnavano alle SS. Perlasca era un funzionario italiano costretto ad indossare la divisa di funzionario di regime....

    Se fosse stato fascista non avrebbe salvato nessuno!

    Pietro i fascisti erano tante cose, erano i balilla, i massacratori, le brave persone, chi stava in buona fede, chi era prete, chi era massaia, chi operaio... i fascismo è un periodo storico, consegnato alla storia da tempo. Nessun fascista deve chiedere scusa perchè non esiste più il fascismo. Come fai a rendere presente ed attuale ciò che sta sui libri di scuola? allora tutti gli italiani dovrebbero scusarsi con cesare per averlo assassinato o dobbiamo scusarci per gli eccidi borbonici o quelli sabaudi?? tu scusati per le centinaia di milioni di vittime del socialismo reale, quello che tu ostenti con quel bel simbolo... io non devo scusarmi di una realtà che non esiste... se tu senti di doverti scusare... che i francesi si scusano per l'età napoleonica... mah...

  3. #33
    Padania deleghistizzata!
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    Citazione Originariamente Scritto da •Sorz• Visualizza Messaggio
    MAuhUAhU certo che so chi ha scritto quell'opuscolo\libercolo, come so il contesto storico nel quale è stato scritto... non dovrei essere io a ricordartelo, ma a inizio secolo l'antisemitismo era diffuso in tutta europa, e trasversalmente alle varie visioni politiche.
    Mo' è tutto chiaro...se tutti sono razzisti, il razzismo non esiste più!
    Un po come l'Italia al giorno d'oggi...visto che il razzismo contagia tutte le forze politiche (o quasi per fortuna..), allora lo giustifichiamo.
    Me fate proprio schifo.

  4. #34
    Blut und Boden
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    Predefinito Sionismo e antisemitismo

    SIONISMO

    Sion
    SION è il nome con cui la Bibbia designa, sia Gerusalemme, sia la collina della città su cui si trovavano la fortezza e la reggia. Pare che fosse il nome di una fortificazione prebiblica conquistata dal re David, sulla quale egli costruì la "città di David", ovvero Gerusalemme (il Samuele 5,6-9). Il nome SION fu anche adottato per indicare l'area dei Tempio di Gerusalemme e le attese messianiche della "città celeste".

    Sionismo
    Movimento nazionalista ebraico, il SIONISMO ha ottenuto la costituzione di un moderno Stato Ebraico in Israele, Patria originaria degli Ebrei (V. EBRAISMO). Il SIONISMO si manifesta come movimento politico con un preciso programma, nel sec. XIX, per iniziativa di intellettuali, giornalisti, politici, ebrei tedeschi in particolare, e fra essi Theodor HERZL, l'autore di "Lo Stato ebraico. Una soluzione nuova ad n sistema antico" (1896).
    Il SIONISMO rivendica un'origine antichissima, che coincide con la DIASPORA ebraica, l'esilio babilonese degli Ebrei nei sec. VI a.C., che dà luogo, nel libro biblico di GEREMIA e nei SALMI (1,37) alle lamentazioni degli Ebrei esiliati che esprimono la loro nostalgia per SION (Gerusalemme). La storia ebraica nei secoli della diaspora è segnata indubbiamente dalla ricorrente comparsa di sedicenti MESSIA - tra gli altri si citerà almeno SABBATAI ZEVI - che proclamavano la loro volontà di riportare a SION tutta la nazione ebraica. Un diverso tentativo fu quello della famiglia italiana dei Nasi, che ottennero dai Turchi il permesso di stabilire una comunità ebraica in Galilea alla fine dei sec. XVI. Fino al 1791 e all'emancipazione degli Ebrei che avvenne con la Rivoluzione FRANCESE, mancò essenzialmente la mobilità che sarebbe stata in seguito condizione per il successo del SIONISMO.
    Con il sec. XIX, il risvegliarsi del sentimento nazionale in tutta Europa consente di dare un respiro nuovo all'aspirazione ebraica a una patria: la coscienza nazionale degli Ebrei dei ghetti viene sollecitata da figure come Moses Hess, David Luzatto, Leo Pinsker, Zvi Kalischer, Yehuda Alkalai. Sostegno finanziario viene al movimento da filantropi ebrei come Moses Montefiore, Edmond de Rothschild (v. ROTHSCHILD, famiglia) e Maurice de Hirsch, mentre vengono approntati vari programmi per il ritorno degli Ebrei in Medio Oriente.
    Un vero e proprio movimento Politico mondiale si crea a partire dal 1897, data del Congresso SIONISTA mondiale di Basilea, organizzato da Hertzl in Svizzera. Nonostante l'immediata opposizione di fondamentalisti e assimilazionisti ebrei, e divisioni interne (al Congresso del 1905 un gruppo si staccò quando la maggioranza dei delegati rifiutò la proposta britannica di istituire una nazione ebraica in Uganda), l'organizzazione SIONISTA - nel nome dei "SIONISMO SINTETICO" definito da Ch. WEIZMANN - si rafforzò progressivamente, e infine ottenne l'approvazione dei governo inglese al suo programma di istituire un focolare nazionale ebraico in Palestina (con la dichiarazione BALFOUR del 1917). La Società delle nazioni istituì il mandato inglese per la creazione di una Palestina ebraica nel 1922, riducendo il territorio primitivamente assegnato agli Ebrei e destinandone un settore - la Transgiordania, poi Giordania - agli alleati dell'Inghilterra, gli arabi hashemiti.
    Gruppi militari auto organizzati, istituzioni quali i kibbutz, infine la costituzione dell'Agenzia ebraica per la Palestina con partecipazione mondiale segnarono il cammino verso la costituzione di una vera e propria Palestina ebraica. Le distinzioni politiche interne al SIONISMO, che nei decenni fra le due guerre fu prevalentemente di stampo socialista, dettero luogo fra l'altro alla costituzione di un Partito sionista revisionista, antimarxista e segnatamente nazionalista, che rimarrà fortemente minoritario e isolato fino agli anni Settanta, quando assumerà il controllo dei governo in Israele con il primo ministro BEGIN .
    Il 14 maggio 1948 è proclamato lo Stato di Israele: le Nazioni Unite hanno votato nel novembre 1947 la partizione della Palestina. Il nuovo Stato, che eredita il problema, aggravatosi con gli anni, dei rapporto istituzionale e politico con gli arabi palestinesi, trova nel SIONISMO accentuatamente anti arabo, l'orizzonte ideologico per sostenere le posizioni territoriali e politiche del nuovo Stato e mantenere il sostegno degli Ebrei della diaspora.
    (Tratto dall'Enciclopedia Italiana Grolier - Volume 17 Pag.431)

    Movimento religioso-politico moderno, tendente alla costituzione in Palestina di una sede nazionale ebraica. Promosso da T. Herzl in occasone del primo Congresso Mondiale sionista (Basilea 1897), divenne il programma della Organizzazione mondiale sionista che, sotto la direzione di K. Weizmann, ottenne (1917) dall'Inghilterra il rilascio della dichiarazione Balfour. il sionismo ha trovato attuazione nello stato di Israele.
    (Tratto dal Dizionario Enciclopedico Universale "Sansoni" volume unico pag. 2040)

    CONSIDERAZIONI
    Un concetto basilare che va subito chiarito è il seguente:
    Essere anti sionisti non equivale ad essere razzisti!
    Detto questo procediamo ora ad analizzare i motivi di simile affermazione.
    Quando si parla di SIONISMO, diversamente da quello che la cultura di sinistra ha voluto fare intendere deliberatamente, non è vero che si prendono in considerazione tutti gli ebrei ma solocoloro che militano, in senso politico, specificatamente nel movimento SIONISTA.
    Il SIONISMO è un movimento politico religioso nazionalista che prevede la conquista di tutte le nazioni del mondo attraverso l'assoggettamento ed il controllo delle finanze statali e capitaliste di tutti i Paesi.
    In questo senso furono compilati i famosi "Protocolli degli anziani di Sion" di cui, si dice, ne fu dimostrata in seguito la falsità, (Times, Agosto 1921).
    Chi ha avuto modo di leggere questi documenti avrà notato invece come essi siano stati scritti seguendo un preciso disegno, con tanto di tappe intermedie e di obiettivi secondari al fine di raggiungere lo scopo primario, ovvero quello della conquista delle nazioni.
    E' terribilmente straordinario notare come sono stati profetizzati, ad esempio, i tipi di governo desiderati dai SIONISTI elencando persino i loro pregi e difetti, le loro tendenze rivolte a sinistra (vedi la Russia di ieri e i governi post comunisti di oggi), oppure come hanno bramato a conquistare l'opinione pubblica attraverso il controllo della stampa, (già nel 1901), ed ancora come il SIONISMO ha promosso, e promuove tutt'ora, volutamente campagne mondiali a favore della "democrazia", la stessa nata dalle teste tagliate della Rivoluzione Francese al grido di "Eguaglianza, Fraternità, Legalità".
    Ed a proposito di Rivoluzione Francese, forse non tutti sanno che... furono proprio gli ebrei (ovviamente quelli legati al SIONISMO nascente che andrà poi a concretizzarsi nel 1897) gli artefici di tale rivoluzione.
    E' con il concetto SIONISTA che nasce la "democrazia" portatrice del mondialismo e della globalizzazione, due fasi importanti dell'evoluzione "democratica" entrate a far parte delle situazioni politiche, sociali ed economiche di quasi tutti gli Stati occidentali ormai da diverso tempo.
    Tali concetti rappresentano la materializzazione del pensiero democratico SIONISTA che vuole un mondo, o megli gli abitanti del mondo, assoggettati al lusso, alle ricchezze, alla possibilità d'acquisto di ogni bene al fine di stordire l'opinione pubblica da tutto ciò che politicamente la circonda, rendendola indifferente allo sfacelo economico che va ampliandosi per il consumismo esagerato dei beni primari e per l'indebitamento pubblico degli Stati, (il nostro compreso), che per mantenere il tenore di vita e di produzione sono costretti a chiedere prestiti alle banche estere controllate dai banchieri del SIONISMO.
    Tutto questo non è fantascienza ma è "profetizzato" proprio nelle pagine che compongono i Protocolli dei quali si vorrebbe farne credere la falsità. Tanto falsi quanto reali al giorno d'oggi.
    Le profetizzazioni che si possono leggere nelle pagine dei protocolli si sprecano e, allo stesso tempo, disegnano i lienamenti di un volto aricigno e ostile, quello del SIONISMO massonico giudaico, pronto ad appropriarsi dei beni economici e produttivi di tutte le nazioni, fino alla conquista ed al predominio assoluto.
    La difesa dei SIONISTI, non potendo essere quella della smentita, visto che banche, assicurazioni, "media", televisioni, grandi case farmaceutiche e multinazionali sono in mano ad essi, tendono a minimizzare la loro presenza finanziaria e, allo steso tempo, cercano di amplificare l'astio, l'odio, il rancore ed il razzismo tra coloro che essi chiamano dispregiativamente "gentili".
    E' tra di loro che seminano la discordia, innestando quella zizzania che sperano sfoci in un violento razzismo contro gli stessi ebrei, ma solo nei confronti di quelli che appartengono al ceto sociale più umile, la cui presenza per il SIONISMO si rivela scomoda non trovando posto nella loro politica accaparratrice.
    Gli avvoltoi nazionalisti israeliani sono disposti a sacrificare anche i loro stessi connazionali, pur di far primeggiare la loro becera idea politico - religiosa.
    D'altronde tale sistema fu già messo in pratica durante il nazismo, usandolo ed insasprendolo per denunciare gli ebrei poveri al fine di salvare quelli ricchi.
    Ecco quindi perchè famiglie intere venivano deportate in campi di prigionia e di concentramento, patendo fame e malattie, mentre le famiglie come i Rothschild salvavano la stirpe e le casseforti.
    Questo è il SIONSIMO. Il Male assoluto. Un Male che si vorrebbe far credere sia stato, di contro, radicato nell' idea nazionalista della Germania, dell'Italia, della Spagna e di altre nazioni ree di essere riuscite a formare una vera e propria barriera all'espansione SIONISTA.
    Dopo aver sfruttato quindi il nazismo, i ricchi di Israele lo hanno crocifisso e preso ad esempio additandolo come il peggior Male in assoluto dimenticandosi, o celando volutamente il fatto che gli stessi ebrei, (quelli ricchi), avevano aiutato non solo l'ascesa a l potere di Hitler ma anche le deportazioni, semplicemente usando l'arma della complicità.
    Ancora oggi, quando si parla di nazismo, si tenta di indicare qualcosa di aberrante e di disumano, proprio come i SIONISTI avrebbero voluto che fosse, anzi, la condanna del mondo su questa dottrina è andata persino al di la' di ogni più rosea aspettativa.
    I SIONISTI sono riusciti ad inculcare il germe del razzismo nella gente comune, la quale, oggi, indica il suo stesso simile come tale, in un continuo accusare e discolparsi, come se fosse una mania, un fanatismo, una ricerca disperata del razzista di turno.
    Ieri Mussolini, Hitler e Peron oggi Pinochet e Haider, tutti con una grande colpa, troppo grande per il SIONISMO massonico: l'idea del nazionalismo!
    Per distruggere questo "immondo ideale", troppo stretto ai banchieri di New York ed ai rabbini di Gerusalemme, sono state coniate vere e proprie parole che, se analizzate, tutto indicano fuorchè il principio del razzismo.
    Fra queste è stata presa la parola "antisemitismo" indicando in questo modo l'odio verso gli ebrei.
    E' stata propagandata, accettata dai "gentili" al potere di turno, somministrata al popolo e inserita nell'uso comune delle parole.
    Oggi, chi è antisionista è, automaticamente antisemita, quindi razzista, ovvero nazista!
    Sembra il gioco del "passaparola" invece è l'aberrante sequenza con cui uomini di cultura, personaggi politici e semplici uomini della strada, vengono messi al bando per non essersi allineati alle direttive SIONISTE.
    E' interessante analizzare il contenuto della parola "antisemita", perchè è solo partendo dalle basi di una costruzione, per quanto ciclopica, che se ne può capire la struttura e la solidità.
    L'antisemitismo è uno dei pilastri fondamentali dell'edificio SIONISTA, costruito per imprigionare le menti, i pensieri, le idee e le azioni di tutti i nemici degli usurai israeliani.
    Nella prossima pagina potremo interpretare, senza timore di essere smentiti, tale parola.

    http://www.nuovo-ordine-nazionale.org/sionismo.html

  5. #35
    Blut und Boden
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    ANTISEMITISMO

    SEMITA
    Discendendente di SEM.
    I SEMITI costituiscono uno dei raggruppamenti etnici e linguistici dell'umanità; in origine costituirono, forse con i Camiti, un gruppo camito - semitico ed erano stanziati in Arabia; di qua, in successive migrazioni, alcune delle quali in epoca storica, si diffusero nel'Asia anteriore, nell'Africa settentrionale e orientale e in Europa. Ai SEMITI si devono alcune delle maggiori civiltà del mondo antico (assiro babilonese, fenicia, ebraica), e medioevale (araba).
    Le lingue SEMITICHE caratterizzate dalle radici tricosonatiche si dividono nei seguenti gruppi (alcuni estinti):
    assiro - babilonese o accadico
    cananeo ( cananeo antico; ebraico; fenicio)
    aramaico
    arabo
    etiopico
    Ad eccezione degli ebrei e di notevoli gruppi cristiani della Siria - Palestina e dell'Etiopia, attualmente i SEMITI praticano come religione l'islamismo.
    (dal "Dizionario Enciclopedico Universale - Sanoni - pag. 1995)
    I SEMITI sono popoli che parlano le lingue semitiche; il gruppo comprende gli Arabi, gli Aramei, gli Ebrei e molti Etiopi. IN senso biblico, i SEMITI sono i popoli la cui ascendenza si può far risalire a Sem, il figlio maggiore di Noè. Le antiche popolazioni SEMITICHE erano pastori nomadi che, vari secoli prima dell'era cristiana, migrarono in gran numero dall'Arabia alla Mesopotamia, alle coste del Mediterraneo e al delta del Nilo. Gli Ebrei e altri SEMITI si insediarono in villaggi della Giudea nel Sud della Palestina.
    Gli attuali popoli di lingua SEMITICA hanno caratteri fisici, psicologici, culturali e sociologici, altrettanto vari che i popoli di lingua indoeuropea. I più importanti di questi popoli sono oggi gli Arabi e gli Ebrei. Essi sono diversi per molti rispetti, e hanno assorbito numerosi caratteri europei attraverso secoli di migrazioni e scambi. Ciononostante l'origine delle lingue SEMITICHE e le molte affinità esistenti fra la storia dell'Islam e quella del giudaismo, riflettono la comune radice storica dei due popoli.
    (Tratto da "Enciclopedia Italiana Grolier" - Vol. 17 - pag 293)

    CONSIDERAZIONI

    Chi siano i SEMITI non lo dice, come si è potuto appurare, una fonte razzista ma ben due testi differenti che sottolineano provenienza e discendenza di quel popolo.
    Quando gli ebrei si definiscono SEMITI, (da qui il conio della parola razzista "antisemita") si commette quindi un errore di identità.
    I SEMITI in realtà, come abbiamo letto sopra, sono il risultato dell'unione di diversi popoli tra loro stessi nel corso dei secoli.
    Aramei, Arabi, Etiopi ed Ebrei hanno, nel tempo, formato la "razza" SEMITA. Nel formarla non si discute che abbiano partecipato anche gli ebrei ma non solo loro.
    La patria potestà degli ebrei quindi sulla razza SEMITA non può derivare dalla discendenza materiale, fisica e sanguigna in quanto è incontrovertibile il dato di fatto che testimonia scientificamente l'amalgama dei DNA dei diversi popoli ma, deriva piuttosto dalla discendenza biblica (SEMITI; ovvero figli di SEM che era figlio di Noè, quindi discendente dell'Altissimo e per conseguenza creatore del "Popolo Eletto")
    Anche qui,così come abbiamo visto nel capitolo del sionismo, il gioco del "passaparola" dà modo di ottenere un eccesso a favore degli ebrei.
    Dove quindi l'intelligenza, la cultura, le scoperte dell'uomo sono riuscite a mettere in luce i lati oscuri, chiarendo concetti prima sconosciuti, è intervenuta, per volere più degli ebrei (i sionisti) che per volere di Dio, il mistero delle "Sacre Scritture" a difesa dell'eterno popolo Eletto.
    Le basi sulle quali si deve ritenere valida l'avvenuta elezione suprema di tale popolo da parte di Dio ( concetto che il sionismo porta avanti con cieca ostinazione), ad essere eterno intermediario tra i popoli della Terra e il loro Creatore spesso cadono in palese contraddizione con i fatti appena esposti e quando questo succede interviene la Bibbia che diventa il rifugio dell'ostinazione sionista.
    Di contraddizioni se ne trovano in numero smisurato nel Vecchio Testamento soprattutto quando si narra delle discendenze di Abramo e di altri profeti i quali, in bocca ai sionisti diventerebbero la rappresentazione della perfetta, pura ed assoluta discendenza della razza ebraica mentre, in realtà si legge che tali discendenze derivano dall'unione di uomini e donne di diversi popoli nel corso dei secoli passati.
    Ma queste "particolarità" ben lo sanno i sionisti i quali se ne guardano bene dal divulgare tali dati.
    Tanto meno c'è l'interesse della Chiesa di informare i popoli sulle verità bibliche in quanto mai tale Stato metterebbe a rischio il proprio potere negando le false affermazioni dei potenti sionisti.
    Contraddire tali concetti inoltre metterebbe in discussione, o la veridicità della Bibbia, o la veridicità della scelta di Dio nei confronti del popolo di Israele. In ambedue i casi si andrebbero a toccare i pilastri di due religioni potentissime che si mantengono una appoggiata all'altra in una reciproca e rispettosa complicità.
    Nel corso dei secoli qualche papa si è azzardato a distaccarsi dall'abbraccio degli ebrei, ma le conseguenze politiche ed economiche hanno indotto i papi successivi a riabbracciare tesi e concetti in antitesi tra loro al fine di ripristinare una forma accettabile di quieto vivere.
    L'ANTISEMITISMO quindi è il derivato di questa concezione che abbiamo appena analizzato. Quindi non si è ANTISEMITI nel senso somatico del termine (in questo caso l'aggettivo "razzista" avrebbe motivo di essere gridato con orrore), ma lo si è in senso biblico. Ed allora dove sta il razzismo?
    Si è razzisti quando non si crede a qualche passo della Bibbia o quando si fanno notare certe contraddizioni presenti nel Testo Sacro?
    Oppure si è razzisti quando non si accettano i principi e le regole di una religione per accettare quelle di un'altra o, semplicemente non accettando nessuna religione al mondo?
    Se questo è razzismo allora i cristiani sono razzisti verso i musulmani i quali lo sono verso i buddisti che lo sarebbero verso gli ebrei che, a loro volta lo sarebbero verso altre religioni, per poi cambiare le parti in un crescendo caotico di razzismo collettivo e fanatico.
    La realtà dei fatti è ben diversa. Il sionismo cerca di accreditarsi la parte della super razza eludendo, attraverso l'impostazione della Bibbia e l'imposizione di Essa, le realtà scientifiche che contraddicono alcuni concetti religiosi, (come può essere proprio la discendenza SEMITICA intesa come identificazione del solo popolo ebreo.)
    Essere ANTISEMITI, non vuol dire essere razzisti contro gli ebrei, ma vorrebbe dire esserlo anche verso gli Arabi, gli Aramei e gli Etiopi che nulla hanno a che fare con il concetto sionista di Israele.
    Errata è, quindi, la definizione di ANTISEMITA, quando si vuole indicare qualcuno avverso alla presenza degli ebrei o comunque ostile verso di essi.
    La definizione però non può essere abbandonata tanto facilmente dalla politica sionista in quanto essa ha voluto suggellare la parte religiosa (figli di SEM) con la discendenza materiale (SEMITI).
    Pertanto rinnegare la discendenza genealogica comporterebbe la revisione di tutto il concetto di discendenza biblica mettendo in discussione punti e programmi politici che da diversi secoli a questa parte hanno fatto del sionismo una roccaforte religiosa, politica ed oggi anche militare.

    http://www.nuovo-ordine-nazionale.or...semitismo.html

  6. #36
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    Credo abbiano complicato una storia semplice.

    Antisemita viene nel gergo comune (sbagliando) usato per parlare di antiebreismo...si vede che antisemita suona più fico e meno "razzista".

    "Razzista" sempre tra virgolette, perchè magari mi potrari dire che gli ebrei non sono proprio una razza...ma anche qui ormai la parola razzista ha significati "più estesi"...neanche "xenofobo" è perfetta perchè molti ebrei non è che siano tanto "xeno"...

    "Razzismo" nell'accezione comune (again, non etimologicamente perfetta) vuol dire discriminazione verso un qualsiasi sottoinsieme di essere umani identificabili per qualcosa che non siano le loro azioni, ma il loro bagaglio genetico o culturale. E quindi l"antisemitismo" di cui sopra è "razzismo"...e se non lo vuoi chiamare così è una porcata comunque.

    Mo' non è che se uno usa una parola sbagliata smette di essere "razzista"...

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    ANTISEMITISMO

    SEMITA
    Discendendente di SEM.
    I SEMITI costituiscono uno dei raggruppamenti etnici e linguistici dell'umanità; in origine costituirono, forse con i Camiti, un gruppo camito - semitico ed erano stanziati in Arabia; di qua, in successive migrazioni, alcune delle quali in epoca storica, si diffusero nel'Asia anteriore, nell'Africa settentrionale e orientale e in Europa. Ai SEMITI si devono alcune delle maggiori civiltà del mondo antico (assiro babilonese, fenicia, ebraica), e medioevale (araba).
    Le lingue SEMITICHE caratterizzate dalle radici tricosonatiche si dividono nei seguenti gruppi (alcuni estinti):
    assiro - babilonese o accadico
    cananeo ( cananeo antico; ebraico; fenicio)
    aramaico
    arabo
    etiopico
    Ad eccezione degli ebrei e di notevoli gruppi cristiani della Siria - Palestina e dell'Etiopia, attualmente i SEMITI praticano come religione l'islamismo.
    (dal "Dizionario Enciclopedico Universale - Sanoni - pag. 1995)
    I SEMITI sono popoli che parlano le lingue semitiche; il gruppo comprende gli Arabi, gli Aramei, gli Ebrei e molti Etiopi. IN senso biblico, i SEMITI sono i popoli la cui ascendenza si può far risalire a Sem, il figlio maggiore di Noè. Le antiche popolazioni SEMITICHE erano pastori nomadi che, vari secoli prima dell'era cristiana, migrarono in gran numero dall'Arabia alla Mesopotamia, alle coste del Mediterraneo e al delta del Nilo. Gli Ebrei e altri SEMITI si insediarono in villaggi della Giudea nel Sud della Palestina.
    Gli attuali popoli di lingua SEMITICA hanno caratteri fisici, psicologici, culturali e sociologici, altrettanto vari che i popoli di lingua indoeuropea. I più importanti di questi popoli sono oggi gli Arabi e gli Ebrei. Essi sono diversi per molti rispetti, e hanno assorbito numerosi caratteri europei attraverso secoli di migrazioni e scambi. Ciononostante l'origine delle lingue SEMITICHE e le molte affinità esistenti fra la storia dell'Islam e quella del giudaismo, riflettono la comune radice storica dei due popoli.
    (Tratto da "Enciclopedia Italiana Grolier" - Vol. 17 - pag 293)

    CONSIDERAZIONI

    Chi siano i SEMITI non lo dice, come si è potuto appurare, una fonte razzista ma ben due testi differenti che sottolineano provenienza e discendenza di quel popolo.
    Quando gli ebrei si definiscono SEMITI, (da qui il conio della parola razzista "antisemita") si commette quindi un errore di identità.
    I SEMITI in realtà, come abbiamo letto sopra, sono il risultato dell'unione di diversi popoli tra loro stessi nel corso dei secoli.
    Aramei, Arabi, Etiopi ed Ebrei hanno, nel tempo, formato la "razza" SEMITA. Nel formarla non si discute che abbiano partecipato anche gli ebrei ma non solo loro.
    La patria potestà degli ebrei quindi sulla razza SEMITA non può derivare dalla discendenza materiale, fisica e sanguigna in quanto è incontrovertibile il dato di fatto che testimonia scientificamente l'amalgama dei DNA dei diversi popoli ma, deriva piuttosto dalla discendenza biblica (SEMITI; ovvero figli di SEM che era figlio di Noè, quindi discendente dell'Altissimo e per conseguenza creatore del "Popolo Eletto")
    Anche qui,così come abbiamo visto nel capitolo del sionismo, il gioco del "passaparola" dà modo di ottenere un eccesso a favore degli ebrei.
    Dove quindi l'intelligenza, la cultura, le scoperte dell'uomo sono riuscite a mettere in luce i lati oscuri, chiarendo concetti prima sconosciuti, è intervenuta, per volere più degli ebrei (i sionisti) che per volere di Dio, il mistero delle "Sacre Scritture" a difesa dell'eterno popolo Eletto.
    Le basi sulle quali si deve ritenere valida l'avvenuta elezione suprema di tale popolo da parte di Dio ( concetto che il sionismo porta avanti con cieca ostinazione), ad essere eterno intermediario tra i popoli della Terra e il loro Creatore spesso cadono in palese contraddizione con i fatti appena esposti e quando questo succede interviene la Bibbia che diventa il rifugio dell'ostinazione sionista.
    Di contraddizioni se ne trovano in numero smisurato nel Vecchio Testamento soprattutto quando si narra delle discendenze di Abramo e di altri profeti i quali, in bocca ai sionisti diventerebbero la rappresentazione della perfetta, pura ed assoluta discendenza della razza ebraica mentre, in realtà si legge che tali discendenze derivano dall'unione di uomini e donne di diversi popoli nel corso dei secoli passati.
    Ma queste "particolarità" ben lo sanno i sionisti i quali se ne guardano bene dal divulgare tali dati.
    Tanto meno c'è l'interesse della Chiesa di informare i popoli sulle verità bibliche in quanto mai tale Stato metterebbe a rischio il proprio potere negando le false affermazioni dei potenti sionisti.
    Contraddire tali concetti inoltre metterebbe in discussione, o la veridicità della Bibbia, o la veridicità della scelta di Dio nei confronti del popolo di Israele. In ambedue i casi si andrebbero a toccare i pilastri di due religioni potentissime che si mantengono una appoggiata all'altra in una reciproca e rispettosa complicità.
    Nel corso dei secoli qualche papa si è azzardato a distaccarsi dall'abbraccio degli ebrei, ma le conseguenze politiche ed economiche hanno indotto i papi successivi a riabbracciare tesi e concetti in antitesi tra loro al fine di ripristinare una forma accettabile di quieto vivere.
    L'ANTISEMITISMO quindi è il derivato di questa concezione che abbiamo appena analizzato. Quindi non si è ANTISEMITI nel senso somatico del termine (in questo caso l'aggettivo "razzista" avrebbe motivo di essere gridato con orrore), ma lo si è in senso biblico. Ed allora dove sta il razzismo?
    Si è razzisti quando non si crede a qualche passo della Bibbia o quando si fanno notare certe contraddizioni presenti nel Testo Sacro?
    Oppure si è razzisti quando non si accettano i principi e le regole di una religione per accettare quelle di un'altra o, semplicemente non accettando nessuna religione al mondo?
    Se questo è razzismo allora i cristiani sono razzisti verso i musulmani i quali lo sono verso i buddisti che lo sarebbero verso gli ebrei che, a loro volta lo sarebbero verso altre religioni, per poi cambiare le parti in un crescendo caotico di razzismo collettivo e fanatico.
    La realtà dei fatti è ben diversa. Il sionismo cerca di accreditarsi la parte della super razza eludendo, attraverso l'impostazione della Bibbia e l'imposizione di Essa, le realtà scientifiche che contraddicono alcuni concetti religiosi, (come può essere proprio la discendenza SEMITICA intesa come identificazione del solo popolo ebreo.)
    Essere ANTISEMITI, non vuol dire essere razzisti contro gli ebrei, ma vorrebbe dire esserlo anche verso gli Arabi, gli Aramei e gli Etiopi che nulla hanno a che fare con il concetto sionista di Israele.
    Errata è, quindi, la definizione di ANTISEMITA, quando si vuole indicare qualcuno avverso alla presenza degli ebrei o comunque ostile verso di essi.
    La definizione però non può essere abbandonata tanto facilmente dalla politica sionista in quanto essa ha voluto suggellare la parte religiosa (figli di SEM) con la discendenza materiale (SEMITI).
    Pertanto rinnegare la discendenza genealogica comporterebbe la revisione di tutto il concetto di discendenza biblica mettendo in discussione punti e programmi politici che da diversi secoli a questa parte hanno fatto del sionismo una roccaforte religiosa, politica ed oggi anche militare.

    http://www.nuovo-ordine-nazionale.or...semitismo.html

  7. #37
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    Citazione Originariamente Scritto da erciccio Visualizza Messaggio
    Mo' non è che se uno usa una parola sbagliata smette di essere "razzista"...
    Vedo che hai capito tutto.
    Cioè nulla.
    Devi capire di che cosa parli.
    E di che cosa parlano coloro i quali fondano la loro fortuna sulla gestione del razzismo e dell'antisemitismo.

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    Vedo che hai capito tutto.
    Cioè nulla.
    Devi capire di che cosa parli.
    E di che cosa parlano coloro i quali fondano la loro fortuna sulla gestione del razzismo e dell'antisemitismo.

    come fai a fregiarti ancora della veste di crociato dopo che io ti ho raccontato di come erano cannibali? Lo sai che impalavano i bambini e li arrostivano ancora vivi?

  9. #39
    email non funzionante
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    Citazione Originariamente Scritto da pietro936 Visualizza Messaggio
    Alemanno vorrebbe scegliere fior da fiore dal fascismo, espungendone le parti più imbarazzanti.

    Ma le leggi razziali sono frutto della cultura del fascismo. Sono un prodotto e non un incidente di percorso.

    http://www.leggonline.it/ansa.php?fi..._112290978.txt


    Alemanno è l.......o di Fini, quindi si sente obbligato a rinnegare quanto, sino all'altro ieri, esaltavano.
    An ha rinnegato tutto e tutti in nome della brama di potere, quando sino all'altro ieri nei loro circoli girava "di ogni" sull'apologia del fascismo...
    Chi non è coerente con sé stesso non è uomo. Comportandosi così, praticamente ci stanno facendo capire che sono stati degli idioti per decenni!

    Riguardo la seconda parte, c'è da dire che le leggi razziali furono varate quando ormai l'Italia era ostaggio culturale della Germania.
    Le stesse, disapprovate moralmente anche da ampi settori interni del partito, non trovarono mai piena attuazione e comunque segnarono il punto di non ritorno del declino del regime.

    Per te vale il discorso che ho fatto mille volte: i regimi comunisti si macchiarono di identiche nefandezze, se non peggiori, quindi il tuo non mi sembra il miglior pulpito per scandalizzare su certi temi...

 

 
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